A vent’anni dalla scomparsa del padre Fabrizio, Cristiano De Andrè ha deciso di omaggiare il Faber nazionale in più di tre ore di concerto, in cui le canzoni del padre sono rivisitate in chiave rock
“Il desiderio è di riportare, oggi, sui palchi, quello che è stato il ’68 e gli anni a seguire, in cui da un parte c’era il potere di stato e dall’altra, in contrapposizione, hippies, pace, amore e artisti come Rolling Stones, Bowie, Lou Reed che suonavano facendo arte, cultura, che è quello che gli artisti devono continuare a fare. Con questo progetto De André canta De André sono come l’apostolo di mio padre, che porta in giro la sua parola. Perché quando lo conosci ti affezioni e non lo lasci più. È tachipirina per l’anima.”
Scaletta del concerto:
Intro
Canzone del maggio
La bomba in testa
Al ballo mascherato
Sogno numero due
La canzone del padre
Il bombarolo
Verranno a chiederti del nostro amore
Nella mia ora di libertà
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‘A Çimma Megu megun
Don Raffaè
La domenica delle salme
Smisurata preghiera
Khorakané
Disamistade
Testamento di Tito
Amore che vieni
Quello che non ho
Fiume Sand
Creek
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Crêuza de mä
Il pescatore
La canzone dell’amore perduto
Foto di Barbara Domenis
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