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Aiello: La notte da “ultimo romantico” a Napoli

by Giusy
Aiello

Napoli, 1 Luglio 2023 –  È una Luna piena quella che si staglia nel cielo che sovrasta il Giardino Romantico del Palazzo Reale di Napoli, il quale, in questi giorni, è la cornice perfetta per il Noisy Napoli Fest. L’aria è gradevole, lo spettro dell’afa è stato esorcizzato dal maltempo della notte precedente e l’orda di fans accorsa sotto al palco può quindi concentrarsi soltanto sul difendere la posizione conquistata e sull’aperitivo dei baracchini. Tutto è in ordine per l’arrivo di Antonio “Aiello”.

E Aiello non si fa attendere troppo: le luci si sono abbassate, l’entusiasmo si è intensificato, e finalmente, il momento tanto atteso è arrivato. Aiello, con una carica travolgente, alle 21:30 appena, sale sul palco del Giardino Romantico. Forse impaziente anche lui di confrontarsi con il pubblico di una delle sue città preferite, in cui ha trascorso le ultime 24h a girarla in totale solitudine – come racconta – pur di dilatare il più possibile il tempo da “visitatore”.

“Siete la realtà più bella del mondo”, racconta, come fosse un amico, ai fan in trepidante attesa sotto al palcoscenico, concedendosi anche la narrazione di qualche simpatico aneddoto vissuto la notte precedente.

Energia contagiosa e performance coinvolgente

Il concerto è iniziato con un’esplosione di suoni e luci, mentre Aiello ha eseguito La Doccia Del 25, uno dei suoi successi più celebri, facendo sì che l’intero auditorio iniziasse a cantare insieme a lui. La sua voce potente e la passione nella sua esibizione hanno creato immediatamente un’energia contagiosa che ha coinvolto tutti i presenti. Ogni nota, ogni movimento sul palco, era intriso di una profonda emozione e autenticità.

Entusiasta e carico di adrenalina, nonché delle sue canzoni da scandagliare insieme al popolo napoletano, il cantautore ha proseguito la sua performance sulle note di “La mia ultima storia“, instaurando un’atmosfera che ha conquistato il cuore e la partecipazione di tutti i presenti, che l’hanno cantata a squarciagola come un inno nazionale:
“Mi devi Parigi, l’ultima neve in città. Mi devi le pizze che ho lasciato a metà…”.

Il concerto ha proseguito con la coinvolgente “Sushi”, “Quel cane” e, ancora, una ballade del calibro di “C’è tempo”, che ha dato fondo a tutti i fazzolettini disponibili. Mi sembra anche di aver visto qualcuno fare una di quelle telefonate che si fanno da ubriachi all’amore proibito della propria vita.

Già, perché al di là della scorza da duro, dai tatuaggi, e di quell’aria da “scomposto” e diverso, Aiello è un vero romantico, come ci tiene a precisare anche lui durante l’introduzione di uno dei brani in scaletta – giustappunto Romantico.

“Facile sentirsi un Cupido qualsiasi, sempre pronto a scagliare le sue frecce, ma se vuoi raccontare l’amore vero, quei dardi devi averli provati sulla tua pelle almeno una volta” – assicura l’artista cosentino, aggiungendo “benché non mi vediate mai sorridere nelle foto, sappiate che è solo perché mi sento un vero cogli*ne a farlo, non perché voglia darmi arie da duro. Sono un vero romantico e sentivo l’esigenza di farlo sapere attraverso questo album”.

Finalmente qualcuno ha sdoganato l’assenza di sorriso nelle foto, grazie Antonio. Comunque sia, la passionalità, la delicatezza e la genuinità con cui approcci e proponi la tua musica, non ci avevano mai fatto dubitare della tua anima sognatrice e sentimentale.

Arrivano poi anche Festa e Come stai, che alternano il mood del pubblico dal festeggiamento ai sentimenti sviscerati e al rammarico, gremito però di speranza, quando si soffre per amore.

E, infine, “Ora”, che Aiello non canta per intero, né permette a tutti gli strumenti di intervenire per eseguirla. Si tratta più di un urlo sussurrato, tra lui e la platea. La canzone è un momento di riflessione, durante la quale Antonio mette ancora a nudo una sofferenza profonda.

La connessione con il pubblico

Una delle cose più sorprendenti della serata è stata la capacità di Aiello di creare una connessione immediata con il suo pubblico. Durante le pause tra le canzoni, ha raccontato storie personali e aneddoti legati alle sue canzoni, permettendo ai fans di entrare ancora di più nel suo mondo e comprendere le ispirazioni dietro le sue creazioni. Questo ha suscitato una reazione ancora più calorosa dei presenti, che si sono sentiti coinvolti e vicini all’artista.

Ma il momento culminante è arrivato con il brano conclusivo della scaletta “Arsenico”. Aiello ha sorpreso tutti chiamando una fan sul palco per cantare insieme a lui. Si sono seduti fianco a fianco, e mentre la melodia si diffondeva nell’aria, il pubblico ha assistito a un’interazione intima e commovente tra l’artista e la fan. Il cuore del pubblico si è sciolto di fronte a tanta empatia e autenticità. È stato un momento indimenticabile, un’esperienza condivisa che ha reso il concerto di Aiello ancora più speciale.

Conclusioni

Il concerto di Aiello è come una seduta terapeutica, durante la quale è possibile mettersi a nudo sentimentalmente e dar sfoggio delle proprie vulnerabilità, certi del fatto che quello sia un luogo sicuro, immune al giudizio.

Antonio a volte è lo psicologo, altre il paziente. Il suo grande talento artistico, unito all’artificio emozionale che è in grado di intessere col proprio pubblico, rimette insieme i pezzi dell’animo, seppure per qualche ora, di tutti gli scomposti erotici e romantici.

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