Nono album in studio per la “Cantantessa”, pubblicato il 24 Settembre ed anticipato dal singolo Una Domenica al mare, a quasi sette anni di distanza da “L’ abitudine di tornare”, torna Carmen Consoli con “VOLEVO FARE LA ROCKSTAR”: un album potente, intriso di materiale onirico, malinconico e a tratti impegnato, come solo la canzone d’Autore sa essere.
Dieci brani inediti, in cui la penna sapiente e matura di Carmen Consoli affronta tematiche legate alla sfera intima della cantautrice, nonché alla panoramica sociale attuale.
Tracklist di Volevo fare la rockstar
- STA SUCCEDENDO
- L’AQUILONE
- UNA DOMENICA AL MARE
- MAGO MAGONE
- LE COSE DI SEMPRE
- QUALCOSA CHE NON TI ASPETTI
- ARMONIE NUMERICHE
- IMPARARE DAGLI ALBERI A CAMMINARE
- L’UOMO NERO
- VOLEVO FARE LA ROCKSTAR
Recensione di Volevo fare la rockstar
STA SUCCEDENDO apre le danze dell’album con un sound motown, ben familiare alla Cantantessa.
Una dolce narrazione di un amore nascente che, per spiccare il volo, esige di perdere il controllo ed alienarsi dalla realtà (“ Sporgersi è un dovere a volte necessario”).
La dimensione onirica, nella sfaccettatura più nostalgica del termine, si fa spazio nella seconda traccia, la Stranizza d’amuri consoliana dell’album: L’AQUILONE (“La verità è che un giorno o l’altro dovrai decidere la sorte di questo ricordo”).
Nel singolo di lancio dell’album, UNA DOMENICA AL MARE, vi è la sua Sicilia: il turismo stra-ordinario delle vacanze estive, presentato quasi con uno stato d’animo di tenera rassegnazione, e la preoccupazione per gli incendi che devastano la sua amata terra natìa. Ricorre anche qui la nostalgia di un passato, suscitata dalle immagini degli anziani che rimpiangono i tempi in cui si “rubavano gli sguardi durante la messa”. Uno sguardo al passato che però non le impedisce di esortarci a “respirare” e ad “ascoltare col cuore”, senza lasciarsi troppo sopraffare dalla quotidianità e dalla frenesia che caratterizza una banale giornata estiva al mare, in un giorno di festa (“La vita è una Domenica al mare”).
“La musica incalza” ed arriviamo a MAGO MAGONE, travolti dalla potenza musicale distorta del pezzo.
Brano senz’altro di monito, in cui la Cantantessa quasi ci implora di fare attenzione a questi personaggi (del mondo politico?) che si nutrono delle debolezze del popolo, promettendo e millantando fantasiose soluzioni alle problematiche attuali
(“Svegliatevi gente, costui è un seduttore/ Conquista gli animi con gran fervore/ Offre rimedi a pene d’amore/ Guardatevi gente dal mago marpione”). Tema ripreso con più intenso ardore nella traccia L’UOMO NERO, in cui Carmen stigmatizza, senza neanche troppi giri di parole, le ideologie sovraniste (“Vieni a noi, Grande Fratello, lascia i baffi nel cassetto, con scaltrezza e il pugno fermo”).
LE COSE DI SEMPRE è una lettera al figlio Carlo Giuseppe, un Bolero della buonanotte. Una lettera disincantata, sebbene a far da sfondo vi siano tutti gli ingredienti principali del mondo fiabesco, in cui emerge la preoccupazione di una mamma verso un futuro incerto ed in relazione ad una società che fa sempre più fatica a far (ri)emergere determinati valori (“Come faccio figlio mio a parlarti di valore? Del giusto peso che via via si associa alle cose/ in questa enorme confusione”).
In ARMONIE NUMERICHE a parlare è invece Carmen-figlia, dopo aver salutato in sogno il suo papà.
Si rivolge al padre Giuseppe, musicista ergo conoscitore delle armonie musicali/ numeriche, con una dolcezza disarmante, grazie anche alla melodia folkeggiante del brano. Commovente è il modo in cui gli chiede se sia orgoglioso e fiero di lei (“Ed avrei voluto chiederti/ Sarai sempre orgoglioso di me?”).
Secondo singolo dell’album, QUALCOSA DI ME CHE NON TI ASPETTI, uscito il 29 Ottobre e presentato dal vivo alla prima di X-Factor Italia, accompagnata, per l’occasione, da una band d’eccezione: Max Gazzè al basso elettrico e Marina Rei alla batteria.
Senza dubbio uno dei brani più riusciti dell’album, con richiami ricercati al sound vintage anni ‘60, “Qualcosa di me che non ti aspetti” affronta tematiche importanti, passando con maestria dalla guerra alla fame nel mondo, per poi arrivare al cambiamento climatico. Ciò nonostante trasmette Good Vibes, attraverso frasi ottimistiche di speranza e che tendono la mano a nuove, positive, possibilità di cambiamento, che ben si collega all’intenzionalità del brano IMPARARE DAGLI ALBERI A CAMMINARE (“Fuori è ancora giorno/ Spalanchiamo le porte, accogliamo l’inverno/ Se conosci il freddo, puoi apprezzare il calore che è verde in un gesto”).
Nell’ultima traccia, title-track, la Cantantessa, a passi di Valzer, sale in cattedra spalancandoci il suo ingiallito diario memoriae. Un diario intriso di profumi, colori, immagini, parole e fatti di cronaca.
Troviamo Catania, la giovinezza di Carmen, le giornate a scuola ed il suo sogno di diventare una star del Rock.
(“VOLEVO FARE LA ROCKSTAR e il tavolo della cucina era un palco perfetto/ Volevo fare la musica e scuotere su e giù la testa”). Un brano vincente, capace di trasportare l’ascoltatore nel suo mondo, nei suoi ricordi più intimi, facendolo diventare il compagno di banco di quella piccola Carmen, raffigurata in copertina.
Carmen cerca dentro se stessa sempre, ma il suo sguardo, vigile e circospetto, si rivolge evidentemente al presente.
“VOLEVO FARE LA ROCKSTAR” è, senza dubbio, l’album della consapevolezza di Carmen Consoli, il quale ci porta inevitabilmente a poter affermare che quella bimba sognante dallo sguardo interrogativo, col grembiulino ed il fiocco rosa gigante, ce l’ha fatta, eccome, a diventare una RockStar, seppure su uno sgabello, imbracciando una chitarra acustica.
Biglietti per Volevo fare la rockstar TOUR 2021
“Salvarti sull’orlo del precipizio: quello che la musica può fare.”