Ligabue non ha certo bisogno di presentazioni: il rocker di Correggio, fresco di compleanno, è uno dei cantautori più amati nel nostro paese e, nel corso degli anni, ha dimostrato di cavarsela egregiamente anche come regista e scrittore.
Per celebrare i suoi 30 anni di carriera, l’artista emiliano ha pubblicato, nel dicembre 2020, l’album d’inediti “7” -già disco di platino- e la raccolta “77+7”, che racchiude i 77 singoli che “hanno fatto la sua storia musicale”.
Pur essendo consci della arduità dell’impresa, data sia dalla vastità del repertorio sia dalla gradevolezza che caratterizza tutti i brani, abbiamo deciso di sceglierne 10 -operando una faticosissima selezione tra le 77 canzoni racchiuse nell’ultimo lavoro discografico di Ligabue- e di presentarvele rigorosamente in ordine sparso.
Quella che non sei
Estratto dallo storico album “Buon Compleanno Elvis”, il singolo narra del diffuso timore di “non essere all’altezza”, che spinge le persone ad apparire diverse da quelle che sono realmente, e affronta, prendendola un po’ alla larga, il tema dell’anoressia. Essere capaci di mostrare agli altri il vero sé, senza lasciarsi sopraffare dalle pressioni sociali e dal timore di non essere in grado di soddisfare le aspettative altrui, è l’importante messaggio che la canzone vuole veicolare.
Viva
Forse Ligabue si sottovaluta, quando intona “questa qua è per te e anche se non è un granché…e ti piacerà un minuto e poi te ne scorderai”: la canzone -anch’essa estratta da “Buon Compleanno Elvis”– è una garbata dichiarazione di profondo affetto, che difficilmente potrebbe essere considerata di poco conto e finire nel dimenticatoio in un lasso temporale breve. Arduo non desiderare di sentirsela dedicare da chi si ama.
Ho messo via
Un pezzo, nel quale è quasi impossibile non riconoscersi, che rende benissimo quella straniante sensazione che si avverte alla fine di un rapporto importante, quando non si riesce ad archiviare un amore finito e a fare spazio al nuovo che, prima o poi, arriverà. Estratto dall’album “Sopravvissuti e sopravviventi”, è ancora oggi uno dei pezzi più amati dai fan.
Hai un momento Dio?
Una preghiera in musica, seria ma a tratti spiritosa, che Ligabue rivolge a Dio; nel pezzo, anch’esso tratto da “Buon compleanno Elvis”, il cantautore esorta il Creatore a dargli qualche segno manifesto della sua presenza, così da rispondere al suo pressante bisogno di fede, che lo accomuna a tanti suoi simili.
Certe notti
Scelta come singolo di lancio di “Buon compleanno Elvis”, è il “capolavoro” di Ligabue, nonché una delle più belle canzoni italiane mai scritte.
Voglio volere
Estratto dall’album “Fuori come va?”, è un pezzo che esprime il desiderio di mantenere viva la parte adolescenziale che è in noi, quella che ci porta a pensare che basti volere, e crederci seriamente, per avere tutto ciò che desideriamo. Che si tratti della libertà di svegliarsi quando si pare o di godersi la vita fin quando si può.
Non è tempo per noi
Una canzone tratta dall’album d’esordio, “Ligabue”, intrisa di malinconia e dedicata a tutti coloro che si sentono sempre “fuori moda, fuori posto” e fuori un po’ da tutto, per farla breve, ma che sono capaci di vivere liberi dai condizionamenti sociali.
Balliamo sul mondo
“Balliamo sul mondo / va bene qualsiasi musica…”
Mai come ora, avremo bisogno di ballare, magari a un concerto, tra la gente, che mentre balla ride, si abbraccia, canta ed è felice: estratto da “Ligabue” e originariamente concepito come singolo di protesta, è un inno alla danza, alla gioia e alla vita che va avanti anche quando tutto ciò che abbiamo intorno non sembra sorriderci.

Appassionata di musica, giornalismo, scrittura e danza, ama vivere nella sua riservata Torino, ma adora il Sud Italia, nel quale affondano le sue origini.