Ci sono il polsino, un paio di anelli, delle bretelle e l’asta del microfono appartenuti al tuttora indimenticato e compianto leader dei Queen, ma anche vinili, cd, pass, contratti, foto -autografate e non- e altri cimeli che rendono la mostra “Queen Experience – Peter Hince” assolutamente imperdibile.
L’esposizione, che raccoglie numerosi scatti fotografici (circa una sessantina) aventi per protagonisti Freddie Mercury e gli altri componenti della band inglese, è stata allestita presso gli spazi de l’Archivio di Stato di Torino -già sede della mostra “David Bowie -Steve Schapiro: America. Sogni. Diritti” e sarà visitabile sino al 16 luglio.
La medesima, inaugurata lo scorso 6 aprile, racconta, per mezzo delle fotografie scattate da Peter Hince -un fotografo londinese che iniziò a collaborare con i Queen negli anni ’70, in veste di responsabile degli strumenti e del soundcheck del gruppo e che presto ne divenne amico-, il percorso umano e professionale di Freddie, Brian, Roger e Deacon.
Nelle fotografie di Hince, i Queen sono immortalati nel dietro le quinte dei concerti e delle registrazioni dei video musicali, ma più spesso vengono ritratti nella loro quotidianità, in pose naturali e inedite per il pubblico, al quale viene offerta una prospettiva del tutto inedita e intimistica della rockband britannica.
Il sodalizio artistico tra il gruppo e il fotografo (che è particolarmente intenso col frontman) dura all’incirca una dozzina di anni, fino alla metà degli anni ’80, nel corso dei quali Hince -che non diverrà mai il fotografo ufficiale della band– scatta finanche alcune delle immagini più iconiche di Freddie, come quella che lo ritrae coi i suoi celeberrimi mantello e corona.
Alle fotografie si accompagna, come già detto in precedenza, una ricca selezione di memorabilia provenienti dalla raccolta di uno dei maggiori collezionisti dei Queen, alcuni dei quali appartenuti ai membri della band; magari non sarà paragonabile a quella che verrà esposta a Londra la prossima estate, trattandosi dei cimeli finora custoditi dalla più stretta amica del cantante (nonchè ex compagna) e destinati ad essere battuti all’asta, ma si tratta comunque di pezzi unici dal valore inestimabile, soprattutto per i fan.
I visitatori, inoltre, hanno la possibilità di visionare alcuni spezzoni di filmati di concerti, prove e registrazioni di video musicali in una sala appositamente dedicata.
Un’esperienza a 360°, insomma, resa tale anche dalla musica del gruppo, che fa da sottofondo al percorso di visita.
Se si è di Torino o dintorni, sarebbe un peccato non vederla: ma va da sé che valga certamente un viaggio in terra sabauda, se si vive altrove.
Appassionata di musica, giornalismo, scrittura e danza, ama vivere nella sua riservata Torino, ma adora il Sud Italia, nel quale affondano le sue origini.