Uscito il primo Febbraio 2019, “MM Vol.3” è l’ultima fatica del rapper pugliese Pierfrancesco Botrugno, in arte Madman: è il suo sesto lavoro da solista (settimo se si considera anche Kepler, nato dalla collaborazione con Gemitaiz) e il suo terzo Mixtape, dopo “MM Vol.1” e “MM Vol.2”.
È passato solamente un anno dall’uscita di “Back Home”, ma Madman non si ferma più: anticipato dai singoli “7/8 Sour” e “Supernova (ft. Emis Killa)”, questo primo di febbraio è uscito il tanto atteso “MM Vol. 3”, fuori per Universal Music e Tanta Roba.
Il mixtape precedente (“MM Vol.2”, uscito nel 2016) aveva definitivamente sancito -se fosse necessario- la posizione di primissimo piano del rapper pugliese nel Rap Italiano, grazie anche ad alcuni brani diventati degli autentici pezzi-culto per tutta la scena (basti pensare a “Veleno 6”).
Se “Back Home” si poneva come il lavoro di un autore già affermato nel tentativo di rinnovarsi e di ricercare nuove sonorità, in “MM Vol.3” viene totalmente eliminata la sensazione di voler dimostrare ancora qualcosa, e la scena viene totalmente conquistata dalla sperimentazione -che ha sempre caratterizzato l’artista- e dal gioco del dondolio fra il vecchio e il nuovo (nelle sonorità, nei flow), creando così necessariamente un prodotto unico e appunto nuovo, anche nell’utilizzo di alcune formule già usate.
La prima cosa che salta all’occhio scorrendo la tracklist è l’assenza del featuring di Gemitaiz, ormai diventata una vera e propria certezza dopo anni di collaborazioni, scelta analoga a quella dello stesso Gemitaiz, che non ha previsto la partecipazione di Madman all’interno di “QVC 8”.
Al di là di ciò, il mixtape si rivela ricco di featuring, fra vecchie conoscenze (come Mattaman -già presente in “MM vol.2”, Emis Killa, e Mostro) e volti nuovi (Ill Nacho, Vale Lambo, Geôlier, Lil’ Pin, oltre che ovviamente la pupilla di Tanta Roba, Priestess).
Per voler tracciare un paragone proprio con l’ultimo mixtape di Gemitaiz, che alterna pezzi originali a rime originali ma rappate sopra basi e flow di brani americani, l’aspetto più interessante del mixtape di Madman è la ricerca di nuovi flow e nuove sonorità integralmente originali, servendosi anche dell’aiuto di una rosa molto variegata di produzioni magistrali, ad opera di Kang Brulèe, Rik Rox, DJ 2P, Jung Snapp, Ombra, Bijan Amir, PK, 2nd roof, e David Ice.
In definitiva, “MM Vol.3” è un Mixtape che profuma di Album vero e proprio, grazie alla capacità di saper alternare Freestyle dagli incastri perfetti, Egotrip dalle punchline sempre nuove, brani Trap dove nonostante l’autotune il rappato riesce a non snaturarsi, e pezzi Conscious fra i migliori della sua intera produzione musicale.
Madman, così come molti altri autori che ad oggi sono sempre più catalogati come “vecchia guardia” (ad esempio Nitro (clicca per intervista), Salmo e Gemitaiz), dimostra perfettamente che si può evolvere in maniera coerente, seguendo il flusso delle nuove sperimentazioni sonore e liricistiche, ma sempre mantenendo ben salde le proprie fondamenta, riuscendo così a completarsi sempre più a livello artistico.