Home Recensioni Esiste veramente una differenza tra buoni e cattivi? Recensione di Fiori sopra l’inferno di Ilaria Tuti

Esiste veramente una differenza tra buoni e cattivi? Recensione di Fiori sopra l’inferno di Ilaria Tuti

by InsideMusic
Fiori sopra l’inferno

Fiori sopra l’inferno, uscito nel gennaio 2018 presso Longanesi, è il primo romanzo di Ilaria Tuti, friulana amante dei thriller di Donato Carrisi. Ha subito riscosso un enorme successo di pubblico e critica e ha ottenuto la Menzione Speciale al Premio Giorgio Scerbanenco. Ha travalicato i confini nazionali ed è stato acquistato in più di 20 paesi esteri, tra cui Inghilterra, Svezia, Norvegia, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti.

Il commissario Teresa Battaglia

Protagonista è il commissario Teresa Battaglia, al quale è impossibile non volere bene. Queste le parole che Carrisi ha rilasciato al Corriere della Sera, parlando del romanzo in questione:

Ilaria Tuti con Teresa Battaglia non ha creato un semplice personaggio, bensì una persona autentica e tridimensionale. Con la sua protagonista, Ilaria Tuti fa il miglior regalo che uno scrittore possa fare ai suoi lettori: qualcuno cui affezionarsi”.

Il Commissario Battaglia è una donna di una certa età che si mostra forte, burbera e scontrosa, anche se con lo scorrere della storia viene a galla la sua vera natura. Il suo animo è buono e sensibile, ma le sofferenze che ha dovuto sopportare e la solitudine che tutti i giorni la opprime hanno innalzato una barriera che si frappone tra lei e gli altri. È una donna forte che cerca in tutti i modi di nascondere le sue fragilità. Il lettore verrà conquistato dal suo lato umano, dalla sua sensibilità e dalla sua empatia.

Innamorata del suo lavoro e assetata di giustizia, mette tutte le sue forze a disposizione delle ricerche per arrivare alla soluzione del caso e per scoprire i misteri che da anni attraversano Travenì, che aspettano di essere portati in superficie.

Tenero e divertente è il rapporto che si crea fin dalle prime pagine tra il commissario e l’ispettore Massimo Marini, il nuovo arrivato nella squadra. Il loro è un rapporto di amore e odio: si stimano profondamente, ma soltanto Marini è disposto ad ammetterlo ed entrambi si divertono a infastidirsi a suon di battute e frecciatine.

La psicologia criminale nel romanzo

Come l’autrice stessa ha dichiarato in un’intervista, per la scrittura del thriller psicologico ha attinto dalla sua passione per la criminologia e la mente umana. Gli studi sulla psicologia criminale insegnano a vedere “il mostro” come una persona che in passato ha sofferto e subìto del male. Nel romanzo viene mostrato sia il punto di vista di chi indaga sia il punto di vista di chi ha commesso il reato. Si gioca sul confine tra il bene e il male, buoni e cattivi. Teresa Battaglia ha una innata capacità di mettersi nei panni degli altri, assassini compresi. Lei sa infatti che quello che porta “il mostro” a compiere degli atti così feroci come quelli che accadono nel caso che deve risolvere sono sofferenze e tragedie che gli sono accadute nel corso della sua triste vita.

Lo sfondo di Fiori sopra l’inferno

Attraverso una scrittura scorrevole, fatta di brevi e semplici frasi, Ilaria Tuti fa immergere il lettore nei misteri di Travenì, accompagnati dalla descrizione di un paesaggio invernale composto da fitti boschi ricoperti da una neve così bianca da accecare la vista. L’autrice non nasconde che i luoghi che descrive nel romanzo sono gli stessi nei quali lei stessa ha vissuto: è il Friuli lo sfondo del suo thriller e i nomi sono stati cambiati per ragioni editoriali.

Un nuovo caso da risolvere per Teresa Battaglia

La scorsa primavera è uscito, sempre presso Longanesi, Ninfa dormiente, che vede Teresa Battaglia e la sua squadra alle prese con un secondo caso da risolvere. Si tratta di un altro romanzo ambientato nelle terre friulane ma durante una splendida primavera.

Trama

«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa.
Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’infernoNon è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine.
Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.»

 

Genere: thriller psicologico
Editore:
 Longanesi
Pagine: 372
Anno di pubblicazione: 2018

Voto: 4 e mezzo/5

A cura di Claudia Pasquini

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