“CAOS” è il nuovo e attesissimo album di FABRI FIBRA, uscito il 18 marzo 2022, arrivato a 20 anni dalla pubblicazione del suo primo album “Turbe Giovanili” e 5 anni dall’ultimo disco “Fenomeno”. Il nuovo album del rapper italiano, artista da oltre 1 milione di copie vendute, considerato da pubblico e critica un pilastro della cultura Hip Hop del nostro paese, è il primo per Epic Records/Sony Music. Ve ne parliamo con la recensione di Leslie Fadlon.
Caos – il disco
Caos si apre con una “Intro” spaziale, nel quale Fibra ripercorre la sua carriera, cominciata nell’1999 “Quando sei qui vicino a me..” risuona come un eco, quando la storica canzone di Gino Paoli diventa la dedica del rapper all’hip hop, se fosse donna.
Nella seconda traccia incontriamo Rose Villain e la clamorosa “Goodfellas”, dove il mondo dei rapper prende le somiglianze di un posto molto, ma molto pericoloso. “Brutto figlio di” è una nuova dichiarazione di Fibra sul proprio ritorno sul panorama musicale, mentre sulla quarta traccia incontriamo un caro e vecchio amico: Neffa. “Sulla giostra” aspettano te, ci canta. Un groove electropop beffardo ci porta sulle “Stelle”, con un featuring con il cantante degli Ex Otago, Maurizio Carucci. Tra i primi singoli pubblicati per anticipare “Caos” c’è “Propaganda”, il brano in cui Fabri Fibra duetta con il super duo Colapesce – Dimartino: la prossima canzone dell’estate. La risposta ad ogni tua domanda. Subito dopo torniamo al rap più duro con la title track “Caos” in collaborazione con Madame e Lazza. Sentimenti negativi e tanto caos. Un messaggio vocale ci porta sulla strada di “Pronti al peggio” con Ketama 126. “So come arrivare ma la strada è buia/è il telegiornale ma sembra suburra” tra le strofe che danno il mood al pezzo. “Fumo erba” sottolinea la volontà del rapper di mostrare il suo menefreghismo nei confronti dei cliché, mentre “Demo nello stereo” porta una fisarmonica ad accostarsi alla violenza dei diss tra rapper e alle vittorie che valgono sempre di più quando nessun altro ci credeva. “El Diablo” non rimanda ai Litfiba ma ad una sorta di romanzo horror: l’inferno è sulla terra. “Amici o nemici” è un brano dalle mille interpretazioni, ma dedicato al conflitto che si può avere anche con sé stessi. Un groove magnetico ci porta alle prospettive sul rap di oggi protagonista di “Cocaine”, con Gue Pequeno e Salmo, idoli del rap contemporaneo. A seguire, un altro loro collega, Marracash, che accompagna Fibra sulle note di “Noia”.
La terzultima traccia è agghiacciante e bellissima: “Nessuno” parla dell’amore che porta ad uccidere. Una storia che purtroppo continua a ripetersi. È poi Francesca Michielin ad affiancare Fabri Fibra sulla canzone successiva: “Liberi”, sulla musica che ci salva in una società dove siamo mangiati vivi da pressioni di ogni genere.
E arriviamo così, all’Outro. La visione del presente è amara. Ma raccontata con lo stile di Fibra diventa un brano entusiasmante, che ci scalda il cuore soprattutto nel momento dei saluti. Fibra ringrazia gli artisti che hanno collaborato al progetto, ringrazia noi che stiamo ascoltando e poi se stesso. Per essere ancora qui. E ha ragione. Grazie Fibra, per averci regalato la tua versione del “Caos” che stiamo vivendo.

Rock’n’roll lover. Afterhours Lover. Good lyrics lover.