Lo Stadio on the road Summer 2018 è sbarcato al BluBar Festival.
Dopo l’apri pista degli Statuto, band torinese esibitasi ad inizio serata, gli Stadio, senza remore, hanno impressionato la platea e impreziosito la kermesse musicale con il loro talento, troppe volte sottovalutato.
Una delle band più longeve della storia della musica italiana, quarant’anni compiuti lo scorso anno (ma è come non sentirli), gli Stadio, in 2 ore di live, hanno ripercorso la loro “generazione di fenomeni”. Una generazione che ha contribuito notevolmente a disegnare il nuovo volto della musica pop italiana. Lui, l’instancabile Gaetano Curreri ha sempre messo anima, mente e corpo nella creazione di musica e parole dei suoi capolavori, come se ogni canzone fosse un perfetto cocktail da bere. Con il suo solito temperamento da mediano, capace di donare il suo talento a chiunque, non si è risparmiato in quella che è stata senza dubbio una delle più belle serate del BluBar Festival.
Una carriera coerente, un pop-rock d’autore e d’amore che ha confermato gli Stadio come punto di riferimento nel mondo musicale italiano. Un repertorio sconfinato e molto conosciuto, eseguito a ritmo incalzante e coinvolgente dal leader e voce storica del gruppo, accompagnato dalla preziosa e storica band formata da Roberto Drovandi al basso, Andrea Fornili alle chitarre, Giovanni Pezzoli alla batteria, Fabrizio Foschini alle tastiere e Maurizio Piancastelli alla tromba e alle percussioni.
Un pubblico esteso e trasversale, in platea erano seduti ragazzi, quarantenni e over 60. Questi si sono prima riconosciuti e poi scatenati al ritmo di Generazione di Fenomeni, canzone che ha dato il via e che li ha fatti “sentire a casa”, come se quello fosse l’unico posto giusto, la via per il Paradiso. Il live ha visto numerose canzoni di successo interpretate e riarrangiate, quali Banana Republic, Sorprendimi, Equilibrio Instabile, La Promessa, Acqua e Sapone, E mia alzo sui pedali, quest’ultima una dolce dedica a Marco Pantani, e molte altre.
A metà concerto, si è creata un’atmosfera intimistica, a tratti malinconica, in barba ai led, laser mapping e quant’altro va “di moda”, nel quale Curreri ha deliziato il pubblico con delle vere “perle”, tra cui Ballando al buio e Le mie poesie per te. Travolgente il “momento celebrativo” con Un giorno mi dirai, canzone che gli ha permesso di vincere il Festival di Sanremo nel 2016. Toccante invece il ricordo a Lucio Dalla con La sera dei miracoli, “a lui devo tutto” ha confidato il leader della band bolognese.
Usciti di scena dopo l’omaggio ai Beatles con Hey Jude, gli Stadio sono tornati sul palco per un “tris” mozzafiato. Con Grande figlio di puttana, La faccia delle donne e Noi come voi hanno salutato la platea scatenata ed entusiasta.
Scaletta completa
- Generazione di fenomeni
- Banana Republic
- Puoi fidarti di me
- Sorprendimi
- E mi alzo sui pedali
- Equilibrio instabile
- La promessa
- Tutti contro tutti
- Ballando al buio
- Lo zaino
- Canzoni alla radio
- Le mie poesie per te
- C’è
- Allo Stadio
- Acqua e sapone
- Dammi 5 minuti
- Un disperato bisogno d’amore
- Mi vuoi ancora
- Un giorno mi dirai
- La sera dei miracoli
- Chiedi chi erano i Beatles
- Hey Jude
BIS
- Grande figlio di puttana
- La faccia delle donne
- Noi come voi
A cura di Isabella Insolia
Photogallery di Marzia Santurbano
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