Parliamoci chiaro, siamo su Inside Music. Voi che state leggendo siete appassionati di musica. E per questo siete innamorati della storica colonna sonora del Re Leone, di quella “giostra che va” cantata in Italia da Ivana Spagna e scritta e composta in originale da Elton John e Tim Rice. Per cui sapere di un “remake” di Il Re Leone in altissima definizione può aver avuto due effetti: da un lato tanta curiosità, dall’altro tanto timore per il metter mano su un simile classico. Sarà riuscito il regista Jon Favreau e la produzione a rendere un degno omaggio ad una favola senza tempo?
La pellicola è costruita sopra all’originale, con un effetto fortemente “shot-by-shot”, senza particolari modifiche o rivisitazioni. “Fedeltà” è la parola d’ordine scelta per scrivere questo film, ed è evidente in ogni istante. Ciò non significa che il film risulti banale: semplicemente ci si trova di fronte ad una versione della favola di Simba caratterizzata da aspetti grafici davvero d’eccezione, in un realismo fotografico in grado di impressione più e più volte, lasciando lo spettatore stupito di fronte a tanta precisione, da far invidia a veri documentari girati nella savana.
Certo è che non si va al cinema semplicemente per un upgrade grafico, ma la domanda da porci è: servono davvero modifiche alla storia di Il Re Leone? Una vicenda senza età, in grado di far innamorare intere generazioni, risultando tra i più iconici classici del mondo Disney, accanto a mostri sacri come Bambi o Biancaneve. Per questo la scelta di non riscrivere la vicenda risulta vincente sia per chi era al cinema 25 anni fa, sia per i più giovani che possono vedere in sala le avventure di Simba e Nala.
A proposito di Simba e Nala, non abbiamo avuto modo di vedere le loro interpretazioni originali (rispettivamente Donald Glover e Beyoncé), ma abbiamo avuto accesso ad una anteprima con il doppiaggio in italiano, e nei ruoli dei due innamorati abbiamo scoperto Marco Mengoni e Elisa, tra i migliori interpreti dell’attuale panorama musicale del Belpaese. I due si sono così ritrovati alle prese con brani ormai diventati storici, e con un ruolo solitamente non loro, quello dei doppiatori. Saranno riusciti a cavarsela in entrambe le situazioni?
Per quanto riguarda la colonna sonora (che già trovate su Spotify e sui maggiori store online), il risultato è magistrale. Senza scimmiottare o imitare, i due artisti hanno impresso la loro firma su questi brani, mostrando la loro capacità di emozionare il pubblico, con grande forze e energia. In alcune occasioni sembra quasi che siano loro stessi ad essere i primi ad emozionarsi interpretando questi brani!
Buona anche la prova nel doppiaggio, nonostante, come già detto, non sia il loro classico ruolo. Si nota un forte lavoro di interpretazione e di preparazione, arrivando a dei livelli decisamente positivi. Ad aiutarli troviamo anche dei doppiatori di grande spessore, tra cui spicca Luca Ward nell’iconico ruolo di Mufasa.
In uscita il 21 Agosto in Italia, Il Re Leone si rivela in grado di conquistare e coinvolgere il pubblico a distanza di decenni, senza perdere un grammo del carisma e dello spessore originale e, anzi, evolvendosi e adattandosi con i tempi. All’interno della pellicola troviamo infatti un tema inatteso quanto attuale, quello dello sviluppo sostenibile e dell’attenzione ambientale: se in superficie troviamo la classica vicenda, piuttosto shakespeariana, di Simba e Scar, ad una diversa lettura emerge la metafora della crisi climatica che stiamo vivendo, con un richiamo all’importanza del tema dell’ecologia. Un messaggio adatto a tutti, sia a chi deve affrontare determinati cambiamenti oggi, sia per chi dovrà viverli domani.