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Intervista ad Isabella Turso, stimata da Ennio Morricone e da Dargen D’Amico

by Leslie Fadlon
Isabella Turso ph Cristiano Miretti b

E’ uscito in digitale “NOCTURNE”, il nuovo album di inediti della pianista e compositrice trentina ISABELLA TURSO, considerata in Italia una delle compositrici e pianiste più rappresentative di stile new classical-contemporary. Stimata da Ennio Morricone (che l’ha personalmente chiamata per complimentarsi sulla elaborazione pianistica di “Nuovo Cinema Paradiso”, riconoscendo talento e sensibilità), Isabella annovera premi nazionali e internazionali e ha collaborato con Dargen D’Amico all’album “Variazioni”, con l’obiettivo di avvicinare il genere hip hop alla musica colta. Laureatasi in pianoforte e musica da camera con lode al Conservatorio di Trento, si è perfezionata con grandi pianisti quali Bruno Mezzena e Alicia de Larrocha. Nel nuovo album da solista – nonché un’ode alla riflessione, all’indagine solitaria e al potere della creatività nel silenzio e nella dimensione onirica notturna – è presente la collaborazione con la violoncellista cino-americana di fama mondiale Tina Guo, conosciuta per le sue interpretazioni e produzioni di temi per il compositore premio Oscar Hans Zimmer.

Ne abbiamo parlato con lei in questa intervista, buona lettura!

Nocturne cover digitale b

Ciao Isabella e benvenuta. Come nasce il tuo nuovo album, “NOCTURNE”?

“Nocturne” nasce durante un periodo di riflessione, di ascolto e di ricerca. Avevo bisogno di un confronto diretto con me stessa, di riassumere le esperienze dell’ultimo anno, tante ed emotivamente anche molto contrastanti. Sentivo di dover utilizzare un linguaggio più chiaro ed empatico per condividere il mio racconto musicale con un pubblico ancora più ampio. L’obiettivo che mi sta più a cuore è trovare un canale di comunicazione diretto e coinvolgente con chi ascolta la mia musica, far viaggiare attraverso i ricordi, le sensazioni, anche molto personali, che in quell’istante diventano universali, di tutti.

Nella composizione “Nightfall” è presente la collaborazione con la violoncellista cino-americana Tina Guo; come nasce questo incontro?

La collaborazione con Tina Guo è stata un’ondata di pura emozione e passionalità. Sono felice che Tina abbia aderito al progetto con entusiasmo e la sua interpretazione ha qualcosa di magico. “Nightfall” è il brano che apre l’album, il tema al violoncello mantiene i colori caldi del tramonto e solo due donne potevano interpretare quel tipo di sonorità intensa e mutevole.

In “Rêverie” invece troviamo il chitarrista classico Luca Nobis…

Anche con Luca è successo qualcosa di unico. Abbiamo registrato nel CoreTzone studio di Diego Maggi a Milano, dove si è creata da subito una bellissima atmosfera tra tutti noi. Luca ha un modo di suonare molto personale ed elegante, ha interpretato i colori e le sfumature che cercavo fin dalla prima stesura al pianoforte di “Rêverie”, che è il racconto di un sogno ad occhi aperti, quasi un flashback.

Alla produzione artistica c’è Ludovico Clemente; quanto è stato utile il suo supporto?

Conosco Ludovico da diversi anni, ho sempre pensato che un giorno sarebbe stato bello collaborare, perché abbiamo una visione della musica simile sotto tanti aspetti. Negli anni mi sono confrontata con diversi generi musicali, ho sperimentato e ho raccolto queste esperienze per trovare un mio linguaggio personale più chiaro e autentico. Con Ludovico ho trovato un alleato in grado di comprendere e valorizzare questa mia nuova fase creativa.

Raccontaci come la notte sia stata per te una musa, in questo disco..

La notte con le sue sfumature, misteri, luci e ombre, è sempre stata per me un momento di grande ispirazione. Contemplo la notte come fosse una realtà parallela tutta da scoprire, da vivere, si creano e prendono forma nuove storie, che cerco di trasferire e condividere attraverso la mia musica. La notte è educata, rispettosa, ti ascolta e ti restituisce i ricordi attraverso i sogni. Gli otto brani dell’album sono fotografie di momenti vissuti magari in un ricordo lontano, d’infanzia, o di una visione di futuro che ho voluto fissare nella testa e nelle note.

Dal punto di vista della tua immagine, come avete lavorato?

Ho lavorato con una bellissima squadra, guidata da Matteo Procaccioli Della Valle come art director del progetto. Matteo è con un grande professionista e artista dell’immagine, ha messo a disposizione la sua esperienza nel campo della moda e del design, curando il dettaglio con un amore e una passione unici – aspetti che da sempre contraddistinguono il made in Italy nel mondo – eleganza e autenticità prima di tutto. Gli scatti del fotografo Cristiano Miretti e la visione di Matteo hanno dato a “Nocturne” un’eleganza senza tempo.

Cosa possiamo aspettarci dal tour di presentazione?

Nel mio “Nighfall Piano Tour” non sarò da sola, con me sul palco ci sarà Ludovico Clemente che mi accompagnerà dal vivo con sound design e nuovi arrangiamenti. Oltre ai brani del nuovo album, voglio ripercorrere alcune tappe importanti del mio viaggio artistico. Sarà un tour eco sostenibile, viaggeremo su una macchina elettrica, utilizzeremo materiali di riciclo per gli elementi di scenografia e per alcuni abiti, per ridurre al minimo l’impatto ambientale.

È vero che ci sarò anche un podcast?

Sì, voglio realizzare un podcast all’interno della macchina elettrica che mi accompagnerà nelle varie tappe del tour. Inviterò vari personaggi appartenenti a mondi professionali differenti che hanno a cuore il rispetto dell’ambiente; mi farò raccontare la loro visione del mondo.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Ho in cantiere l’uscita di un nuovo progetto discografico con il poeta californiano IN-Q, nome d’arte di Adam Schmalholz. Esponente della slam poetry, seguitissimo in America, mi ha conquistato con la sua poesia e fin da subito abbiamo trovato grande affinità. Non vedo l’ora di condividere con tutto il mondo questo nuovo lavoro!

E infine, come possiamo seguirti?

Seguitemi sui social, specialmente su Instagram, dove sono più attiva, e sul mio sito web www.isabellaturso.com per restare aggiornati su tutto!

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