Tra gli artisti italiani più amati e apprezzati nel mondo, con oltre 60 milioni di dischi venduti, Zucchero “Sugar” Fornaciari torna a distanza di 3 anni e mezzo dal precedente Black Cat, con un nuovo e sorprendente disco a “denominazione d’origine controllata”, autentico, genuino e di qualità, composto da 11 brani e 3 bonus track: D.O.C. (Universal Music Italia).
Prodotto da Don Was e Zucchero con Max Marcolini, D.O.C. è stato concepito dall’artista a Pontremoli nella sua Lunisiana Soul e registrato tra Los Angeles e San Francisco. Si tratta di un progetto discografico di spessore, sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo. Autore di quasi tutti i brani presenti in D.O.C, Zucchero per la scrittura di alcune tracce dell’album ha collaborato con musicisti del calibro di Francesco De Gregori (Tempo al Tempo), Davide Van De Sfroos (Testa o Croce), Pasquale Panella e Daniel Vuletic (La canzone che se ne va), Rory Graham (apprezzato nel panorama musicale internazionale come Rag’n’Bone Man), Steve Robson e Martin Brammer (Freedom), Anthony White (noto come Eg White) e Mo Jamil Adeniran (Vittime del Cool) ed infine l’artista scandinava Frida Sundemo (Cose che già sai).
L’album presenta delle forti influenze che vanno dal soul al gospel, fondendo sapientemente blues e il pop più tradizionale. Si potrebbe quasi definire un album malinconico, che racconta uno Zucchero molto diverso da quello a cui siamo stati abituati fino a pochi anni fa. Un disco genuino in tutti i sensi, caratterizzato dall’alternanza tra brani vivaci e con una forte ritmica e brani più melodici e quasi introspettivi, ma dalla fortissima potenza evocativa. La musica di Zucchero in D.O.C diventa “per il sociale”. Il primo singolo estratto dal disco ne è la prova: Freedom è un inno alla libertà scritto a quattro mani con il già nominato Rag’n’Bone Man ed è u brano dal sound internazionale, figlio di una nuova ricerca musicale che si mescola al tradizionale ed inconfondibile stile di Zucchero.
Non mancano le forti critiche e la netta presa di posizione rispetto alla società odierna, come nel caso di Vittime Del Cool e Badaboom (Bel Paese), la mancanza di certezze concrete (Sarebbe questo il mondo) e la forte presenza di una componente simbolica (incarnata dalla protagonista di Soul Mama, una prostituta che vuole colmare il vuoto che sente nella vita). D.O.C. in sintesi può essere considerato un nuovo esperimento ben riuscito di Zucchero, che ha sempre voglia di reinventarsi e soprattutto di addentrarsi in nuovi territori inesplorati, pur mantenendo la sua inconfondibile cifra stilistica. Quella cifra che lo ha reso una delle icone della musica italiana su scala globale.
Tracklist:
1. Spirito Nel Buio
2. Soul Mama
3. Cose Che Già Sai (feat. Frida Sundemo)
4. Testa O Croce
5. Freddom
6. Vittime Del Cool
7. Sarebbe Questo Il Mondo
8. La Canzone Che Se Ne Va
9. Badaboom (Bel Paese)
10. Tempo Al Tempo
11. Nella Tempesta
12. My Fredoom – Bonus Track
13. Someday – Bonus Track
14. Don’t Let It Be Gone (Feat. Frida Sundemo)
Recensione a cura di Alessia Bisini
Redattrice web, milanese doc, scrivo e racconto la musica attraverso i miei occhi.