Sabato sera sono tornati ad esibirsi i Negramaro, dopo la breve crisi dello scorso anno. Un tour degli stadi che li ha portati fino allo stadio Olimpico di Roma e che era iniziato il 24 giugno a Lignano, proseguito a Milano e che vedrà come prossime tappe Pescara (5 luglio), Messina (8 luglio) ed infine la chiusura nell’amato Salento a Lecce il 13 luglio.
La band formatasi nel 2001 è capitanata Giuliano Sangiorgi e formata da Emanuele Spedicato alla chitarra, Ermanno Carlà al basso, Danilo Tasco alla batteria, Andrea Mariano alla tastiera e Andrea De Rocco al campionatore.
Il concerto inizia con un stadio pieno; il palco molto ricco e scenografico poggiato sulla Tribuna Tevere lascia ampio spazio per un grande prato. Dopo le critiche per l’audio del concerto di Milano della tappa precedente molti attendevano con ansia l’esito di questo live, che sicuramente ha recuperato nell’acustica anche se potrebbe ancora migliorare.
Si parte con “Fino all’imbrunire” che fa da sottofondo perfetto ad una Roma non ancora del tutto buia; a seguire “Ti è mai successo?“, “La prima volta“, “Estate” fino a “Sei tu la mia città” che Giuliano dedica a Roma che da qualche anno è “un po’ la sua città“.
Momento toccante poi con la citazione sulla vita presa dal film di Charlin Chaplin del 1952 “Luci della Ribalta“:
“Conosco un uomo senza braccia che sa suonare uno scherzo sul violino con le dita dei piedi. Il guaio è che lei non vuole battersi. Lei si è arresa. Non fa che adagiarsi sui malanni e sulla morte. Ma c’è una cosa altrettanto inevitabile quanto la morte, ed è la vita. Viva, viva, viva! Pensi alla forza che è nell’universo, che fa muovere la terra e fa crescere gli alberi. C’è la stessa forza dentro di lei. Purchè solo, abbia il coraggio e la volontà di usarla.”
Lo show continua con una scenografia degna dei più grandi concerti: un grande palco, uno più piccolo sopraelevato, ed un terzo sospeso in aria, proiezioni e giochi di video e luci sullo sfondo, fuochi e bolle di sapone. I Negramaro poi si mostrano all’altezza del “contorno” con la voce di Giuliano Sangiorgi impeccabile e l’accompagnamento della band molto presente.
Più volte nel corso della serata Giuliano elogia la città di Roma e sulle note di “Attenta” fa la dolce dedica al bambino che tra qualche mese nascerà proprio nella Capitale: “Sono felice che il mio futuro nascerà qui“. Tanto amore in questo live che non cessa di essere il centro portante di tutta la serata: amore per la musica, per la band ritrovata, per la famiglia e per il proprio Paese.
Ben bilanciato anche il mix tra romanticismo nei pezzi acustici e grinta nei i pezzi più scatenati in cui il pubblico ha potuto saltare ed urlare a squarciagola.
Non manca anche il richiamo ad uno dei temi caldi di questi giorni, i migranti, con “Per uno come me” dedicata ad un ragazzo e una ragazza nordafricani che affrontano il viaggio in mare con il sogno di una vita migliore.
In chiusura poi il ricordo alla collega e amica Dolores O’Riordan, cantante dei The Cranberries scomparsa lo scorso gennaio con cui i Negramaro avevano pubblicato nel 2007 “Senza fiato“.
Lo spettacolo si chiude, ma non per molto; “l’Amore che torni tour stadi 2018”, infatti, riparte a breve nelle altre città. Ma il saluto di questa sera rappresenta questa notte romana incredibile:
“Ciao Roma, buona vita! Ci rivediamo quando avrò un figlio“
di Arianna Orlando
Fotogallery Agnese Ruggeri
Scaletta Negramaro “Amore che torni tour stadi 2018”
- Fino all’imbrunire
- Ti è mai successo?
- La prima volta
- Estate
- Sei tu la mia città
- Il posto dei Santi
- Mi basta
- Amore che torni
- Attenta
- Parlami d’amore
- Per uno come me
- L’amore qui non passa
- Basta così
- Solo per te
- Solo 3 minuti
- Sei
- Lo sai da qui
- Tutto qui accade
- L’immenso
- Via le mani dagli occhi
- Senza fiato
- Meraviglioso
- Tutto scorre
- Nuvole e lenzuola
Comunicatrice per lavoro, cantautrice di note vocali per hobby. Multi-troppo tasking da sempre, curiosa e sperimentatrice di natura. Visual Designer e Giornalista pubblicista, founder di Inside Music.