Dopo sei anni dall’ultimo lavoro in studio “Hesperia”, gli Stormlord tornano sulla scena con un album che tutti aspettavano con grande ansia.
Prima, grossa differenza di questo album rispetto ad altri album della band capitolina è il fatto che non sia un concept album, quindi ogni testo ha una storia a sé.
L’album lasciò presagire grandi cose già quando uscì il singolo “Leviathan” che è la prima traccia dell’album. Una canzone che si apre con una combo di orchestrazioni e un drumming a cui poi si aggiungono tutti gli altri strumenti dando vita alla vera e propria canzone, che ha come tema l’Etna.
Altro “punto forte” è l’alternanza di stili vocali differenti, infatti in molti pezzi troviamo delle parti cantante in growl/scream e altre in clean. Un esempio lampante di questi cambi di stile possiamo trovarlo subito nella seconda traccia, “Mediterranea”.
Subito dopo quest’ultima traccia troviamo due tracce, la Title Track “Far” e “Sherden”, con un ospite d’eccezione, cioè Marco Palazzi. Nella prima traccia il frontman della band romana Sailing to Nowhere si presta per una strofa verso la fine del pezzo, mentre nella seconda si trova a dare il contributo in un dei ritornelli del pezzo.
Come già detto, l’album in sé è un continuo cambiare, in primis all’intenterno delle stesse canzoni, e anche tra i vari pezzi abbiamo vari cambi di genere, come in “Crimson”, dove si passa dal Black melodico delle tracce precedenti, al Melodic Death dove troviamo un altro grande ospite, ovvero l’ex chitarrista degli Stormlord, Pierangelo Giglione.
Altra tracce degne di nota sono “Cimmeria”, dove si racconta della terra natale di Conan il Barbaro, e “Vacuna”, dove possiamo trovare una parte parlata in italiano.
Abbiamo aspettato molto questo album, e credo ne sia valsa la pena, un album vario, che riesce a tenere attaccati allo stereo anche ascoltatori non proprio appassionati del black in tutte le sue forme. Anche a livello di argomenti trattati, riesce a soddisfare tutti gli appassionati, da quelli della letteratura agli appassionati della storia, per esempio, di Roma ( come nel caso di “Romulus” ).
TRACKLIST:
1.Leviathan
2.Mediterranea
3.Far
4.Sherden
5.Crimson
6.Cimmeria
7.Invictus
8.Romulus
9.Vacuna
10.Levante
La mia vita si basa su tre, principali passioni: la formula uno, il calcio, la musica e la scrittura. Sulla musica sono un perenne polemista. Ascoltatore di metal e rock ma anche odiatore di metal e rock, per questo mi piace definirmi “l’anti-metallaro”.