Biagio Antonacci si è esibito ieri sera al Palalottomatica di Roma per la prima tappa romana del suo “Dediche e Manie tour”.
Il concerto di ieri, insieme all’ultima data di venerdì 25 maggio, chiude cinque mesi di live in giro per l’Italia, nei quali il cantautore ha portato i pezzi del suo ultimo omonimo album e i grandi successi degli ultimi 40 anni di carriera.
Biagio apre il suo show di fronte ad un Palalottomatica non gremitissimo, ma grintoso con “Il migliore” , tratto dal suo ultimo album “Dediche e Manie”. Si passa poi ad uno dei suoi pezzi intramontabili “Sappi amore mio”. Quello che Antonacci ci tiene a sottolineare è lo spirito del suo concerto. Racconta della domanda che gli viene posta spesso quando si esibisce: “Cosa provi quando canti di fronte a così tante persone?” gli viene chiesto. E la sua risposta è sempre la stessa: “Sento che la gente è sul palco con me, non si tratta di concerti, ma di incontri e FUNZIONA SOLO SE STIAMO INSIEME”. E come il migliore degli incontri Biagio si è vestito “a festa” con tanto di completo nero, camicia e cinta gioiello.
Dopo due anni di assenza dal palcoscenico romano Biagio non si tira indietro dal ringraziare il pubblico. “Quante volte nella nostra vita abbiamo dimenticato di ringraziare e quanta fortuna abbiamo ricevuto da chi non l’ha rivoluta indietro? Chiudete gli occhi. Io intanto vi dico FORTUNA CHE CI SIETE”. Continua così la prima parte del concerto che vede il pubblico molto coinvolto e partecipe.
Gli arrangiamenti danno, inoltre, una nota diversa alle canzoni cantate live rispetto alle versioni degli album. Tra queste sicuramente “Il cielo ha una porta sola” con ritmo mixato tra il raggae, il rock e l’acustico che si integra perfettamente con il brano.
Si passa poi ad un piccolo omaggio a Laura Pausini, presente tra il pubblico come spettatrice, amica e collega del cantautore, per la quale quest’ultimo ha scritto alcuni brani che “sono stati portati da lei in tutto il mondo”; fra questi “Tra te e il mare” – riarrangiata con una vena rock mixandola con “Start me up” dei Rolling Stones – e “Vivimi”.
Come ogni festa che si rispetti non mancano gli ospiti. Il primo a salire sul palco è il giovane Laïoung, un rapper con cui Biagio Antonacci ha duettato nella canzone “Sei nell’aria”. Seppur piacevole nella sua strofa in francese, l’inesperienza del giovane emerge sul palco che nell’esibizione lo vede poco integrato al resto del pezzo.
Si chiude così la prima parte del concerto che riapre con un set acustico stile falò sulla spiaggia con tanto di cuscini per terra, chitarre e blusa bianca “alla Biagio”. In questa atmosfera familiare Antonacci racconta di aver scritto una di queste canzoni (“Così presto no”) per consolare una sua amica triste per una delusione d’amore.
Presente durante l’esibizione anche un piccolo inciso “politico” con un aneddoto del dietro le quinte dei discorsi fatti con Antonello Venditti sulla situazione italiana con la convinzione che “tanto l’Italia va avanti comunque, politica sì o no”. Così Biagio intona “Non so più a chi credere”, il brano scritto nel 1992 e portato a Sanremo – seppur con poco successo – nel 1993 eppure così tanto attuale.
Ma non si rimane seri troppo a lungo e si torna all’atmosfera funky per l’ultima parte del concerto che, pur mantenendo una vena romantica, fa scatenare tutto il pubblico presente che in piedi balla e canta a gran voce.
È il turno poi del secondo ospite della serata; si tratta di Mario Incudine, cantante, attore teatrale e polistrumentista italiano esponente della musica popolare siciliana. È proprio la Sicilia ed in particolare quella Sicilia buona, fatta di uomini onesti, che Incudine vuole ricordare nel giorno della strage di Capaci. “Oggi di 26 anni fa lasciavano la vita uomini liberi che volevano salvare l’umanità. Diciamolo che la mafia è una montagna di merda”. Inizia così “Mio fratello”, il brano in cui il cantautore si esibisce in un “rap ante-litteram” (come lo definisce egli stesso). Veramente degno di nota anche il suo pezzo.
Verso la chiusura il palco si trasforma in un piccolo villaggio vacanze del Salento con “Non vivo più senza te” che vede Laura Pausini & company in uno scatenato ballo di gruppo.
Insomma una gran bella festa, anzi un incontro di artisti e anime differenti che si ripeterà venerdì 25 maggio sempre a Roma per l’ultima data del “Dediche e Manie tour”. Che dite “ha funzionato?”
Report di Arianna Orlando
Gallery di Laura Sbarbori
Scaletta del Dediche e Manie Tour
- Il migliore
- Sappi amore mio
- Insieme finire
- Non ci facciamo compagnia
- Quanto tempo e ancora
- Fortuna che ci sei
- Tu sei bella
- Non è mai stato subito
- Il cielo ha una porta sola
- Tra te e il mare (mix con “Start me up” dei Rolling Stones)
- Vivimi
- Sei nell’aria feat Laïoung
- Le cose che hai amato di più
- Così presto no
- Fiore
- In una stanza quasi rosa
- Non so più a chi credere
- Ti penso raramente
- Dolore e forza
- Vorrei amarti anch’io
- Pazzo di lei
- Buongiorno bell’anima
- Mio fratello feat. Mario Incudine
- Se è vero che ci sei
- Se io se lei
- Iris (tra le tue poesie)
- Sognami
- Non vivo più senza te
- Convivendo
- In mezzo al mondo
- Liberatemi
Comunicatrice per lavoro, cantautrice di note vocali per hobby. Multi-troppo tasking da sempre, curiosa e sperimentatrice di natura. Visual Designer e Giornalista pubblicista, founder di Inside Music.