Francesca Michielin ha presentato ieri a Milano il suo ultimo album in uscita il 12 gennaio con un “Buon 2640!”. Un augurio che strizza l’occhio al nuovo anno, che per lei inizia nel migliore dei modi.
“Questo disco è un viaggio, ma non uno qualsiasi, un viaggio per comunicare esattamente quello che si vuole dire anche senza dover parlare”.
In conferenza stampa Francesca ci ha fatto ascoltare qualche brano e ci ha raccontato le tre anime racchiuse nel nuovo disco e nel nuovo logo, tre triangoli rosso, blu e verde che rappresentano il Vulcano come esplosione e comunicazione cruda, il Mare come ascolto e percezione e la Montagna come immaginazione ed i legami alle origini. Questi tre elementi si incastrano e si intrecciano tra loro creando il filo conduttore di tutto il lavoro sia dal punto di vista comunicativo che geografico.
“Ho 22 anni, sono ancora giovane e non so esattamente cosa voglio. So bene invece cosa non voglio ma soprattutto so quello che voglio comunicare. In questo disco anche se ci sono cose contrastanti ho detto tutto quello che volevo dire”.
Dei tredici brani contenuti nel disco la cantautrice veneta ne ha firmati ben undici, scritti in modo intenso e viscerale, in un processo che lei stessa definisce “vulcanico”, che rappresenta appieno il flusso creativo che ha accompagnato la genesi di tutto il progetto e che racconta in musica la crescita di Francesca e la sua visione del mondo. Ad impreziosire ancora di più le tracce dell’album le collaborazioni con artisti come Cosmo, Calcutta e Tommaso Paradiso.
2640 ruota attorno al tema della comunicazione e del viaggio, un tema forte sul quale la Michielin ha riflettuto intensamente e dal quale ha tratto ispirazione.
“La comunicazione in questo disco è legata al viaggio: la mia generazione può viaggiare molto facilmente, andare dove vuole, conoscere tanti luoghi e comunicarlo istantaneamente con tutti. Eppure c’è qualcosa che abbiamo perso. Il modo di comunicare cambia a seconda dei paesi ma c’è qualcosa che si capirà sempre anche se si è distanti culturalmente e geograficamente. La comunicazione non è solo parlarsi, la comunicazione è sentirsi, essere in connessione”.
Intrecciati al tema della comunicazione ci sono poi anche il tema dello sport (calcio e Formula 1 sono due grandi amori di Francesca), le donne con la loro emancipazione e la famiglia intesa come comunità, come senso di appartenenza. Il disco è denso ed allo stesso tempo essenziale. A detta dell’autrice, si basa molto sul concetto di “less is more”.
Francesca porterà 2640 sui palchi dei principali club italiani dal 16 marzo, in una tournée di tredici date.
Report e Gallery: Valeria Portinari
