Gerardina Trovato, ad oggi 52 anni, si fece conoscere sul palco dell’Ariston con il grande successo “Non ho più la mia città del 1993. Seconda classificata dopo la Pausini. E l’anno successivo si aggiudicò il quarto posto con “Tutto questo non è un film”. Ma racconta al Messaggero e poi al Live di Barbara D’Urso : «Ci sono rimasta male, anche perché era stata la Rai a cercarmi. Da lì sarebbe ripartita la mia carriera. Il problema è che sono sola, senza una casa discografica. E non ho soldi nemmeno per registrare le mie canzoni» «Alla commissione di Sanremo ho fatto ascoltare 24 canzoni, tutte quelle che ho scritto in questo periodo difficile».
“Una situazione che dura da quasi 12 mesi. Io sono viva veramente grazie alle persone di Portopalo, dove mi sono trasferita. Io devo la vita a loro, persone con le quali ho debiti. Al primo posto metto il dottor Lentini, il farmacista. E’ un medico, sa cosa significano medicine. Sa che da quando mi sono formata, a 12 anni, ho avuto problemi di pelle, ormonali (…) Ho di nuovo il mio equilibrio psicofisico. Sono perfetta adesso. Ho avuto problemi enormi, a Sanremo 2000 avevo un equilibrio psicofisico perfetto. (…) La situazione è iniziata circa 12 mesi fa. I miei soldi sono finiti in banca, se ne occupa il mio avvocato, è una cosa legale. Io ero risorta dalle macerie, da sola ho trovato il coraggio… quando mi sciolsi con Carotenuto, mia madre ha sempre pianto miseria. La Caritas mi da venti euro a settimana, 80 euro al mese“
Così si racconta Gerardina Trovato, dopo il periodo in cui si è persa con Caterina Caselli, e con il suo medico di fiducia e racconta essersi affidata alla madre. “Mia mamma, quando mi ha detto “Non ho più un centesimo” mi ha detto “Ammazzati, ti auguro di morire sola come un cane”. Mi fa un esposto dai carabinieri, li ha fatti chiamare dalla vicina. Ha sparato delle cose opposte… E’ andata dagli assistenti sociali dicendo l’opposto di quello che sono.“
Una storia davvero assurda in cui lei però spiega di aver ricominciato a scrivere, ma di non avere dietro per ora una casa discografica che la aiuti, e per questo non essere riuscita a salire sul palco dell’Ariston.
“Ho scritto 24 brani in un mese, due album! Tutti li ho lasciati. Avevano pure scelto la canzone, non avevo una multinazionale, dovevo sostenermi le spese di Sanremo. Hanno fatto l’impossibile ma non potevano investire. Finché avevo il conto in banca mi potevo permettere provini, mi finiscono i soldi, mi si riblocca la vita. Perdo pure Sanremo, se avessi avuto i soldi, almeno mi autoproducevo… E ripartiva la mia carriera, lei mi ha troncato anche questo”