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Intervista a Erica Mou: la giovane cantautrice ci racconta il suo nuovo album “Bandiera sulla luna”

by Arianna Orlando
erica mou

Questi giorni abbiamo intervistato Erica Mou, nome d’arte di Erica Musci. Erica è una giovane cantautrice pugliese dal timbro singolare e con una grande quantità di concerti alle spalle.  A soli 26 anni infatti ha già all’attivo oltre 500 concerti in Italia e all’estero (Brasile, Stati Uniti, Germania, Francia, Belgio, Ungheria, Albania, Inghilterra) e quattro album in studio: Bacio ancora le ferite (Auand, 2009), E’ (Sugar, 2011), Contro le onde (Sugar, 2013) e Tienimi il posto (Auand/Artis First, 2015). Nel 2012 ha inoltre partecipato al Festival di Sanremo nella sezione Social, dedicata ai giovani artisti, vincendo il premio della critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio Tv.

Vediamo cosa ci ha raccontato Erica Mou in quest’intervista per Inside Music.

Ciao Erica, prima di tutto grazie per quest’intervista.

Grazie a te!

È uscito da poco il tuo nuovo disco di inediti “Bandiera sulla luna”. Raccontaci un po’ di questo nuovo album.

Negli ultimi due anni mi sono dedicata con tutta me stessa a “Bandiera sulla luna”. Contiene 13 canzoni molto diverse tra loro, tenute insieme da alcuni temi e da uno spirito comune di sincerità, riducendo al minimo barriere e resistenze.

Tu sei pugliese, ma hai scritto questo disco in viaggio tra Roma, Portogallo, Francia e Cambogia. Ti senti di aver “piantato la bandiera” in un posto tra questi in particolare?

La bandiera in questo disco è una faccenda tutta interiore, di luoghi da scoprire dentro di sé. Però, anche i paesaggi e le città mi sono state di grandissima ispirazione. I Paesi che hai citato tu mi hanno riempito gli occhi e i pensieri; Roma in un modo più intimo e conflittuale, diventando la mia nuova casa.

Nel disco hai proposto la tua versione di “Azzurro”, l’intramontabile brano di Adriano Celentano (scritta da Paolo Conte, con parole di Pallavicini). Parlaci di questa scelta.

Ho scelto “Azzurro” per il testo, mi è sembrato avesse le parole giuste per sposarsi a tutto il resto del disco, così ho provato a denudarla e ridurla all’osso. Questa canzone monumento è la descrizione di una staticità, di una freddezza interiore mentre fuori splende l’estate. E “Bandiera sulla luna” racconta proprio della ricerca di sensibilità, del modo più caldo possibile con cui stare dentro alle cose.

Negli anni, oltre ad aver aperto più di 500 concerti in tutto il mondo, hai anche collaborato con diversi artisti, tra cui Raphael Gualazzi, Tricarico, Fiorella Mannoia, Après La Classe, Enrico Ruggeri, Perturbazione. Quale di questi ha maggiormente lasciato il segno nella tua produzione successiva?

Impossibile scegliere! Hai citato artisti giganti e persone preziose. Quindi ti rispondo citandoti anche Davide Rossi, un violinista eccezionale con cui ho lavorato nel 2012 e con cui, da allora, non ho mai smesso di confrontarmi. Anche in questo ultimo album abbiamo lavorato insieme, non solo sugli archi ma proprio sulla filosofia alla base del suono da scegliere.

Tra le varie collaborazioni c’è anche il duetto con Zibba nel brano “Quando abbiamo smesso”, uscito proprio questo mese.

Il suo nuovo album è molto bello e sono felicissima di farne parte! Zibba ha scelto una canzone scritta da me per il suo disco. L’ho trovato un gesto molto generoso, se consideriamo la sua fertile carriera parallela da autore. L’abbiamo cantata anche insieme, con le voci appiccicate quasi per tutto il brano. Il risultato mi piace tantissimo.

Quali sono i tuoi progetti futuri in ambito artistico?

Ho voglia di collaborare, ho voglia di scrivere, di fare esperienze nuove. Per esempio adesso sono reduce dalla conduzione di un format per RepubblicaTv insieme a Max Giusti ed Ernesto Assante, dedicato a Sanremo. È stata un’esperienza molto bella, che mi ha fatto sperimentare un lato nuovo di me. Vediamo che altro mi aspetta! Intanto adesso c’è ancora da sostenere il cammino di “Bandiera sulla luna”.

Hai in programma un tour in cui i tuoi fan avranno modo di ascoltare il disco dal vivo?

Sì! Ho concluso la prima parte del tour (dicembre-gennaio) e tra un po’ si riparte. Sto girando con uno spettacolo in solo, in cui uso chitarre e loops, ed uno in trio, insieme al violoncello di Flavia Massimo e al pianoforte di Antonio Iammarino. Più il nostro fonico Giuseppe Saponari in sala.

Riprenderemo in primavera, il calendario è ancora aperto ma ti posso anticipare che il 24 marzo sarò a Ferrandina (MT) e il 31 marzo a Lamezia Terme (CZ).

Grazie Erica, vuoi lasciare una piccola dedica ai lettori di Inside Music?

Così stiamo noi, irrequieti. Un abbraccio ai lettori di Inside Music e buon ascolto!

Arianna Orlando

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