Ieri, 13 novembre 2019, all’Atlantico Live di Roma è andata in scena la prima tappa del “Benvenuto al mondo tour” di Piero Pelù, storico frontman dei Litfiba e Re indiscusso della scena rock italiana – chi dice il contrario mente.
Qualche migliaio di persone si sono presentate ai cancelli del club romano, alcuni di essi fin dalla mattina; d’altronde quando Piero Pelù si esibisce dal vivo è sempre sinonimo di garanzia – anche alla rispettabile età di 57 anni.
Per l’occasione il cantante toscano ha formato una band dalle sonorità decisamente rock: Luca “Mitraglia” Martelli alla batteria, Giacomo “James Castillo” Castellano alla chitarra e Davide “Black Dado” Neri al basso.
Lo show di ieri è stata la conferma: rock is not dead! Vedere per credere.
Eh sì, perché il buon Piero Pelù è un frontman del quale probabilmente si è perso lo stampino – nostalgico dire che così non ne nascono più – ed i ragazzacci che lo accompagnano sul palco non sono scelti a caso. Precisi come orologi svizzeri ma allo stesso tempo martellanti proprio come una rock band deve essere.
Ma torniamo al live. Ad un ritmo tiratissimo sono state eseguite tutte le hit soliste di Pelù in perfetto mix con le storiche canzoni di matrice Litfibiana. Il carattere dell’intero spettacolo è stato improntato sullo “spettinare” i fans e direi che il risultato è stato ottenuto, sound potente, compatto, la cosiddetta “botta” che in Italia è molto raro sentire.
Quasi del tutto assenti le ballate ad eccezion fatta della splendida – anti-mafia – Fiorirà eseguita in medley con Underman di Rancore, uno dei due ospiti della serata, accompagnata dalle immagini delle numerose vittime della mafia trasmesse sui quattro ledwall alle spalle della band, e dell’immortale “Fata Morgana” che come sempre, coinvolge tutto il pubblico, nessuno escluso.
I temi trattati da Piero Pelù sono ormai storici, ribellarsi alla mafia che “è il vero unico problema di questo Paese” cit. e sensibilizzare l’umanità sul tema ambientale. Da qui il nuovo singolo Picnic all’inferno nel quale troviamo estratti dal discorso della rappresentante alla lotta nr. 1 Greta Thunberg.
Ben riuscito anche il duetto con il “brillante” Appino, che si è esibito al fianco di Piero Pelù cantando e barcollando sulle note della sempre “green” Lacio Drom e portando uno dei suoi cavalli di battaglia “Andate tutti a fanculo”. Momenti di delirio.
Durante il potente rock show, Piero Pelù e i bandidos si sono divertiti anche a suonare l’inedito “Fa caldo”, intermezzo, goliardata, “cazzeggio” tiratissimo che ha scatenato il pogo sottopalco.
Il gran finale è perfetto per scaricare l’adrenalina, la combo “Toro Loco” punk version e “Dimmi il nome” infatti, fanno tremare l’Atlantico live e caracollare a destra e sinistra il pubblico che salta, poga e canta salutando il rocker fiorentino con una bellissima e lunga ovazione.
Nota importante, Piero Pelù si rende conto che sottopalco, altezza casse, si trovano un Papà con un bimbo piccolo senza cuffie, il rocker lo invita ad andare nelle retrovie per l’incolumità dell’udito del bimbo facendo un vero e proprio cazziatone al Papà distratto. Applausi stra meritati.
Fotogallery a cura di Giusy Chiumenti
Live report a cura di Enrico Avellini
La scaletta del “Benvenuto al mondo tour” Roma:
STO ROCK
TRIBU’
PICNIC ALL’INFERNO
BOMBA BOOMERANG
MILLE URAGANI
LA PREDA
FIORIRA’ medley con UNDERMAN – eseguita con Rancore
DEPRESSISSIMO, cantata da Rancore in duetto con Piero
FATA MORGANA
PRENDIMI COSI’
REGINA DI CUORI
GIOCONDA
FA CALDO – inedito
TUTTI FENOMENI
IO CI SARO’
BENE BENE MALE MALE
EL DIABLO
LACIO DROM – eseguita con Appino dei The Zen Circus
ANDIAMO TUTTI A FANCULO, cantata da Appino in duetto con Piero
TORO LOCO
PICNIC ALL’INFERNO – bis.
DIMMI IL NOME
L’eterno indeciso, il collaboratore che nessuno vorrebbe con una strana perversione per le canzoni di Caparezza ed al quale tutti i maggiori uffici stampa rifiutano accrediti.