Jeson ha da poco rilasciato il suo nuovo EP “SOLO UN UOMO” (Epic Records/Sony Music) su tutte le piattaforme digitali. L’artista e cantautore romano arriva così a una nuova tappa del suo percorso artistico sempre in crescita, che racchiude i suoi brani in un progetto più ampio, sempre mantenendo un’attitudine internazionale.
L’EP contiene sei tracce, tra singoli già pubblicati, come “Perdonare te”, “La Cura Sbagliata”, “Hallelujah”, “Il Mio Posto”, e inediti: la titletrack “Solo un uomo” e “Se penso a me”. “Solo un uomo”si conferma un progetto che attinge a suoni R&B, con moltissime influenze di generi musicali diversi, tra cui rap, pop, atmosfere Gospel, oltre a twist di elettronica. Il mood è fortemente intimo e personale, incentrato sul racconto che Jeson fa della sua vita e delle esperienze che ha vissuto fino ad ora, dividendole in capitoli per riflettere meglio su se stesso attraverso la musica e per trasmettere il valore importante dell’accettazione di se.
Intervista a Jeson
Solo un uomo è il titolo del tuo primo EP. Che messaggio vuoi che arrivi al pubblico che lo ascolterà?
Sto cercando di sensibilizzare il pubblico ad un certo tipo di scrittura che per essere capita va ascoltata bene, voglio trasmettere la giusta dose di coraggio ai giovani che oggi giorno seguono tanti stereotipi senza ascoltare se stessi.
Come hai raccontato tu, il titolo del progetto di ispira a un film. In che modo l’arte in generale influenza il tuo processo creativo e di scrittura?
Guardo tanti film e sto prendendo un’abitudine che prima non avevo: quella della lettura. È inevitabile trovare ispirazioni altrui quando magari la mia vita non ha molto da dire.
Il sound di questo EP attinge a suoni R&B, con moltissime influenze di generi musicali diversi: chi sono le tue ispirazioni musicali?
Io ascolto molta musica per lo più estera, non cerco di rifarmi ad un artista in particolare.
Sono le sfumature musicali dei miei “idoli” che adotto e reinterpreto a mia volta.
Nel 2023 hai avuto la possibilità di collaborare con Marco Mengoni. Se avessi la possibilità di scegliere un featuring da inserire in uno dei tuoi brani chi sarebbe? E in quale brano?
Mi piacerebbe scrivere un pezzo insieme a Madame. È un’artista che stimo molto per la visione che ha della sua musica e per quello che scrive, soprattutto per il fatto che in un periodo così abbia fatto uscire un disco così personale senza seguire nessuno schema imposto dal pubblico.
Ad oggi trovo interessante Chiello, Olly (che conosco e che saluto) e bo… l’importante è trovare delle affinità e costruire dei rapporti al di là della musica, come è successo con Marco.