GARAGE PORDENONE dei TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI: la recensione

di Marianna Grechi

Per il loro trentesimo compleanno, TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI ci regalano “GARAGE PORDENONE“, un nuovo album di inediti, il decimo della loro discografia. Dodici nuove canzoni del gruppo che ha saputo unire rock e fumetto, uscito il 12 aprile per la Tempesta Dischi.

Tra filastrocche punkeggianti, ballate acustiche, racconti wave, dichiarazioni esistenziali su ritmi rocksteady e una chiusura con un brano di “musica concreta” con interprete principale un merlo, i protagonisti di queste storie sono sempre TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI (e noi con loro), nell’esorcismo ad alto volume contro le stortezze del mondo.

Fra le tracce dell’album appaiono le chitarre di Adriano Viterbini, Marco Gortana, Matteo Da Ros; le mani in scrittura di Alex Ingram, Andrea Maglia e Wilson Wilson. Alla produzione, Paolo Baldini, dubmaster di fama mondiale che ha segnato alcuni importanti dischi precedenti del trio pordenonese come “Primitivi del futuro” (2010) e “Nel giardino dei fantasmi” (2012).

TARM Tre allegri ragazzi morti

Sembra un po’ retorico però la sensazione che si ha ascoltando GARAGE PRODENONE è proprio che questi 30 anni non siano veramente passati. Non nel senso che non ci sia stato uno sviluppo, ma al contrario come se il percorso li avesse portati ad amplificare la loro essenza.

A parte il titolo evocativo della città in cui tutto ha avuto inizio per i TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, l’indie rock è presente proprio come allora fin dalla prima traccia Ho’oponopono, impossibile non iniziare a battere il tempo con il piede sotto la scrivania. Sorprende infatti che sia seguita da una malinconica La sola concreta realtà che rallenta subito i ritmi. Ma per poco.

GARAGE PORDENONE è tra l’altro un luogo reale, situato a Milano centro nevralgico del mondo della musica. Anche questo identificativo del mood generale: siamo arrivati fino a qui ma siamo sempre noi. Ci piace la componente nonsense tra tecno e cadaveri di Jessica Dislessica che tra l’altro sembra una sorellastra di Greta la bambina, dove la crisi climatica invece è la protagonista.

Comunque non manca la dose di irriverenza come in La Misura, 2 minuti e 33 secondi di schitarrate e di leggerezza. ToffoloMolteni e Masseroni quindi non si smentiscono e nonostante continuino a fare musica nel modo in cui vogliono loro, senza schemi, senza seguire trend o idee riescono ancora a creare hype intorno a loro ritorno.

GARAGE PORDENONE de TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI

  1. Ho’oponopono
  2. La sola concreta realtà
  3. Mi piace quello che è vero
  4. Jessica Dislessica
  5. Fino a quando dura
  6. Greta la bambina
  7. Robotrendez-vous
  8. L’Oscena
  9. Che cosa hai visto tu?
  10. La misura
  11. Crocchette Buone
  12. Torpignattara

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI dal vivo:

24.4 Torino // Hiroshima Mon Amour
26.4 Modena // Vibra
27.4 Trieste // Teatro Miela
02.5 Roma // Monk
03.5 Firenze // Viper Theatre
04.5 Fontanafredda PN // Astro Club
24.5 Milano // Mi Ami
25.5 Milano // Mi Ami
 26.5 Milano // Mi Ami

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