Si è conclusa da qualche ora la seconda serata del 73° Festival di Sanremo, che ha visto l’esibizione dei restanti 14 concorrenti dei 28 cantanti in gara nella kermesse.
Ad esprimere le preferenze di voto, anche per questa serata, è la sala stampa che vuole nella Top5:
1 Colapesce e Dimartino
2 Madame
3 Tananai
4 Lazza
5 Giorgia
Classifica che divide un po’ il sentiment popolare e che prepotentemente scombussola quella generale, la quale vede però la conferma del primo posto a Marco Mengoni.
(QUI per le pagelle della prima serata)
Effettivamente, circa le 14 esibizioni di ieri sera, di bella ciccia al fuoco ce n’era parecchia e per tutti i gusti.
Lo spettacolo scivola via che è una meraviglia, seguendo una scaletta ben strutturata e sapientemente studiata tra gli ospiti italiani (da Ranieri & Albano in trio con Morandi, a Renga e Nek live dal Suzuki stage, passando per Fedez in collegamento dalla Costa Smeralda, fino ad arrivare allo spigoloso monologo di Angelo Duro) e ospiti internazionali (nientepopodimenochè i Black Eyed Peas, signore e signori) – dei “cappottini agli ospiti” troverete su Inside Music gli articoli della nostra Paola Pagni –
Madrina della serata, al fianco di Amadeus e Gianni Morandi, la bravissima ed elegantissima “belva” del giornalismo nostrano: Francesca Fagnani.
Ma veniamo ai nostri 14.
PAGELLE SANREMO 2023 SECONDA SERATA – in ordine di uscita
Will “Stupido” – 6
Direttamente da Sanremo Giovani, Will porta all’Ariston una ballad dalla melodia gradevole che punta al cuore e alla playlist dei suoi coetanei. Faccino da bravo ragazzo, canta bene e la sufficienza se la merita piena.
Modà “Lasciami” – 7
Tornano a Sanremo 10 anni dopo “Se si potesse non morire”, brano con il quale meritarono il 3° posto in classifica.
Pezzo in pieno stile ballata-Modà, la musica fluisce accanto alla storia che racconta; testo autobiografico, toccante, che parla di depressione.
Buona la performance canora. Forse ci si aspettava uscissero un po’ dalla loro comfort-zone…
Sethu “Cause perse” – 6
Anche lui da Sanremo Giovani, Sethu ci propone un pezzo senz’altro energico, con un testo che affronta problematiche adolescenziali ed il senso di rivalsa sociale. Il tutto condito a colpi di cassa e rullante, perché, si può cantare guardandosi dentro, anche sprigionando energia.
Sicuramente da riascoltare.
Articolo 31 “Un bel viaggio” – 8
Ed eccoli i tanto attesi J-Ax e Dj Jad, che per celebrare il loro ritrovarsi dopo tanti anni, scelgono, a sorpresa, il palco dell’Ariston. E lo fanno portando una bella ballatona in pieno stile Articolo31 che commuove loro in primis, figuriamoci gli affezionati e nostalgici degli anni’90. Un inno generazionale, un testo intriso di nostalgia dal ritornello importante, che resta in testa, martella e punta alle lacrime dei millennials. “Non ce la faccio, troppi ricordi” Cit.
Lazza “Cenere” – 8
Uno dei primi della classe, sicuramente, il talentuoso Lazza, che si presenta con un pezzo potente, forte e (con)vincente. Pronto a scalare le classifiche in poco tempo ed anche a gamba tesa.
Durdust – Petrella, una garanzia.
Giorgia “Parole dette male” – 6-
Sì, ok. È un’eresia non dare la piena sufficienza ad una delle cantanti italiane più brave in assoluto, ma è proprio alla luce di questo che, dalla migliore della classe, ci si aspetterebbe il top del top.
E invece l’impressione è che non fosse perfettamente a fuoco. Per quanto il pezzo sia degno di attenzione e necessiti sicuramente di più ascolti e, per quanto Giorgia resti intoccabile, delude un po’ le (altissime!) aspettative.
Colapesce e Dimartino “Splash” – 9
Hanno fatto centro di nuovo, è il caso di dire. “Splash” è un pezzo che rievoca melodie lontane, forse anche di battistiana memoria, e che, apprendiamo, sarà la colonna sonora di un “road movie” che li vedrà protagonisti a breve nelle sale. Testo importante, tipico del duo che pur utilizzando una “musica leggerissima”, te ne sta dicendo di ogni. E infatti qui si parla di pressioni sociali che ci attanagliano nella vita di tutti i giorni, ma che potremmo attenuare vivendo semplicemente il presente, godendo delle piccole cose, senza farci schiacciare dal peso delle aspettative. Ottima è l’interpretazione dei due, accorata e accurata. Bravi, davvero!

Shari “Egoista” – 5
La bimba di Tu si que vales, è ormai un lontano ricordo.
Self-confidence invidiabile, in outfit leopardato, intona il pezzo al piano, padronissima del suo strumento: la voce. Timbro particolarissimo, brano radiofonico. Manca forse un pochino di brio…
Madame “Il bene nel male” – 8
Di bianco vestita, catalizza fin da subito l’attenzione del pubblico. I suoi testi non sono mai banali, mai scontati.
Il pezzo è originale nelle sonorità, come volevasi dimostrare. Una ventata d’aria fresca anche tra i suoi coetanei.
Levante “Vivo” – 7+
Padrona della scena, pur se visibilmente emozionata, Levante ci propone “Vivo”: un urlo liberatorio, un inno alla vita.
Canta il suo “sogno erotico”, la volontà di riprendersi il suo corpo dopo il parto; canta la luce dopo un periodo tenebroso della depressione post parto. Impeccabile nell’esecuzione. Da cantare a squarciagola in macchina, a casa, in tutti i luoghi e in tutti i laghi.
Tananai “Tango” – 7
Sceglie di riprendere il filone di “Abissale” e fa (decisamente) la scelta giusta. Ballata elegante e Tananai la canta anche molto bene. In classifica stavolta potrà pretendere… Per la gioia, passatemelo, di tutti i fantallenatori del Fantasanremo. Pacca sulla spalla e bravo Tana!
Rosa Chemical “Made in Italy” – 8
Beh… Che dire? Innanzitutto, a mezzanotte e mezza, orario della sua esibizione, ci voleva eccome! Pezzo allegro, vivace, ballabile, dal testo “importante” e (ma sì!) provocatorio.
Un’ode al sesso libero e alle libertà individuali. Buona l’esecuzione, buono l’arrangiamento.
Nessuno (lo) può giudicare, nemmeno tu.
LDA “Se poi domani” – 5.5
Canzone per Sanremo, su misura per il Festival. È una ballata d’amore, che non guasta mai, arrivata giusto in tempo per San Valentino. Sa di già sentito, ma di un sentito senz’altro gradevole.
Paola & Chiara “Furore” – 7.5
Bentornati anni ’90!
Vi stavamo aspettando, LE stavamo aspettando. È il sobbalzo dalla sedia dei millennials (il secondo, in realtà, come abbiamo visto…). C’è tutto quello che chiedevamo, che pretendevamo dalle sorelle Iezzi: musica dance, balletto dalla semplice ma divertente coreografia, ritornello-tormentone e via con la HIT!

“Salvarti sull’orlo del precipizio: quello che la musica può fare.”