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Max Casacci presenta “Mixology”: Il nuovo singolo urban realizzato con i suoni di un cocktail-bar

by Giusy
Max Casacci

Oggi, 21 luglio 2023, segna l’attesissima uscita di “Mixology”, il nuovo singolo di Max Casacci, estratto dall’album “Urban Groovescapes (Earthphonia II)” e disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Il brano si ispira ai suoni di un rinomato cocktail-bar e riesce a catturare l’eleganza dell’arte della mixologia senza l’ausilio di strumenti musicali.

Attraverso una creativa danza di ritmi urbani, il talentuoso musicista, produttore e sperimentatore ci invita in un viaggio unico, trasformando la città in un vibrante dancefloor in cui perdersi.

La nascita di “Mixology”

Il singolo “Mixology” ha tratto ispirazione da una magica serata trascorsa al Barz8 di Torino, dove Max Casacci si è lasciato trasportare dai suggestivi suoni caratteristici del locale.

Ascoltando attentamente i rumori degli sportelli, del ghiaccio versato e del tintinnare dei vetri, ha creato una batteria immaginaria, catturando l’essenza stessa della mixologia. Così, dopo aver meticolosamente registrato questi suoni peculiari, è nato un brano che ne celebra l’arte e che rende omaggio alla talentuosa figura dei bar-tender.

Il processo creativo ha richiesto tre mesi e mezzo di lavoro ed è stato perfezionato con il contributo di Ugo Basile, che ha apportato il tocco finale da dancefloor, direttamente dal suo studio a Berlino.

L’idea del brano mi è venuta durante una delle serate trascorse al Barz8. In quell’occasione ero al bancone da solo, e mi sono quindi concentrato sui suoni più ricorrenti, provando a suddividerli in ritmici e melodici. In pratica ho costruito una batteria immaginaria ascoltando gli sportelli che si chiudevano, il ghiaccio versato nei lavandini metallici, il suono del throwing tra uno shaker e l’altro, il ritmo delle shakerate stesse e via dicendo – ha dichiarato l’artista torinese – poi attraverso il tintinnare di vetri e oggetti metallici e attraverso le note dei tappi di sughero stappati, ho immaginato il resto. Ho così chiesto di poter tornare durante il giorno a registrare tutto, ed è così nato un brano che vuole essere un omaggio alla sacra arte della mixologia con i suoi bar-tender.

Dalla registrazione al mixaggio ci sono voluti circa tre mesi e mezzo di lavoro. Per il mastering finale ho voluto coinvolgere Ugo Basile che, dal suo studio di Berlino, nel quale gira molta techno, ha garantito il giusto tocco finale da dancefloor.

Ascolta il brano sulle piattaforme digitali 
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Max Casacci – Ph. Paolo Ranzani

Il video di “Mixology” e la Jurassic Flair Competition

Il singolo è accompagnato da un originale videoclip realizzato da Riccardo Quaglio, che ha raccoltoe immagini durante la prestigiosa Jurassic Flair Competition tenutasi a Torino lo scorso gennaio. Questa prestigiosa competizione mondiale vede sfidarsi acrobatici barman di diverse generazioni, nel corso della quale Max Casacci è stato ospite speciale, suonando dal vivo e raccontando l’ispirazione dietro “Mixology”. Il brano, inoltre, ha accompagnato le fasi finali della gara, aggiungendo un elemento di originalità e ritmo alla competizione.

Guarda il video di “Mixology”
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Max Casacci – Ph Paolo Ranzani

Il percorso artistico di Max Casacci

La carriera musicale di Max Casacci ha inizio negli anni ’80, quando entra a far parte della vivace scena underground di Torino. Durante questo periodo, si esibisce in cantine, club sotterranei e band come Deafear e Carmody. Parallelamente, si dedica alla composizione musicale per cinema, danza contemporanea e teatro sperimentale.

Negli anni ’90, Max Casacci espande la sua esperienza musicale creando una sala di registrazione e diventando tecnico e produttore per band indie a livello cittadino e nazionale. Durante questo periodo, collabora con gli Africa Unite, dapprima come ingegnere del suono e poi come produttore, chitarrista, autore e compositore. Questa esperienza lo porta a diventare uno dei protagonisti della scena reggae italiana, con la band che inizia a esibirsi anche in Giamaica.

Nel 1996, Max Casacci lascia gli Africa Unite e fonda i Subsonica, mantenendo nel contempo una proficua attività di produttore sia con artisti di spicco che in progetti indipendenti. Tra gli artisti con cui lavora ci sono Antonella Ruggiero, Mina, Assalti Frontali, Afterhours, Almamegretta, Cristina Donà ed Eugenio Finardi.

La carriera di Max Casacci prosegue con il coinvolgimento in diversi progetti. Nel 2004 diventa presidente e co-direttore del Traffic Torino Free Festival, ruolo che ricopre fino al 2014. Nel 2011, in collaborazione con il produttore Daniele Mana (Vaghe Stelle) e nell’ambito della Biennale d’Arte di Venezia, inizia a sperimentare con rumori e ambienti sonori, realizzando l’album “Glasstress”.

A partire dal 2012, Max Casacci fa parte del collettivo di musica e scienza “Deproducers”, insieme a Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo e Riccardo Sinigallia, con cui produce tre album e si imbarca in tour.

Nel 2017, esce “The City” (MCDM + Cisi), un album che combina i rumori di Torino con strumenti di importanti jazzisti. In questo periodo, inizia a concentrarsi sulla sperimentazione dei rumori, abbandonando l’utilizzo degli strumenti musicali tradizionali.

La sua carriera prosegue con opere d’arte sonora ispirate alla natura e ai rumori degli ambienti urbani. Nel 2019, su richiesta dell’artista Michelangelo Pistoletto, crea l’opera “Watermemories”, che trasforma il fiume di Biella in una composizione sonora orchestrale utilizzando esclusivamente registrazioni del “Cervo” e dell’ambiente circostante.

Nel dicembre 2020, esce l’album “Earthphonia”, interamente realizzato con suoni della natura e dei suoi ecosistemi. Questo lavoro riceve riconoscimenti, come il premio Lorenzo il Magnifico alla Florence Biennale e la partecipazione alla Biennale del design di Gwangiu (Corea del Sud) nel 2021.

Nel 2021, il tour di “Earthphonia” raggiunge l’apice del successo con concerti sold-out in teatri e festival scientifici e tecnologici.

Il talento torinese è coinvolto anche in altre attività, come mix engineer per gli album di Lorenzo Senni e direttore del festival di elettronica d’avanguardia “Fotofonia” a Reggio Emilia.

Inoltre, è stato fondamentale nella fondazione di una lista civica, intraprendendo un’attività politica che lo ha portato a ricoprire il ruolo di Consigliere nella sua Circoscrizione.

Attualmente, il suo ultimo lavoro sonoro, “Urban Groovescapes“, si concentra sulla città e le sue trasformazioni.

Leggi qui l’intervista in cui Max ha raccontato a Inside Music la sua ultima fatica musicale.

Conclusione: L’Evoluta Sperimentazione Musicale di Max Casacci

Nel corso del nostro viaggio attraverso l’universo musicale “del Casacci”, abbiamo scoperto un artista eclettico e innovativo, capace di spingersi – sapientemente – oltre i confini della musica tradizionale, esplorando frontiere sonore sempre nuove, sfidando le aspettative e ispirando il pubblico a esplorare nuove dimensioni sonore.

Il suo talento e la sua dedizione nel creare opere uniche e sperimentali ci hanno condotto attraverso un viaggio musicale coinvolgente, fatto di ritmi urbani, rumori della natura e composizioni ispirate.

L’approccio di Max Casacci alla musica è una continua ricerca, un’immersione nel mondo dei suoni e delle emozioni, dove il musicista si trasforma in un vero alchimista del suono, attraverso l’uso creativo di rumori urbani e l’interazione con l’ambiente circostante, ci ha portato a riflettere – in maniera più attuale e urgente che mai – sulla relazione tra l’uomo e lo spazio che lo circonda.

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Casacci – Ph. Paolo Ranzani

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