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DOLCETTO O SCHERZETTO?: tra musica e tradizione

by InsideMusic

Prima di immergersi nella lettura è consigliato l’ascolto del gruppo power metal Helloween, una band di Amburgo che trae il suo nome dalla festa di Halloween. Giocando sull’assonanza con Hellish Music che i giovani si proponevano di fare, il gruppo sfruttò la somiglianza tra queste parole.
Jack’o’lantern, di cui parleremo dopo, è una figura ricorrente in tutte le loro copertine. Basta ricercarne qualcuna su internet per capire quanto questa band sia legata al personaggio.
Gruppo fondato ad Amburgo nel 1983 dal chitarrista Kai Hansen, gli Helloween sono considerati tra i capostipiti del sottogenere power metal grazie e soprattutto ai due album Keeper of the Seven Keys – Part I e Keeper of the Seven Keys – Part II cantati da Michael Kiske,voce storica del gruppo. Dal 2016 il gruppo è formato da Andi Deris (voce), Michael Weikath (chitarra), Sascha Gerstner (chitarra), Markus Großkopf (basso) e Daniel Löble (batteria). La prima formazione era composta da Kai Hansen (voce-chitarra), Michael Weikath (chitarra), Markus Großkopf (basso) e Ingo Schwichtenberg (batteria).

Halloween è ormai diventata una tradizione per il mondo intero. Sebbene sia una ricorrenza di origine celtica celebrata la sera del 31 ottobre, è nel XX secolo che ha assunto negli Stati Uniti le caratteristiche legate al macabro e agli espetti più commerciali con i quali è divenuta nota ai più.
Negli ultimi anni del secolo, infatti, la festività ha assunto un carattere peculiarmente consumistico, con un progressivo allontanamento dai significati originari. Festeggiamenti di interi weekend sono ormai tipici in tutti gli Stati di influenza anglofona, così in USA, Irlanda, Australia e Regno Unito, Halloween viene festeggiato come una “festa del costume”, e party in maschera e festeggiamenti tematici hanno superato la tradizione, per dar vita a una nuova fatta di divertimento.

Però, pensare che la festa di Halloween sia qualcosa di completamente estraneo alle tradizioni italiane è un errore in cui cade la maggior parte delle persone.

Nell’840, infatti, sotto papa Gregorio IV, la Chiesa cattolica istituì ufficialmente la festa di Ognissanti per il 1º novembre: probabilmente questa scelta era volta al tentativo di creare una continuità temporale col passato, sovrapponendo, come anche in altre ricorrenze, la nuova festività cristiana a quella più antica.

L’usanza, molto influenzata dalle nuove tradizioni americane, si è poi diffusa in gran parte dei Paesi del mondo con una varietà di manifestazioni: sfilate in costume, giochi dei bambini mascherati che girano di casa in casa recitando la formula ricattatoria del trick-or-treat (dolcetto o scherzetto, in Italia).

Alcuni studiosi hanno rintracciato le sue origini nella festa romana dedicata a Pomona – dea dei frutti e dei semi – o nella festa dei morti chiamata Parentalia, Halloween viene più tipicamente collegata alla festa celtica di Samhain  originariamente scritto Samuin. Il nome della festività, mantenuto storicamente dai Gaeli e dai Celti, deriva dall’antico irlandese e significa approssimativamente “fine dell’estate”.

La tesi della derivazione di Halloween da Samhain fu ampiamente sostenuta poiché, secondo il calendario celtico in uso 2000 anni fa, tra i popoli dell’Inghilterra, dell’Irlanda e della Francia settentrionale, l’anno nuovo incominciava il 31 ottobre.

Dopo che il protestantesimo ebbe interrotto la tradizione di Ognissanti, in ambito anglosassone si continuò a celebrare Halloween come festa laica. Così negli USA, a partire dalla metà dell’Ottocento, la festa si diffuse, grazie all’immigrazione irlandese, fino a diventare, nel secolo XX, una delle principali festività statunitensi.

La parola Halloween rappresenta una variante scozzese, dal nome completo All Hallows’ Eve che tradotto significa “Notte di tutti gli spiriti sacri”, cioè la vigilia di Ognissanti(in inglese arcaico “All Hallows’ Day”, moderno All Saints’ Day).

Pare che l’origine vada ricercata nel racconto del personaggio di Jack O’ Lantern, di cui non ne conoscevo l’origine che ho trovato sul web.

Un fabbro irlandese di nome Jack, ubriacone e taccagno, incontrò, la notte di Halloween, il Diavolo in un pub. Stava per cadere nelle sue mani, quando riuscì ad imbrogliarlo facendogli credere che gli avrebbe venduto la sua anima in cambio di un’ultima bevuta. Il Diavolo, così, si trasformò in una monetina da sei pence per pagare l’oste e Jack fu abbastanza veloce da riuscire ad intascarsela. Poiché, poi, possedeva anche una croce d’argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria. Jack, allora, stipulò un nuovo patto col Diavolo, e cioè che lo avrebbe lasciato andare purché questi, per almeno 10 anni, non tornasse a reclamare la sua anima. Il Diavolo accettò.

Dieci anni dopo, Jack e il Diavolo si incontrarono di nuovo e Jack, sempre con uno stratagemma, riuscì a sottrarsi al potere del principe delle tenebre e a fargli promettere che non lo avrebbe cercato mai più. Il Diavolo, che si trovava in una situazione difficile, non poté far altro che accettare. Quando Jack morì, a causa della sua vita dissoluta, non fu ammesso al Regno dei Cieli e fu costretto a bussare alle Porte dell’Inferno; il Diavolo, però, che aveva promesso che non lo avrebbe cercato, lo rispedì indietro tirandogli addosso un tizzone ardente. Jack se ne servì per ritrovare la strada giusta e, affinché non si spegnesse col vento, lo mise sopra una rapa che stava mangiando.

Da allora Jack vaga con il suo lumino in attesa del giorno del Giudizio (da qui il nome JACK O’ LANTERN, Jack e la sua Lanterna) ed è il simbolo delle anime dannate ed errabonde.

L’uso di intagliare zucche con espressioni spaventose o grottesche risale alla tradizione di intagliare rape per farne lanterne con cui ricordare le anime bloccate nel Purgatorio. La rapa è stata usata tradizionalmente a Halloween in Irlanda e Scozia, ma gli immigrati in Nord America usavano la zucca originaria del posto, che era disponibile in grandi quantità ed era di maggiori dimensioni, facilitando così il lavoro di intaglio.

Poiché il termine inglese per scavare è “to hollow” (scavare) da ciò deriverebbe il nome Halloween.

Ed ora,
Dolcetto o scherzetto?

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