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Intervista: Alessio Alba ci toglie dall’imbarazzo con la sua “Ah ha”

by Alessia Andreon
Alessio Alba

Alessio Alba è un giovanissimo cantautore e con il suo primo singoloAh haci invita a non prenderci troppo sul serio. La canzone parla della difficoltà di trovare le parole giuste per rompere il ghiaccio, soprattutto durante i primi appuntamenti. Molto spesso i silenzi nascondono imbarazzo ma in una relazione matura possono anche essere una carezza, il modo silenzioso di rendersi vicini pur non utilizzando le parole.

Ecco a voi la piacevole chiacchierata con un artista, la cui verve giocosa ha tenuto banco per tutta l’intervista.

Ciao Alessio, “Ah ha” è il tuo singolo d’esordio, hai scelto un modo particolare per presentarti al pubblico!

Io direi coraggioso, ero molto titubante all’inizio. Quando sei da solo e scrivi sembra che tutto funzioni o, al contrario, che non funzioni niente; non ci sono vie di mezzo. Quando invece la canzone deve uscire è sempre un gran punto di domanda!

La canzone è nata perché cerco sempre stimoli, spunti da cui partire. Non parto mai dal foglio bianco, non credo sia possibile sedersi e decidere: oggi scrivo una canzone. Di norma cerco cose che mi stuzzichino la fantasia. In questo caso l’ispirazione l’ho trovata gironzolando su YouTube. Ho ascoltato un brano non famosissimo di Laurie Anderson, “Oh Superman”, un pezzo stranissimo e molto psichedelico e mi ha stupito che la batteria ritmica fosse formata dalla ripetizione della sillaba ah, e lei ci cantava sopra come fosse Imogen Heap in Hide and Seek. Questo mi ha fatto accendere la famosa lampadina e ho pensato che sarebbe stato bello mettere questo “ah ha” al posto di un ritornello, senza usare parole, ma solo questo suono. Togliere le parole del ritornello mi ha fatto pensare alle circostanze in cui sono rimasto senza… e quindi ho parlato dei momenti in cui non si sa che cosa dire ma, nella mia testa, pensavo ai momenti in cui io, nello specifico, non so che cosa dire, che normalmente sono i primi appuntamenti. Mi trovo benissimo in qualsiasi situazione ma nei primi appuntamenti divento proprio incapace di spiccicare parola.

Una famosa frase di Pulp fiction dice: “Non è perfetto? Trovare una persona speciale con cui condividere il silenzio senza che esso diventi imbarazzante” è per questo che il ritornello è senza parole ma solo synth vocale?

Le canzoni, come tutte le emozioni, tutte le esperienze, si possono analizzare solo a posteriori. Per fortuna ora sono uscito dal bruttissimo loop di primi appuntamenti, dato che adesso sono in una relazione stabile, ed è effettivamente bello arrivare, magari la sera e non dirsi niente e stare rilassati. La cosa più importante è sentirsi a proprio agio, perché poi è quello su cui ho giocato nel video: non prendersi troppo sul serio significa sentirsi a proprio agio, così tanto che puoi anche ridere. Da qui sono partito insieme al videomaker con l’idea dei video che vuole essere un gioco fondamentalmente, i puzzle che si smontano in mille pezzi e si rimontano…come Mr Potato di Toy Story.

Penso che tu, oltre che cantante sia un bravo attore…il video è davvero divertente, come ti è venuta l’idea?

Lo ammetto, ho studiato anche recitazione… è deformazione data dal fatto che ho studiato “Arti e scienze dello spettacolo” ad indirizzo cinema.

Il video è diviso in due parti, una è molto simpatica, poi l’immagine cambia nettamente e diventa il tuo viso in silhouette….

Esatto, il gioco consisteva anche nell’avere un momento di stacco totale dall’ immagine di gioco per ritrovare l’immagine artistica. Devo però dire che le risate che ci sono nel video le abbiamo dovute mettere perché proprio non riuscivo ad essere serio.

La mia citazione preferita è: “se la vita ha un senso è il senso dell’umorismo”, e questo rimane sempre vero.

A parte le situazioni di imbarazzo al primo appuntamento, ti è mai capitato di non trovare le parole? è un po’ strano per un cantautore

Rimanere senza parole penso sia una delle cose più stimolanti: Fellini con “Otto e mezzo” è partito con niente da dire e ci ha fatto un film, ed è, tra l’altro, uno dei più belli della storia. Per chi fa il mestiere dell’artista, perché io lo reputo un mestiere, credo che capiti talvolta di ritrovarsi senza nulla da dire. Ho pensato addirittura che potrebbe essere d’aiuto a tante persone che non sanno cosa dire, usare la risposta universale “ah ha”.

Dopo questo singolo hai già in mente qualcosa?

Ci sono delle cose in cantiere, diverse da “Ah ha”, però ci sono la leggerezza e l’introspezione, che non sono due cose che devono andare per forza su due binari separati, che non si incontrano mai. Quando qualcuno vorrà ascoltare la mia musica, se ha bisogno di leggerezza, ascolterà “Ah ah”, se invece di intimità, di introspezione ascolterà altri brani che arriveranno, per rappresentare tutta la sfera dell’emotività umana. Una cosa a cui tengo tantissimo è dire che non ci sono emozioni sbagliate. Anche i maschi possono essere tristi e non è assolutamente vero che la tristezza è meglio cacciarla via. Sono emozioni, e le emozioni non sono mai sbagliate a priori, quindi cerco sempre di analizzare tutto il quadro, perché mi riempie. Per questo ho affrontato anche un percorso da attore, perché credo che siano proprio due cose concatenate. Comunque ti posso dire che sono in lavorazione altri singoli con l’obiettivo di riunirli in un album.

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