Nuove polemiche per Lucca Comics & Games. L’edizione 2019 della più grande kermesse italiana dedicata al mondo dei fumetti si arricchisce di diverse critiche dall’opposizione politica, arrivate in questi giorni nel Consiglio Comunale della città toscana. Al centro troviamo lo spettacolo teatrale Cinzia, tratto dall’omonimo libro di Leo Ortolani (celebre creatore di Rat-Man). Cinzia racconta la storia di un transessuale, e per questo è stata presa di mira, in virtù di una ipotetica vicinanza alle teoria del gender.
La consigliera di Forza Italia, Simona Testaferrata, ha espresso così le sue perplessità:”Che cosa significa per voi diversità? E come intendete esprimerla in un contesto così importante e trasversale come quello dei Comics? Secondo noi la diversità dovrebbe essere spiegata in altri termini, non vorremmo che ci fosse una deriva che va verso la cultura gender“. A farle da eco il consigliere della Lega Giovanni Minniti: “Dobbiamo fare i complimenti a Lucca Crea per i risultati raggiunti in questi anni, i numeri parlano per loro. Quello che mi lascia perplesso è il tema, se ne potevano scegliere altri. Affrontare questi temi è pericoloso, bisognerebbe stare attenti“.
Risponde così Emanuele Vietina, direttore generale di Lucca Crea, responsabile dell’organizzazione della manifestazione, che quest’anno ha come claim “Becoming Human”: “Noi cerchiamo di individuare un tema che interpreti la nostra comunità. La diversità di genere è solo una piccola parte di uno spettro molto più ampio. Uno dei concetti alla base del nostro lavoro è mettere al centro l’umanità: nel momento in cui la cultura poggia prevalentemente sui linguaggi virtuali e digitali, i festival sono momenti in cui le persone possono incontrarsi. Non ci dobbiamo dimenticare che i Comics accettano ogni tipo di diversità: in primis quella tra appassionati di generi diversi. A differenza delle comiconvention americane, ad esempio, riusciamo a mettere insieme appassionati di fumetti americani e giapponesi e questo è possibile perché tutti accettano le diversità altrui. Nell’era degli haters, noi invitiamo il nostro pubblico a riscoprire la propria umanità. Il tema della manifestazione non era strettamente legato alle tematiche gender ma del rapporto dell’uomo con le macchine e i dispositivi digitali che ormai sono parte integrante della nostra vita. Quest’anno ricorrono i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, senza dimenticare che il 2019 è l’anno in cui sono stati ambientati Balde Runner e V for vendetta. In questo invito all’umanesimo e all’accettazione del diverso, ci sembrava giusto affrontare anche questa tematica. Quanto alla rappresentazione del Giglio parliamo di uno dei maggiori autori italiani le cui doti sono indiscutibili. Saprà affrontare un tema così caldo con la dovuta delicatezza e spensieratezza. Vi invito a venire a vedere lo spettacolo prima di giudicare“.
Nonostante ciò le polemiche non si sono placate, con gli interventi anche di esponenti del Movimento 5 Stelle, che nella figura di Massimiliano Bindocci hanno proposto di dare delle linee guida alla manifestazione, coinvolgendo le commissioni dell’amministrazione comunale. Risposte in tutt’altro senso sono arrivate non solo da Lucca Crea, ma anche dalla maggioranza, facendo notare come Lucca Comics & Games non riceva alcun tipo di contributo pubblico e come neanche con la precedente amministrazione fosse presente un sistema di controllo. Anzi, la discussione è proseguita cercando ulteriori modi di valorizzare la kermesse.
Fonte: LuccainDiretta