Dopo il debutto da solista con i singoli “Mio Marito” e “Mezzo Scemo”, il progetto Lepre si arricchisce di un nuovo capitolo con “Ambulanza”, tratto dal disco d’esordio “Malato”, uscito lo scorso 13 maggio.
Lepre non è un volto nuovo nel panorama musicale romano; infatti ha fatto parte del progetto LeSigarette ed è stato il batterista della band di Lucio Leoni.
Ora Lepre, alias Lorenzo Lemme, ha dato vita ad un suo progetto che racchiude in sé tutta la formazione da musicista e le sue esperienze, con particolare attenzione alla ricerca dei suoni.
Ciao Lorenzo, è un piacere ospitarti sulla pagina di Inside Music
Batterista, cantante, percussionista, rumorista… Quante anime ha Lorenzo alias Lepre?
Ciao…
ahaha quante anime ho? Non saprei… una, se c’è. Di certo ho un corpo, un tempo, uno spazio e mi piace lavorare.
Mi arrangio come molti, la musica è il mio ambiente da sempre.
Hai deciso di fare il grande salto, da membro di progetti con più elementi a solista, come mai?
È stato uno sbocco naturale, che è arrivato al momento giusto.
Io ho sempre scritto e cantato, anche quando ero in band, ma questi nuovi brani sono arrivati quando avevo bisogno di svelare altro di me e avevo bisogno di svelarlo a me stesso.
Ho la completa responsabilità delle mie parole e del loro immaginario e delle interviste: è una bella differenza, mi piace. Io mi sono sempre sentito un cantautore, ma sono una persona molto insicura e timida e per il mio coming-out c’è voluto tempo.
È appena uscito il tuo primo disco da solista che è stato preceduto dall’uscita di “Mio marito”, “Mezzo scemo” e dall’ultimo estratto “Ambulanza”. Ti va di raccontarci questa tua biografia musicale?
“Mio marito” parla di libertà e di costrizioni, di scelte individuali e relazionali; “Mezzo scemo” di timidezza e compagnia; “Ambulanza” di disagio e salvezza; tutto il disco è in movimento e in equilibrio, c’è un caos armonico, gioia e dolore, paura e amore… io mi sento così: sballottolato tra queste forze che in qualche modo mi governano.
L’ Ambulanza è una metafora: lasciarsi la possibilità di scappare, di rompere gli schemi… Di cosa ha bisogno Lorenzo per stare bene?
Io sto male se mi sento costretto.
Credo che la possibilità di scappare, di cambiare strada, sia la base della libertà individuale e per me è una condizione necessaria per stare bene. Un’ambulanza serve sempre.
Che emozioni ti da poter finalmente far ascoltare i tuoi nuovi brani al pubblico?
Sono felice, non vedo l’ora di suonare ovunque.

Per ogni cosa c’è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po’ più nascosto
(Niccolò Fabi)