Home RubricheApprofondimenti e Curiosità Kamasi Washington: il genio del sax dietro Florence, Kendrick Lamar e Herbie Hancock

Kamasi Washington: il genio del sax dietro Florence, Kendrick Lamar e Herbie Hancock

by InsideMusic

Kamasi Washington, classe ’81, è un sassofonista, compositore e arrangiatore statunitense. Negli anni è stato capace di regalare una nuova linfa alla musica jazz, lo rivedremo live il 17 luglio al Noisy Naples Fest in duo con Enzo Avitabile

Dopo una lunga gavetta, Kamasi Washington è esploso musicalmente solo negli ultimi anni con uno stile riconoscibile, abbracciando a 360 gradi la musica jazz del XXI° secolo. Nato a Los Angeles nel 1981, sue esperienze personali e la sue educazione familiare ci aiutano a capire e comprendere come la sua espressione musicale sia diventata così variegata e ben collaudata. Kamasi infatti è cresciuto in una famiglia di musicisti: sua madre è una flautista, mentre suo padre suona anche il flauto ma si concentra soprattutto sul sassofono.

Kamasi ha dimostrato fin da subito un’attitudine accademica e musicale avanzata, tanto da frequentare l’illustre Accademia di musica e arti sceniche presso la Alexander Hamilton High School di West LA. Dopo la laurea, ha frequentato l’UCLA per studiare etnomusicologia. Mentre era iscritto all’UCLA, ha registrato un album omonimo con Young Jazz Giants , un quartetto che aveva formato con Cameron Graves e i fratelli Ronald Bruner, Jr. e Stephen “Thundercat” Bruner , uscito nel 2004.

Nel periodo universitario è stato contattato per suonare insieme a Snoop Dogg nel suo tour. Così Washington ha avuto la ghiotta occasione di imparare un nuovo modo di guardare la musica e farsi conoscere e stimare da un pubblico più ampio ed eterogeneo. In seguito, ha autoprodotto una manciata di propri album dal 2005 al 2008 mentre si esibiva e registrava come un terzo di Throttle Elevator Music. Nel solo 2014, Washington ha dimostrato la sua straordinaria gamma con apparizioni in Broken Bells ‘ dopo la discoteca , Harvey Mason’s, Stanley Clarke’s Up e Flying Lotus ‘You’re Dead!, tra gli altri album che riguardavano l’indie rock, il jazz contemporaneo e progressista e la musica elettronica sperimentale.

Nel 2015 è stato pubblicato The Epic, un triplo album espansivo di quasi tre ore di durata, che ha coinvolto gli altri tre quarti di Young Jazz Giants – da allora parte del suo più ampio collettivo, alternativamente conosciuto come Next Step e West Coast Get Down – e un’orchestra d’archi e un coro condotto da Miguel Atwood-Ferguson, producendo un successo di pubblico e critica senza precedenti, facendo diventare il jazz un genere musicale mainstream. Il suo secondo album in studio, Heaven and Earth, è stato rilasciato nel giugno 2018, con un EP accompagnato da The Choice rilasciato una settimana dopo.

Ma il successo di Kamasi si accompagna di pari passo con le autorevoli collaborazioni che lo hanno visto dietro e avanti le quinte. Nello stesso anno del suo ultimo EP – dopo un enorme plauso ricevuto al Coachella – sulle scene internazionali è apparso un sentito ritorno, quello della rossa Florence e delle sue macchine, anticipato da un singolo “Big God” in cui il sassofono di Washington sembra essere il protagonista più che un semplice featuring. Ma ad accorgersi del suo talento e dell’elevatezza artistica prima della cantante è stato il Premio Pulitzer Kendrick Lamar che lo ha voluto come responsabile di tutti gli arrangiamenti d’archi e delle parti di sax tenore di To Pimp a Butterfly e DAMN, ciò ha contribuito a rivitalizzare il genere del già geniale rapper statunitense. Un binomio tra i due che non è passato inosservato ad Herbie Hancock che ha inserito entrambi gli artisti nel suo ultimo album.

Collaborazioni e nomi altisonanti sembrano pervadere l’intera carriera del sassofonista a vantaggio del suo pubblico e dell’arte stessa, cosa sarà in grado di regalarci col già eclettico Enzo Avitabile che lo scorso anno ha calcato lo stesso palco con James Senese e Luchè? Lo scopriremo il 17 luglio

Potrebbe piacerti anche