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Sanremo 2023: COMA COSE in conferenza stampa “Nessun addio, ci sposiamo!”

by Marianna Grechi
FOTO STAMPA COMA COSE PH MATTIA GUOLO

In gara per la seconda volta al Festival di Sanremo i Coma Cose sono il duo più interessante del panorama musicale attuale. Intimi, delicati e allo stesso tempo dirompenti anche quest’anno ci hanno emozionati con L’ADDIO portato nella prima serata del 73esimo Festival di Sanremo. Ci avevano già commossi con le loro FIAMME NEGLI OCCHI nel 2021, ma quest’anno sul palco dell’Ariston ci hanno raccontato la loro crisi, superata.

1 Coma Cose PH Attilio Cusani

Oggi in conferenza stampa California e Fausto Lama ci hanno rivelato come i COMA COSE stanno vivendo questo Sanremo, tra linguaggio più ricercato e performance autentica.

Non possiamo fare a meno di notare che qualcosa brilla al dito di California, c’è stato forse qualche sviluppo nella vostra relazione?

California: Che occhio! ebbene sì, ci sposiamo! Ne parlavamo da un po’ e poi è arrivata la proposta. Non abbiamo ancora definito i dettagli comunque, ci penseremo con calma dopo Sanremo

Dobbiamo aspettarci una proposta sul palco dell’Ariston nella serata finale?

Fausto: Direi di no, la proposta c’è già stata replicarla sarebbe una farsa…anche se so che porta punti al Fantasanremo (ride). Direi buona la prima, si sa mai che la seconda volta mi dica di no.

Quale consiglio vi sentite di dare alle coppie che attraversano una crisi come quella che avete superato voi? Come si capisce che l’addio non è una possibilità?

California: Sicuramente non ci sono consigli universali, ogni storia è a sè. Ma mi sento di sottolineare l’importanza di coltivare la propria individualità e solitudine. Evitare la simbiosi, stare molto insieme può creare molta confusione in testa. Noi ci siamo presi del tempo per noi stessi, allontanandoci e poi mancandoci. Spesso il problema nella coppia è la comunicazione, quando non i sentimenti non vengono espressi si tende a metterli in secondo piano rispetto ad emozioni più…sanguigne diciamo.

Ne L’ADDIO si nota una sorta di crescita rispetto alla precedente produzione dei COMA COSE, meno giochi di parole o immagini catchy. Si nota più ricerca testuale, è l’inizio di una nuova fase anche artistica?

Fausto: Sì, è vero. Diciamo che il brano stesso faceva riferimento a delle suggestioni così intense che non aveva senso ridurre al nostro tipico linguaggi. Questo ovviamente non esclude che quest’estate ce ne usciamo di nuovo con una hit più giocosa.

Parlando invece della performance sul palcoscenico, chi è dei due che prende le decisioni creative in questo ambito?

California: Noi in realtà fin dai primi concerti abbiamo sempre deciso insieme come muoverci sul palco. Per questa esperienza invece ci siamo rivolti a Alessandra Valente che è una professionista nell’ambito. Ci ha dato delle dritte importanti rispetto alla narrativa del brano. Voleva proprio che raccontassimo la storia in maniera quasi onomatopeica.

Un’ultima domanda invece sull’ambientazione scelta per il videoclip, la Scala dei Turchi rappresenta qualcosa per voi?

Fausto: Diciamo che volevamo un luogo immaginifico, con molti orizzonti. La Sicilia era la terra perfetta perchè offre in pochi chilometri diversi paesaggi tutti meravigliosi.

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