Parlando di MALESSERE con i MUTONIA

di Marianna Grechi

Dal 10 ottobre 2023, Giornata della Salute Mentale, è disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in formato fisico “MALÈSSERE”, il nuovo album dei MUTONIA.

“Malèssere” è il primo disco in italiano dei Mutonia. Si tratta di un concept album che racconta storie di vita giovanili. Un progetto composto da 14 brani che sono stati letteralmente vomitati dopo X Factor. L’album sarà presentato al Traffic Live Club di Roma il 28 Ottobre insieme a tanti ospiti voluti dai Mutonia.

“Malèssere” spiega che non solamente noi viviamo con noi stessi ma che conviviamo anche con i nostri mali che tra le varie, si prendono cura di noi. I Mutonia infatti dichiarano:

NOI da molti anni a questa parte viviamo una vita abbastanza sana e dignitosa rispetto a tanti anni fa, e per ‘NOI’ intendiamo una fascia di persone che ad oggi può permettersi un cellulare, un abbonamento Netflix e agi simili… Da anni oramai viviamo bene ma abbiamo un male dentro, che cresce e si prende cura di noi, ognuno ha il suo e ci convive. MALÈSSERE è come Ovosodo di Virzì che non va ne su ne giù ma ci accompagna per la vita

Abbiamo rubato 15 minuti a Matteo Prosperis dei MUTONIA per parlare del vero senso di MALÈSSERE che tutti noi proviamo in fondo. Ecco cosa ci ha raccontato!

Ciao Matteo! Benvenuto su Inside Music. IL 10 Ottobre è uscito MALÈSSERE, il vostro primo album in italiano, intanto come sta andando? E poi come ti sei trovato con la scrittura dei testi in italiano?

Il disco benissimo siamo anche copertina di Rock Italia con VIVO. Con la scrittura in italiano mi sono divertito tantissimo. Intanto hai a disposizione un range di vocaboli ampissimo e l’italiano è veramente una lingua stupenda secondo me. La differenza con l’inglese riguarda più che altro la musicalità, i suoni. Scrivevamo in inglese perchè secondo me siamo un po’ tutti abituati a un’idea di rock cantato in inglese. Comunque la scrittura dei testi in inglese non l’abbandono perchè è una delle mie lingue preferite.

Qual è il filo conduttore di MALESSERE dei MUTONIA?

Il messaggio generale del nostro album è: non provare a superare il malessere ma cercare di conviverci. Provare a superarlo o eliminarlo è inutile. Molto più conveniente è la convivenza o ancora meglio l’incanalarlo in qualcosa di creativo. Per noi artisti e creativi questo è molto facile. Scriviamo e creiamo sempre quando siamo infelici, è un malessere benzina. Dobbiamo stare con lui, provarlo fino in fondo e poi usarlo.

Ok per un artista quindi il malessere è una fonte rinnovabile di creatività e così si genera la convivenza. Ma un operaio che ascolta MALESSERE dei MUTONIA come deve applicare il vostro messaggio?

La musica secondo me ti salva. Io ho fatto il magazziniere di notte per anni. Nulla oltre la musica mi teneva sveglio e mi aiutava a sopravvivere. La musica è una cura per tutti.

L’esperienza di X FACTOR nel 2019 vi ha cresciuti? E come ha cambiato la percezione degli altri intorno a voi?

Dopo X FACTOR ovviamente la situazione era strana. Cioè non sapevamo bene di chi fidarci, banalmente chi non ci aveva mai seguito incominciava a farci i complimenti. Poi chiaro sono anche arrivate le critiche, che ti dirò preferisco. I complimenti mi fanno sentire strano, male. Io comunque ho sempre fatto musica principalmente per me stesso. Tornato da lì ho cercato di tenere i piedi per terra.

La traccia #7 di MALESSERE, MUSICA PESANTE, con chi ce l’ha? E perchè richiama così tanto SONG 2 dei Blur?

Allora quando dico “non hai l’età, non hai il fisico” non mi riferisco veramente alle generazioni più “vecchie” che non apprezzano il rock e lo definiscono “musica pesante. È proprio una critica generale a quella categoria di persone – senza distinzione d’età – a cui non piacciono i concerti con un po’ di energia. È una metafora. Sì ricorda i Blur perchè è un’influenza quella del Britpop che ci ha un po’ plasmato.

Le vostre influenze sono omogenee tra i membri del gruppo? Come lavorate quando dovete scrivere?

In realtà io e Fabio che siamo i fondatori della band siamo cresciuti insieme facendo musica quindi siamo sempre andati di pari passo. Per la scrittura il più delle volte scrivo da solo e poi porto in sala. Non so perchè, ma mi trovo bene a lavorare principalmente da solo. Poi ovviamente adoro il lavoro in sala con gli altri, ,a quando ho un’idea sono più tranquillo se prima posso svilupparla da solo.

Quali sono i progetti futuri dei MUTONIA?

Ora siamo presi con il tour. In generale vogliamo continuare a scrivere, continuare a generare materiale. Infatti stiamo già scrivendo ancora, ne siamo ossessionati dal 2009. Credo che questo sia dovuto al fatto che siamo di un piccolo paese: non abbiamo molte distrazione. Siamo sempre impegnati con la scrittura non ci prendiamo pause…mentalità operaia!

Ottimo! Allora in bocca al lupo per la serata del 28 Ottobre!

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