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Intervista a Francesco di Bella

by InsideMusic
o diavolo francesco di bella

“Mi resta tutto addosso, il lavoro fatto ha tutto un enorme significato”

Francesco Di Bella, ex front-man dei 24 GRANA, chiude l’anno con un nuovo album e tanta voglia di continuare a fare musica e di divertirsi. Uno sguardo al futuro e anche uno al passato.

 Ciao Francesco, hai chiuso l’anno con la pubblicazione del tuo nuovo album.
Cosa significa per te questo terzo album da solista? Qual è il passaggio da “Ballad Cafè” a “O Diavolo”?

‘O Diavolo, è un disco significativo, che arriva, per me, dopo un po’ di esperienza live da solista.
Rispetto al primo, che era un modo per rivestirmi e per sottolineare il nuovo me, mentre in “Nuova Gianturco” mi sono divertito nel rimanere fedele a chi ero e al cercare, allo stesso tempo, di arrivare a diventare chi volevo essere.  Con “O diavolo”ci sono riuscito, grazie anche alla continuità con la band, c’era la maturità e le canzoni erano pronte per essere scritte e registrate.
C’era l’idea di fare qualcosa di più diretto rispetto al lavoro precedente.

Possiamo notare, dalle varie tracce dell’abum, un certo ottimismo nei confronti della negatività. Un modo di affrontare le cose “brutte” quasi con ironia e sarcasmo.
Cosa vuole dire questo album?

C’è una serenità diversa, rispetto magari al periodo con i 24 in cui ero più giovane e forse più spaventato, con cui affronto i miei diavoli. Attualmente c’è una risoluzione nuova delle paure e quindi anche se racconto di queste, c’è una serenità maggiore nell’affrontarle.

Cosa ti aspetti da questo album?

Dagli album mi aspetto sempre che siano un nuovo gradino per un nuovo passo, quindi un nuovo album.
Creare i presupposti per altre canzoni e per salire al gradino successivo.
Più avanti vai con la carriera, più cresci come musicista e autore, non blocchi la creatività ma cerchi di darti altri obiettivi da raggiungere.

E’ bello vedere che nonostante gli anni insieme, Fofò Bruno sia sempre con te.
Quanto, nella tua ultima carriera, è stato significativo?

Fofò è molto importante, ha un’attitudine simile alla mia. Usa uno strumento diverso da me e abbiamo creato un sodalizio che ci ha permesso di affrontare insieme il grande pubblico e diverse situazioni del post 24 grana.

24 GRANA e Francesco Di Bella, amore dei napoletani e ricordi.
Quali sono i pezzi che per te hanno significato di più? Cosa ti resta di loro?

Mi resta tutto addosso, il lavoro fatto ha tutto un enorme significato. Non ci sono brani che lascio alle spalle. Con i 24 abbiamo raccontato tante cose, la mia crescita e anche una fotografia storica di quel periodo così diverso da oggi.
C’era qualcosa di diverso, una realtà diversa, diverso modo di affrontare le cose e di raccontarle.

Cosa possiamo aspettarci da te per i prossimi mesi?

I prossimi mesi sarò in tour. E’ attualmente l’obiettivo principale per me e la mia musica, perché in certi momenti si sente il bisogno di suonare di più. C’è in cantiere la possibilità di creare una graphic novel e siamo in fase di firma. Poi c’è la band con due nuovi elementi, Salvatore e Roberto, quindi con molta eccitazione lavoreremo ai live e a nuova musica.

Dopo tanti anni come si convive con la propria creatività artistica?

Secondo me, il processo creativo bisogna prenderlo come la palestra..concentrarsi e allenarsi con il proprio foglio e partire da un accordo, da una frase e creare, cercare. E’ sempre stata questa la mia realtà e credo sempre che più lo cerchi, più lo trovi.

Cosa consigli a chi vuole vivere di canzoni?

Documentarsi, appassionarsi, cercare fonti, tradurre testi di autori stranieri e leggere.
Per me è il modo migliore per mettere benzina nel serbatoio e provare.
Divertitevi.

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