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Tiromancino live all’Auditorium Parco della Musica – Live Report e Photogallery

by InsideMusic
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Fino a qui”, la raccolta dei più grandi successi dei Tiromancino uscì sulle piattaforme streaming di musica una sera di fine settembre. E proprio in quella notte per puro caso mi sono imbattuta in questo album. Un tuffo nel passato, che si voglia o no ma i più grandi successi dei Tiromancino hanno toccato tutti; la voce di Zampaglione e quei testi che hanno sempre saputo dire quello che – almeno io – non ho avuto il coraggio di dire, quelle piccole verità che si celano magari dietro un orgoglio o dietro la paura di perdere qualcosa o qualcuno, insomma come essere catapultati in un film melodrammatico di Ferzan Ozpetek.
Perciò non restava che provare queste emozioni dal vivo e il giorno perfetto per provarle è stato proprio ieri 1 luglio, dove i Tiromancino si sono esibiti alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica.
In un giorno giunto quasi al termine, per la prima volta Federico Zampaglione è salito sul palco insieme alla Ensemble Symphony Orchestra.
A fare da apertura allo show il singolo “Tra di Noi”, l’emozione del cantautore romano era palpabile tanto da scusarsi “Era da tanto che non si suonava a Roma” e per non far finire questo stato psichico, senza tanti giri di parole ci ha emozionato a sua volta con uno dei migliori capolavori scritti: “Per me è importante”.

Prima di continuare con gli altri brani, Zampaglione lascia andare la tensione con un piccolo excursus su come è nata l’ispirazione per la prossima canzone nata grazie all’incontro con Califano:

“Un giorno mi chiamò per incontrarmi, per parlare di alcune cose da fare insieme; mi ricordo che l’appuntamento fu a Ciampino, il sole stava quasi per tramontare, salii in macchina con lui, facciamo qualche metro fino a quando non fermò l’auto dicendo “aspetta un momento” scese dalla macchina e guardò il tramonto; man mano che il sole scendeva, mi girai e vidi Franco piangere e allora gli chiesi “Maestro che succede?” Lui mi guardo con gli occhi pieni di lacrime e mi rispose “Piango sempre quando il sole more”. Questo la dice lunga sull’artista che era, sul suo modo di scrivere, di vedere la realtà. Ogni volta che lo penso sento quasi arrivare un suono di un sassofono, un suono di quei locali tanto cari al maestro”.

E con il Sassofono che poi ci ha accompagnato per tutto il live è stata la volta di “Un temo Piccolo”.

Le emozioni non sembrano finire “Sono emozionato anche perché qui seduto c’è mio padre; mio padre che mi ha appassionato alla musica ma non a quella italiana, diciamo più a questa…” E con una chitarra resofonica comincia ad allietare il pubblico con un blues. “È da qui che nasce il sound della prossima canzone”.
E sulle note di “Imparare dal vento”, sul palco sale a sorpresa Tommaso Paradiso esibendosi in un duetto pieno di complicità.
Ovviamente dopo aver parlato del padre non poteva mancare una dedica alla madre con “Quasi 40”.

La seconda parte del concerto prende una piega diversa, anzi un ritmo diverso: dal sound più cantautoriale si passa a un sound più estivo, o meglio festivo grazie alle percussioni di Marco Pisanelli. E con la speranza che la navigazione torni ad essere qualcosa di piacevole è il turno di “Molo 4”. Viene lasciato spazio anche agli altri musicisti tra un solo di violino e di batteria, una complicità che fa divertire l’intero parterre che prende coraggio e decide di alzarsi dalle poltrone e di seguire l’energia dei musicisti da sotto il palco.
Di certo non mancano altre sorprese: lo show viene chiuso con il brano “Due destini” e ad accompagnare Zampaglione è la voce soul di Alessandra Amoroso.

 

 

Ph: Giusy Chiumenti

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