Home Recensioni Circles, un viaggio elettronico nei gironi danteschi di RosGos

Circles, un viaggio elettronico nei gironi danteschi di RosGos

by Raffaele Calvanese

Circles è l’ultimo album di RosGos ed arriva a distanza di due anni dalla sua ultima fatica discografica Lost in the desert.

Circles è a tutti gli effetti un concept album, infatti tutte le nove tracce sono collegate tra loro al concetto di esplorazione dei gironi dell’inferno di dantesca memoria. Un brano per ogni girone, che esplora un sound ispirato al rock gotico di artisti come Mark Lanegan e Wovenhand, anche se nel disco di RosGos fa capolino anche una certa attitudine alla commistione del rock con l’elettronica.

Dietro al nome di RosGos si cela il musicista Maurizio Vaiani, già cantante dei Jenny’s Joke, gruppo che nei primi anni duemila ha pubblicato tre dischi. Chiuso il progetto Jenny’s Joke, Vaiani dà vita al progetto RosGos pubblicando un album in italiano, Canzoni nella notte e un secondo lavoro in inglese Lost in the desert nel 2020.

Le canzoni hanno il titolo del peccato mortale che affligge le anime ma non si attengono in modo schematico al singolo concetto, nelle liriche infatti si splorano le stanze più recondite dell’animo umano. Probabilmente è proprio nei peccati raccontati da Dante nel suo inferno che si celano gli aspetti più imani ed interessanti della nostra vita. Non a caso è proprio l’Inferno la parte più citata dell’opera dantesca. Così Vaiani ci accompagna come Virgilio in un viaggio musicale negli inferi di noi stessi.

Il disco è accompagnato da due video, scritti e girati da Andrea Liuzza, uniti a formare un’unica storia misteriosa ed oscura, che reinterpreta liberamente degli spunti presenti nelle canzoni, aggiungendo un nuovo piano di lettura all’opera. Per questo il disco di RosGos è un progetto a tutto tondo che non rimane soltanto nel semplice ambio musicale ma mischia più arti insieme cercando di raggiungere una certa multimedialità.

Circles, interamente scritto e cantato da Maurizio, è stato prodotto da Marco Torriani, già produttore del precedente Lost In The Desert. Esce con Beautiful Losers, label veneta che si è fatta conoscere negli ultimi tre anni per aver pubblicato album dal respiro indie internazionale.

Potrebbe piacerti anche