Al via stasera la prima puntata del Sessantanovesimo Festival di Sanremo, con la seconda conduzione di fila di Claudio Baglioni, il “Dirottatore Artistico”. Un inizio autoreferenziale, che vede i tre elegantissimi e visibilmente emozionati conduttori cantare Via, una delle canzoni più belle del repertorio di Baglioni. A fine esibizione, timoniere della kermesse musicale, per stemperare le polemiche che lo hanno visto protagonista nei giorni scorsi, esordisce: “E’ il festival dell’armonia. La musica è fatta per creare l’armonia. La musica stessa è fatta di armonie e accordi. Facciamo buon viaggio insieme”, esordisce.
Ma veniamo alla gara, a battezzare la serata alle ore 21.00 in punto ci pensa Francesco Renga con Aspetto che torni, introdotto da Virginia Raffaele come “il vincitore dell’edizione del Festival del 2005”. Il meccanismo di voto, durante questa prima serata, è diviso in tre porzioni distinte: il pubblico (attraverso Televoto), la giuria Demoscopica, la giuria della Sala Stampa. I tre sistemi di votazione hanno, nella determinazione della graduatoria delle 24 canzoni interpretate in serata, un peso percentuale così ripartito: Televoto 40%; giuria Demoscopica 30%; giuria della Sala Stampa 30%. La seconda esibizione spetta al duo inedito composto da Nino D’Angelo e Livio Cori con Un’altra luce, presentati in coppia dalla Raffele e da Claudio Bisio. Fa seguito, prima della pausa pubblicitaria, Nek con Mi farò trovare pronto, brano con un ottimo arrangiamento. Seguono gli Zen Circus, la prima band in gara, con L’amore è una dittatura. Un brano politico, da Primo Maggio, e ci piace tanto anche l’idea di portare gli sbandieratori, entrati in scena a metà esibizione. Tra una gag e l’altra tra Bisio e la Raffaele, arriva il turno de Il Volo, che quest’anno festeggia dieci anni di carriera, con la canzone nazional-popolare Musica che resta. La prima donna in gara è la grande Loredana Bertè che, introdotta da Claudio Bisio, si è mostrata in splendida forma e con quella arroganza scenica che la contraddistingue ha cantato Cosa ti aspetti da me.
Alle 21.45 arriva il momento del primo superospite. Venticinque anni dopo il suo personale debutto al Festival, torna sul palco dell’Ariston Andrea Bocelli che duetta con Claudio Baglioni sulle note de Il mare calmo della sera, prendendosi la meritata standing ovation. “Se quella sera non si fosse alzato nessuno forse non sarebbe successo niente”, dice il tenore prima di presentare il figlio Matteo a cui fa un augurio emozionante. “Ti auguro una buona fortuna con l’onestà e lo spirito di sacrifico che spero di averti insegnato”, gli dice. Insieme cantano Fall on me, canzone emozionante che sta facendo il giro del mondo.
Alle 22.03 riprende la gara con Daniele Silvestri, che si esibisce con la canzone Argento vivo condividendo il palco con il rapper Rancore, per poi interrompersi con il “monologo politico” di Claudio Bisio che si chiude con Baglioni che lo raggiunge sul palco, cantando Io sono qui. Prima di proseguire con gli altri due cantanti in gara, c’è spazio per l’appello di Claudio Bisio ai giornalisti: “Per favore, parliamo di musica”. Gli ottavi artisti chiamati sul palco sono Federica Carta e Shade con Senza farlo apposta, seguiti da Ultimo con I tuoi particolari. La gara si interrompe nuovamente con l’arrivo di Pierfrancesco Favino, protagonista di un bellissimo momento-musical con Virginia Raffaele. Lui nei panni di Freddie Mercury, lei in quelli di Mary Poppins.
Si ritorna alle canzoni con Paola Turci, presentata dallo stesso Favino, che si esibisce con la canzone L’ultimo ostacolo. Lei è elegantissima e la canzone è di gran qualità. La segue il giovane cantautore Motta con Dov’è l’Italia e la band salentina Boomdabash con Per un milione. Arriva subito dopo il terzo duetto in gara, quello composto da Patty Pravo e Briga che, dopo una piccola e imbarazzante pausa tecnica, interpretano Un po’ come la vita. Simone Cristicchi entra invece in scena con Abbi cura di me, brano con un testo toccante, degno dell’autore. Poi Claudio Baglioni ricorda Fabrizio Frizzi: “Si meritava di condurre Sanremo e l’anno scorso ci ho anche pensato. L’avrebbe meritato”. Pubblico in piedi. Alle 23.28 è il turno del secondo superospite. Si tratta di Giorgia che si esibisce prima in un madley di cover: Le tasche piene di sassi, Una storia importante e I will always love you, e poi in un duetto con Claudio Baglioni al pianoforte in Come saprei.
La gara riprende con Achille Lauro che si esibisce con Rolls Royce e la musica trap fa ufficialmente il suo ingresso a Sanremo. Lo segue a ruota libera un Arisa diversa da quella di Controvento. Con mi sento bene porta la freschezza all’Ariston. Dopo una gag generazionale tra Virginia Raffaele e Claudio Baglioni che si cimentano nella “dub”, è il tempo dei Negrita che tornano all’Ariston dopo sedici anni con I ragazzi stanno bene, una canzone sanremese, diversa da come ce li aspettavamo. Alle 00.10 è il tempo dell’annunciatissimo omaggio al Quartetto Cetra. Sul palco accanto a Virginia Raffaele, Claudio Baglioni e Claudio Bisio, arriva il “terzo Claudio”, Santamaria. I quattro si esibiscono nel brano Nella vecchia fattoria, ma vegana. Poi l’attore, accanto a Virginia Raffaele, presenta il diciottesimo big in gara. Si tratta del rapper Ghemon che si esibisce con Rose viola. Lo segue Einar, il primo dei due giovani, con Parole nuove, e il gruppo indie Ex-Otago con Solo una canzone.
La prossima artista è Anna Tatangelo con Le nostre anime di notte. Alla fine dell’esibizione, Virginia Raffaele sottolinea che l’interpretazione dell’artista laziale è la numero 2000 nella storia del Festival di Sanremo. I tre conduttori poi danno spazio a Irama con La ragazza con il cuore di latta, accompagnato dal coro gospel. Gli ultimi due big in gara presentati da Virginia Raffaele e Claudio Bisio sono Enrico Nigiotti, vincitore del Premio Lunezia di un ottimo brano Nonno Hollywood, e il secondo giovane Mahmood presentatosi con Soldi.
Ormai, all’1.05, le sorprese non mancano, così Rocco Papaleo raggiunge all’Ariston i tre conduttori per parlare del DopoFestival e per presentare le due partner, Anna Foglietta e Melissa Greta Marchetto.
La classifica parziale di questa prima serata di Sanremo 2019 è affidata al giudizio della Giuria Demoscopica e vede queste posizioni:
AREA BLU (più votati): Daniele Silvestri, Irama, Loredana Bertè, Simone Cristicchi, Francesco Renga, Il Volo, Nek, Ultimo
AREA GIALLA: Negrita, Paola Turci, Anna Tatangelo, Patty Pravo e Briga, Arisa, Boomdabash, Federica Carta e Shade, Enrico Nigiotti
AREA ROSSA (meno votati): Einar, Ghemon, Motta, Nino D’Angelo e Livio Cori, Zen Circus, Mahmood, Ex-Otago, Achille Lauro.
All’1.12, la prima puntata del del Festival di Sanremo 2019 termina con la sigla cantata da tutti e 24 i big in gara.
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