Giorgia, il ritorno con “Pop Heart” [Recensione]

di Justyna Alicja Roslon

Dopo due anni dall’uscita dell’ultimo album “Oronero”, Giorgia Todrani ci regala una raccolta di cover delle sue canzoni preferite intitolata “Pop Heart” e pubblicata per Microponica srl/Sony Music. Pubblicato il 16 novembre 2018, dopo solo due mesi e’ diventato disco di platino. Progetto molto discusso tra i critici musicali e tra il pubblico merita comunque di essere ascoltato, meglio se più volte, per percepire bene il cuore che ci ha messo Giorgia, non solo nel titolo e nella copertina del disco, chiaramente ispirata ai grandi maestri della Pop-art e creata dal giovane artista Marco Bettini.

La scelta di pubblicare una raccolta di cover di certo e’ stata molto azzardata e rischiosa, sopratutto dopo il grandissimo successo di “Oronero” e “Oronero live”. Da tanti accusata di aver creato un “cofanetto regalo” per Natale, criticata per i suoni troppo elettronici, Giorgia decide di raccogliere le cover in un album, le stesse che all’inizio della sua carriera interpretava live con la sua voce meravigliosa e potente. Un po’ come omaggiare gli anni della propria carriera così come i grandissimi artisti che l’hanno accompagnata, direttamente e non, nel suo lunghissimo e tanto intenso percorso artistico. Una macchina del tempo, un viaggio nel passato più o meno lontano. Per chi ama la musica e non si sofferma alle apparenze, per chi adora Giorgia e, come me, si rilassa sentendo la sua voce, che stupisce ogni volta.

Nell’album troviamo 15 brani, tutti molto diversi dagli originali, interpretati dalla voce inconfondibile di Giorgia e riarrangiati dal suo produttore Michele Canova. Tastiere, sintetizzatori e programmazione ritmica sono di Alex Alessandroni Jr. e le chitarre acustiche ed elettriche di Tim Pierce. Alcune delle canzoni vedono come ospiti speciali gli interpreti originali.

“Pop Heart” si apre con “Le tasche piene di sassi”, singolo che ha anticipato l’uscita dell’intero disco. Un’interpretazione molto sentita ed emozionante quella di Giorgia, cantata con delicatezza e senza pretesa di “superare” l’originale del grande successo di Jovanotti del 2011, dedicato alla madre scomparsa. Accompagnata da un bellissimo video con protagonista Filippo Nigro, ci regala forti emozioni, ma anche un senso di pace e la promessa che l’intero album non sarà un’imitazione, ma un nuovo sguardo personale della cantautrice.


Nel secondo brano Giorgia ci porta negli anni ’80, precisamente nel 1985, ricordando “Una storia importante” di Ramazzotti. Secondo singolo estratto dall’album, molto intenso e delicato. Con la partecipazione dello stesso Eros, ci fa sognare il futuro o ricordare il passato, di certo ci fa battere il cuore pensando all’amore.

Si prosegue con “Lei verrà” di Mango, dove la voce della Todrani e’ accompagnata dalla corista Chiara Vergati. Per chi come me non ama la voce di Mango, senza dubbio grandissimo artista, ma particolare, sarà positivamente sorpreso. Chi invece e’ fan del cantautore potrebbe avere qualcosa da ridire.

Gli ostacoli del cuore”, quarta traccia di “Pop Heart”, viene cantata dall’artista insieme ad Elisa, l’interprete originale del brano scritto da Luciano Ligabue nel 2006. In questo caso, la voce della cantautrice romana valorizza moltissimo il brano, azzarderei l’opinione, che il riarrangiamento e’ riuscito meglio dell’originale, soprattutto per le capacita’ vocali della Todrani. In più il confronto con Elisa, che canta una piccola parte, conferma la potenza e la superiorità di Giorgia.

Con “Dune mosse” si ritorna di nuovo negli anni ’80. Originalmente cantata da Zucchero e Miles Davis, e’ una canzone leggera ma emozionante, riarrangiata in modo discreto e molto sentito, non toglie nulla all’originale. Forse quella più riuscita tra le cover in italiano presenti nel disco.

Il conforto” di Tiziano Ferro, nell’originale cantato in duetto con Carmen Consoli, “L’ultimo bacio” della stessa Consoli, “Anima” di Pino Daniele e “Vivere una favola” di Vasco Rossi sono, invece, tra i brani in italiano, quelli meno riusciti. Giusti, con sempre la voce stupefacente di Giorgia, con un bell’arrangiamento, ma con poca anima. Corretti, anche perfetti, forse troppo, e per questo meno emozionanti.

La tredicesima traccia, “L’essenziale” di Marco Mengoni, e’ l’ultima canzone italiana, molto ben riuscita, che da giustizia al meraviglioso testo di Roberto Casalino e dello stesso Mengoni. Tanti brividi, tanto cuore e anche qualche lacrima. Un brano sentito e risentito ma che, arrangiato da Giorgia, prende nuova vita ed emoziona ancora.

Sweet Dreams”, settimo brano della tracklist e primo in inglese, e’ la mia parte preferita del disco, quella che rispecchia perfettamente tutte le capacita’ di Giorgia, quella che fa vedere tutte le sfumature della sua voce, ma soprattutto il cuore che ci ha messo nella realizzazione di questo progetto molto personale. Nell’interpretazione della canzone degli Eurythmics, la Todrani di certo non vuole fare concorrenza ad Annie Lennox. La sua versione ci fa ballare, ci ricorda il passato ma in una nuova vest, tanto ritmica quanto allegra.

Perfetta in “I Feel Love” di Donna Summer e in “Open Your Heart” di Madonna, ci emoziona con “I Will Always Love You”. Nulla togliere alla grandissima Whitney Houston, che ha cantato questa canzone nel 1992 nella colonna sonora del film “Bodyguard”, ma Giorgia porta questo brano del 1974 di Dolly Parton di nuovo alle stelle. Tante emozioni sentite proprio sulla pelle, tanti battiti del cuore e molto calore addosso. In tre parole: un’interpretazione magistrale.

L’ultima, la quindicesima traccia dell’album, e’ “Stay” di Rihanna, cantata in duetto con Aine (Arnaldo Santoro), giovane artista romano, canzone dolce, tranquilla e rilassante. E’ quasi un invito, come lo stesso titolo, a rimanere. Perche’ Giorgia non esclude un secondo volume di “Pop Heart”.

Intanto pero’ la cantautrice porterà il suo nuovo progetto dal vivo con il Pop Heart Tour. La tournée a partire da aprile porterà Giorgia nei palazzetti piu’ importanti d’Italia tra cui Milano, Roma, Ancona, Torino, Mantova, Firenze, Napoli, Bari e tanti altri.

Per chi da sempre apprezza questa meravigliosa artista, “Pop Heart” e’ come un regalo. Per chi ama la musica e non si sofferma alle sterili critiche, potrà essere una piacevole sorpresa. Dovrete ascoltarlo più volte per poter apprezzare al meglio Giorgia e levarvi quel leggero fastidio che può accompagnarvi durante il primo ascolto, mentre ancora rimanete legati agli originali.

E se non vedete l’ora di ascoltare le nuove canzoni della Todrani, non disperate. Già il prossimo anno si festeggiano i 25 anni dall’uscita del primo album e speriamo che proprio per quest’occasione l’artista ci regalerà qualcosa di nuovo. Intanto, per chi ci sarà, ci vediamo in tour.

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