I danesi Volbeat sono tornati sulle scene con il loro nuovo album “Rewind, Replay, Rebound”. Un album che per molti fan potrebbe essere considerato noioso, o ripetitivo, ma per chi come me, è un semplice estimatore della band, può essere considerato un buon lavoro.
Non sono un grande fan dei Volbeat, diciamo che mi posso considerare solo un estimatore della band danese. Conosco pochissime loro canzoni ( le più famose ), ed è per questo che per me ogni loro album serve giusto per trovare la canzone che da la giusta carica, giusto per metterla durante un viaggio in camera, o aggiungerla in qualche playlist. Ed ecco quindi che l’ascolto dell’album diventa un “scovare la traccia più figa” oppure far sì che questo album mi possa far diventare fan dei Volbeat.
Ed ecco che comincio ad analizzare le tracce, una per una, cercando di trovare quel qualcosa di bello che mi possa esaltare. Quel qualcosa arriva alla seconda traccia, con “Pelvis on Fire”, classico pezzo dei Volbeat, si può dire che sia il loro marchio di fabbrica, giusto per non far scordare a nessuno le loro origini, cosa sempre ben gradita, soprattutto se ad ascoltarlo è un “non fan”.
Poi c’è il feat che non ti aspetti. Quel feat dove vedi il nome di Gary Holt ( Slayer, Exodus ) e pensi “ah wow, sarà un pezzo pesante, dove le influenze dei Volbeat si uniranno a quelle degli Slayer ed Exodus”, e invece tutto questo viene sconvolto da un pezzo che si può definire come “un pezzo dei Volbeat dove suona Gary Holt”. Stiamo parlando di “Cheapside Sloggers”.
Questo album sicuramente non potrà mai essere quello da consigliare, non potrà mai essere la risposta alla domanda “consigliami un album dei Volbeat per cominciare ad ascoltarli”, ma sicuramente se si vuole rimanere semplici ammiratori ha alcune tracce che possono essere tranquillamente aggiungete ad una playlist.
TRACKLIST:
1.Last Day Under the Sun
2.Pelvis on Fire
3.Rewind the Exit
4.Die to Live ( ft. Neil Fallon )
5.When we Were Kids
6.Sorry Sack of Bones
7.Cloud 9
8.Cheapside Sloggers ( ft. Gary Holt )
9.Maybe I Believe
10.Parasite
11.Leviathan
12.The Awakening of Bonnie Parker
13.The Everlasting
14.7:24
La mia vita si basa su tre, principali passioni: la formula uno, il calcio, la musica e la scrittura. Sulla musica sono un perenne polemista. Ascoltatore di metal e rock ma anche odiatore di metal e rock, per questo mi piace definirmi “l’anti-metallaro”.