Mentre tutti sonnecchiano, in questa domenica mattina post Festival, dopo aver fatto le 2 di notte per aspettare il nome del vincitore, noi tiriamo un po’ di somme di questa 75^ edizione del Festival di Sanremo.
CHI HA VINTO
Il vincitore è Olly, con il brano “Balorda nostalgia”, che ha scritto e composto insieme a Pierfrancesco Pasini e JVLI.
Un ragazzo giovane, dal viso pulito e i modi gentili, che saluta i genitori dopo aver vinto dicendo: “Mamma, papà, è assurdo ma è successo davvero”.
Olly era a Sanremo per la seconda volta, la prima era stata con “Polvere”, due anni fa e il suo successo arriva da Tik Tok.
ODE AL MERITO
La vincitrice morale di questo Sanremo è Giorgia, che quel sesto posto non se lo meritava affatto.
La sua “La cura per me” è una canzone che parla di amore per sé stessi; lei ha una voce sublime e in questo festival non doveva dimostrare nulla, ma solo far brillare ancor di più la sua bravura ed eleganza. Mai una sbavatura, solo tanta emozione, quella di chi sa ancora sentire e trasmettere quello che canta.
La sorpresa di questa edizione è stato il toscano Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”. Quando è stato annunciato il suo nome nell’elenco dei Big ha destato curiosità: chi lo conosceva già sapeva che si tratta di un genio del cantautorato indipendente; ora lo sa pure il grande pubblico.
La sua partecipazione al Festival non poteva passare in sordina perché quando c’è talento è difficile non riconoscerlo, e lui ha saputo portare sul palco dell’Ariston le fragilità dell’essere umano senza farsi compatire, anzi spingendo l’ascoltatore a interrogarsi su quello che si vuole essere nella vita, con autenticità.
Ma quali saranno le canzoni che ci rimarranno nelle orecchie del 75° Festival di Sanremo?
Sicuramente i “Cuoricini” dei Coma_Cose ci “tormenteranno” bonariamente per tutta l’estate e avrebbero meritato un piazzamento migliore proprio in virtù di questo motivetto, che non ci lascerà.
Altro brano estremamente radiofonico e che, di conseguenza, ci farà compagnia per un bel po’ è “Tu con chi fai l’amore” dei The Kolors.
Willie Peyote ha sfoderato un testo per nulla banale e che ti rimane in testa, anche se non vuoi: “Grazie ma no grazie”.
E poi continueremo a canticchiare “Incoscienti giovani” di Achille Lauro, una canzone a tratti struggente, che ti fa pensare all’amore totalizzante che si prova in gioventù, a tutte le pazzie fatte e alle occasioni perse.

Per ogni cosa c’è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po’ più nascosto
(Niccolò Fabi)