Enigmatico post su Facebook: nuovo singolo per i Muse?

di InsideMusic

Nella giornata di ieri è apparso il seguente post sulla pagina ufficiale dei Muse, band rock inglese:

Thought Contagion, contagio del pensiero. Il sapore della locandina è molto vaporwave, un genere musicale e corrente estetica in voga da inizio secolo che fonde elementi tipici del consumismo occidentale con elementi riconducibili agli anni ’80, quali l’utilizzo di suoni sintetizzati lo-fi, l’utilizzo di campionamenti estremamente rallentati, il tutto a creare melodie chill-out e rilassanti. Il lato drammatico della cosa è il suo sottinteso, distopico, sarcasmo: un etereo Mondo Nuovo è rappresentato nelle opere della corrente artistica. Neanche a farlo a posta, il genere ha spopolato negli ultimi anni grazie a piattaforme come BandCamp, YouTube, 4Chan, e molte altre. Che i Muse abbiano deciso di prenderne ispirazione per incuriosire i fan?

Che la band inglese fosse in lavorazione su dei nuovi pezzi, dopo Drones, del 2015, vincitore di un Grammy, da cui il singolo Dead Inside, non è un segreto. Nel 2017 la band di Matt Bellamy era stata impegnata a Londra nella registrazione di alcuni pezzi, spostandosi poi a Los Angeles al fine di collaborare con Rich Costay, produttore di Absolution, fra gli altri. Dig Down, singolo rilasciato durante il 2017, rientrava nel materiale registrato a Londra: eventuale preludio di un album non convenzionale, anzi, probabilmente composto di singoli rilasciati indipendentemente l’uno dall’altro.

Fra l’altro, sempre nella giornata del 9 febbraio, è stato annunciato che i Muse hanno siglato un contratto con la Creative Artist Agency, una major che curerà gli interessi e l’immagine della band, lavoro già svolto per Ed Sheeran, gli Arcade Fire, i Red Hot Chili Peppers, in tutto il mondo tranne che in Nord America (in cui la band riscuote minor successo che in Europa), Sud America ed Australia.

Ecco il singolo Dig Down, per chi se lo fosse perso:

Giulia Della Pelle

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