I Måneskin in gara per la prima volta alla 71ma edizione del Festival di Sanremo nella categoria CAMPIONI, con il brano “Zitti e Buoni”, annunciano oggi le prime date del tour, organizzato e prodotto da Vivo Concerti, in due fra i più importanti palazzetti italiani.
Damiano, Victoria, Thomas e Ethan porteranno la loro strabiliante carica live sui palchi del Palazzo dello Sport di Roma martedì 14 dicembre e del Mediolanum Forum di Assago (MI) sabato 18 dicembre.
Il debutto nei palazzi sarà l’occasione per presentare il secondo album della band “Teatro D’Ira – Vol. I” in uscita il 19 marzo, da oggi disponibile in preorder e presave.
Nel disco è contenuto “Zitti e Buoni” inedito portato a Sanremo interamente scritto e composto dai Måneskin, dalle sonorità crude e distorte, e con un graffio rock che caratterizza l’attitudine della band. Un brano carico che ha la dimensione live nel suo dna, quella di cui gli artisti si sono nutriti attraversando l’Italia e l’Europa nel primo lungo tour di oltre 70 date sold out.
“Zitti e buoni” è un pezzo che parla principalmente di redenzione e voglia di spaccare il mondo con la musica, una sfida contro i pregiudizi, tema centrale nelle produzioni del gruppo.
Il videoclip, diretto da Simone Peluso, vede Damiano, Victoria, Thomas e Ethan alternarsi sulla scena interpretando con un’energia vigorosa il brano, tutto girato in un set minimal dove a risaltare è la musica attraverso la performance di ogni membro della band. Il video di “Zitti e Buoni” trasuda l’energia live che i Måneskin fanno vivere dal palco con grande impeto, catapultando il pubblico in quella dimensione.
I Måneskin a Sanremo hanno ricreato il loro luogo ideale, un covo segreto con i propri strumenti da cui si collegheranno in vari momenti della giornata per narrare in presa diretta la loro prima esperienza al Festival e condividere con il pubblico sensazioni e aneddoti, a volte accompagnati da ospiti speciali.
Dopo l’album di debutto “Il ballo della vita“, doppio disco di platino, il gruppo italiano più irriverente della scena pubblicherà il 19 marzo “Teatro d’ira – Vol. I” (disponibile in presave e preorder): il primo volume di un nuovo progetto più ampio che si svilupperà nel corso dell’anno e che racconterà in tempo quasi reale gli sviluppi creativi della band insieme alle prossime importanti esperienze, fra le quali quella del Festival. Un percorso ambizioso e in continuo divenire, partito dal singolo “Vent’anni” (disco di platino) che trova la sua prima estensione in “Teatro d’ira – Vol. I”.Un disco tutto suonato, registrato in presa diretta, rimandando alle atmosfere analogiche dei bootleg anni ’70 e allo stesso tempo contemporaneo, capace di rappresentare lo stile della band. Il teatro, metafora in contrasto con l’ira del titolo, diventa lo scenario in cui questa prende forma. Non si tratta di una collera contro un bersaglio, ma di un’energia creativa che si ribella contro opprimenti stereotipi. Una catarsi che genera, grazie all’arte, una rinascita e un cambiamento in senso positivo.
In “Teatro d’ira – Vol. I” la band trova una nuova connotazione sonora per esprimere il proprio messaggio. Al centro della loro scala dei valori campeggia la libertà dalle sovrastrutture e dai filtri inutili, unita al desiderio di essere autentici. Un appello che si rivolge alla Generazione Z, ma che si allarga a tutto il pubblico: un invito a scrollarsi di dosso etichette preconfezionate per vivere appieno ed essere se stessi, senza paura del giudizio.
Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan hanno iniziato a esibirsi live da giovanissimi nelle strade di Roma e con la loro straordinaria energia hanno conquistato il pubblico, spazzando via stereotipi di genere, mescolando influenze e stili in un mix originalissimo e unico, arrivando a collezionare oltre 16 dischi di platino e 5 dischi d’oro. Dopo l’esordio sul palco di Sanremo, i Måneskin non vedono l’ora di suonare per la prima volta nei principali palazzetti italiani.
Appassionata di musica, giornalismo, scrittura e danza, ama vivere nella sua riservata Torino, ma adora il Sud Italia, nel quale affondano le sue origini.