Home News Sanremo 2020, il primo ascolto delle 24 canzoni in gara

Sanremo 2020, il primo ascolto delle 24 canzoni in gara

by InsideMusic

Il Festival è tanta roba messa insieme – show, varietà, ospiti – ma la parte principale sono le canzoni. Questi 24 motivi sono motivo di orgoglio e soddisfazione. Ci ho messo qualche settimana per trovare una composizione che possa essere attuale e contemporanea, anche in radio e sulle piattaforme di streaming“, ha dichiarato Amadeus alla stampa. C’è molto ritmo, tra i brani in gara. Qualche piacevole sorpresa. Qualche potenziale tormentone. E pure qualche delusione.

Tra i temi toccati non poteva mancare l’amore, ma ci sono anche le emozioni quelle pure che si possono provare verso i propri cari, espresse con il rock nei confronti di un nipotino o con una classica ballad nei confronti della madre, Poi c’è il rap, quello incazzato e senza mezzi termini che parla di politica e lo fa alla grande.

Achille Lauro – Me Ne Frego
Achille Lauro ci racconta un amore malato, di cui sembra essere un po’ schiavo e sottomesso. “Fai di me ciò che vuoi”, canta. La donna di cui parla è una strega, un’instabile, una vera arpia. Ma lui ne vuole ancora, non riesce proprio a farne a meno. Anni Ottanta style nel sound, con lui che ricorda molto il primo Lorenzo Jovanotti, farà ballare (ma non sconvolgerà come aveva fatto Rolls Royce). Frase cult: “Dimmi una bugia me la bevo, sì sono ubriaco ed annego.” 6,5

Alberto Urso – Il sole a est
Al suo debutto sanremese, il vincitore di Amici porta la tradizione della lirica italiana unita al pop. E’ un crescendo molto classico, che permette al cantante di far sentire quant’è bravo (ma già lo sapevamo). Un po’ sdolcinata, non si lascia ricordare, il classicone dei classiconi.
Da Radio Italia. 5

Anastasio – Rosso di Rabbia
Il titolo dice già tutto. Il vincitore di X Factor arriva sul palco del Festival un po’ incazzato (dice che ha 21 anni e può permetterselo, di incazzarsi). Si sente disinnescato, sta dando di matto e ne approfitta per vomitare la sua insoddisfazione personale con una canzone rap dal ritornello inaspettato. D’impatto, colpisce, secondo noi la canzone più bella del Festival.
“Voi scrocconi di emozioni, sempre in cerca di attenzioni” siete avvisati! 8

Morgan e Bugo – Sincero
Che bella sorpresa. Inizia Morgan con una serie di luoghi comuni (“Bevi se vuoi, ma fallo responsabilmente”, “Paga le tasse”, “Non lamentarti che c’è sempre peggio”). A Bugo è affidato il ritornello, che è molto forte e molto, molto, indie.
Canteremo: “Volevo fare il cantante di canzoni inglesi” 7

Diodato – Fai rumore
Per il suo terzo Festival il cantautore chiede di abbattere i muri dell’incomunicabilità. Il protagonista del brano cerca di fuggire da una persona (una storia finita? un’amicizia andata a male?) In ogni caso ci ha lasciato molto perplessi.
Canteremo: “Fai rumore e non so se mi conviene, se il tuo rumore mi conviene” 5

Elettra Lamborghini – Musica (e tutto il resto scompare)

Autotune come se non ci fosse un domani, Elettra arriva a Sanremo con un brano che probabilmente diventerà il tormentone della prossima estate, un pò come successe con i Boomdabash. Se regge la voce, o meglio, l’autotune, reggerà anche il resto. “Innamorata di un cabron, esta es la historia de un amor.” 5,5

Elodie – Andromeda
Si sente molto la mano di Mahmood (che firma il pezzo con Dardust) con questo pezzo Elodie punta a diventare la regina dell’elettropop. La sentiremo molto in radio. “Non sarò la tua Andromeda” 5,5

Enrico Nigiotti – Baciami Adesso
Enrico Nigiotti fa il bis a distanza di un anno, ma stavolta non è uno dei suoi brani migliori. Questa è una canzone romantica, in pieno stile Nigiotti. Parla d’amore e della forza di un bacio: “Baciami adesso che poi fa buio presto”. Ci saremmo aspettati qualcosa di più da Nigiotti, molto di più. Abbastanza scontato. “Ci ringhiamo da lontani come i cani, e ci pensiamo ancora più vicini” 5

Francesco Gabbani – Viceversa
Scordatevi il Gabbani dei tormentoni e della scimmia che balla. Il cantautore toscano vuole fare l’impegnato, tant’è che firma con Pacifico. Prova a spiegare il complesso meccanismo che governa l’armonia dell’amore con una canzone che è un crescendo… ma, tranquilli, non mancano le sue amate immagini figurate. Una ballad rock che (per essere capita) merita più ascolti. “Sei tu che mi fa stare bene quando io sto male e viceversa” 6,5

Giordana Angi – Come mia madre
Giordana Angi fa Giordana Angi. Il testo è molto bello, la melodia è romantica ma anche qui parliamo di un brano abbastanza scontato. Se Pelù scrive una lettera aperta al nipote, Giordana lo fa alla madre, è un Sanremo per certi versi, molto intimo. “Se un giorno sarò una mamma, vorrei essere come mia madre” 5,5

Irene Grandi – Finalmente io
Anche Irene Grandi fa Irene Grandi (e non è un bene). Finalmente Io è un brano che avrebbe potuto cantare vent’anni fa, nonostante la firma di Vasco Rossi, che forse ha smesso di ascoltare Irene Grandi da diverso tempo. Una sorta di autocelebrazione per i suoi 25 anni di carriera. Frase cult: “Ma quando canto sto da Dio, mi sento d’incanto e il mondo è mio” 5

Junior Cally – No grazie
Una forza della natura, un pò Salmo style. Farà sicuramente discutere per i riferimenti a Matteo Salvini e Matteo Renzi. Un brano molto politico. “Spero che si capisca che odio il razzista che pensa al Paese ma è meglio il mojito” 7

Le Vibrazioni – Dov’è
Sarcina canta “Dov’è” per ben 16 volte soltanto nel ritornello. Potrebbe diventare un tormentone, potrebbe. “Ho sete di stupore, mi puoi accontentare?” 6+

Levante – TikiBomBom
Con questo brano, Levante, cerca di veicolare un bel messaggio, quello dell’accettazione degli altri. Meglio stare soli che mal accompagnati. Brava Levante. “Noi siamo gli ultimi della fila, siamo terre mai viste prima” 6,5

Marco Masini – Il Confronto
Marco Masini è tornato e lo fa alla sua maniera, si guarda allo specchio e fa autoanalisi. Molto autocritico ma con un pizzico di positività. Una ballatona in pieno stile “masiniano”. “Mi sono permesso di parlarti davvero e accettare me stesso.” Papabile vincitore di Sanremo 2020 7

Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango
Un pò Alex Britti, un pò Nek, un pò Michele Zarrillo. Ce la mette tutta per stare al passo con i tempi. Bravo Michele! “Non mi importa quanta forza servirà, faccio un respiro più profondo” 6

Paolo Jannacci – Parlarti Adesso
Romanticismo assoluto per Paolo Jannacci, che scrive una vera e propria lettera d’amore alla figlia. Tenera e delicata.
Inizia con: “Là fuori c’è la guerra e dormi”. Chiude con: “Adesso dormi” 6

Piero Pelù – Gigante
Una bella canzone. Il rocker (per la prima volta a Sanremo) si veste da nonno e dedica questa canzone al nipotino Rocco, nato nel 2017. Molto ritmo, molto rock contaminato dall’elettronica, un vero inno alla vita in pieno stile Pelù e Chiaravalli (che produce) è una garanzia. Promossi. 6,5
Canteremo tutti insieme senza ombra di dubbio: “Niente di proibito, sei pronto a cavalcare il mondo, cavalcare draghi e mostri. Tu sei molto di più di quello che credi. Tu sei il mio gesù, la luce sul nulla, un piccolo buddha.”

Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr
La quota “freschezza” la portano loro. I Pinguini Tattici Nucleari arrivano a Sanremo da (pressoché) sconosciuti al grande pubblico. Il pubblico italiano si chiederà sicuramente: “Ma chi sono questi?” poi però si farà sicuramente coinvolgere da una canzone trascinante, sorprendente, pazzesca. Piacerà a grandi e piccini. 6,5
Canteremo: “In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr”

Rancore – Eden
Un brano 100% alla Rancore, le guerre e il terrorismo non lo lasciano indifferente. Cita l’11 settembre ma anche la Siria e l’Iraq. Spara dei colpi di pistola. Un testo sterminato (il più lungo), che ti cattura. Bravissimo, nulla da dire. Canzone da ascoltare con attenzione e poi riflettere in silenzio. Citiamo questa frase: “Se la strega è in Iraq, Biancaneve è con i sette nani e dorme in Siria.” 7,5

Raphael Gualazzi – Carioca
Anche Raphael Gualazzi torna a Sanremo, e lo fa sfoggiando un gran bel ritmo salseiro: “Bastava un sogno carioca.” 6

Riki – Lo sappiamo entrambi
Riki non porterà i suoi ritmi latini sul palco di Sanremo, ma un brano molto classico. Molto sanremese (qualunque cosa voglia dire). Racconta un rapporto che non è all’inizio ma neanche alla fine. La voce (nella versione che abbiamo ascoltato) è piena zeppa di effetti, sentiremo come sarà live. Onestamente, qualcosa di già sentito.
Frase cult: “Ti scrivo e dopo cancello, non ti scrivo che tanto è in” 5

Rita Pavone – Niente (Resilienza 74)
Lasciate da parte le polemiche, che qui c’è una Rita Pavone scatenata. Il pezzo è al passo coi tempi. “Picchia più forte, non lo vedi che sto in piedi, meglio caderci sopra un’isola o un reality, che qualche stronzo voterà.” Bentornata a Sanremo 6,5

Tosca – Ho amato tutto
Tosca è l’eleganza e la classe. Come sempre. Il pezzo fa molto Sanremo (forse uno dei pochi), ma purtroppo ha il freno a mano tirato. “Se tu mi chiedi in questa vita cosa ho fatto, io ti rispondo ho amato”5,5

Potrebbe piacerti anche