Ieri, Giovedì 26 Aprile, presso gli uffici della Rai in via Mazzini (RM) si è svolta la conferenza stampa di routine del grande concerto organizzato per la festa del primo Maggio.
Molte le personalità di spicco presenti. Da Lodo Guenzi e Ambra Angiolini (che avranno su di se l’onere della conduzione dell’evento) a Gianna Nannini (ospite inaspettato) passando per Massimo Bonelli (Organizzatore dell’evento) e Stefano Coletta (direttore di Rai 3).
Alle undici e un quarto circa ha inizio la conferenza stampa. Foto di gruppo concessa ai fotografi delle varie testate, richiamo all’ordine per i vari giornalisti e fotografi e poi via subito con le varie dichiarazioni. Il clima, da parte degli addetti ai lavori, è quello di un palpabile entusiasmo per un evento che, a detta della stessa Ambra Angiolini “Sarà una bomba”. L’asticella qualitativa, quest’anno, sembra essere molto alta.
Ad aprire le danze è Massimo Bonelli “Il Concertone è una delle poche occasioni televisive che la RAI, canale tendenzialmente molto serioso e impegnato, ha per poter portare un pubblico di giovani davanti alla TV, una fetta di pubblico, che va dai 18 ai 30 anni, che in genere tende a essere carente per questa rete televisiva“.
Dichiarerà poi sui conduttori “Ho una grandissima stima per Ambra. Sono molto felice di averle proposto la conduzione del concerto, un grande compito che potrà tenere con la sua solita ironia, freschezza e determinazione. Lodo è il personaggio dell’anno, il testo della canzoe degli Stato Sociale serve a ricordare che il lavoro è anche l’identità di ciascuno di noi” dopo di che ampio spazio anche alle riflessioni sul mondo del lavoro in Italia, tema portante dell’eveneto “Il 1 Maggio è anche un occasione per riflettere sulle condizioni del lavoro in Italia, paese dove si ha ancora un preoccupante tasso di disoccupazione giovanile che ammonta al 32%. A cambiare deve essere in primis l’atteggiamento e la filosofia insita nel mondo del lavoro. I giovani sono impossibilitati nel costruirsi una propria indipendenza economica, le gavette sono troppo lunghe e l’età dell’occupazione diviene così troppo tardiva. Bisogna fare qualcosa“
La presentazione di Massimo Bonelli offre l’amo perfetto per i segretari dei sindacati di CGL, CISL e UIL che rimarcheranno con forza le grandi problematiche del lavoro in Italia, mettendo l’accento sull’argomento a cui il concertone di quest’anno è dedicato, quello della sicurezza sul lavoro. Il segretario Nino Baseotto della Cgil ha sottolineato che “è la prima edizione che si svolge in un paese in timida ripresa, qualche segnale c’è. Ma esprimiamo un anacronismo: siamo nell’era digitale a dover parlare di sicurezza, nei primi 4 mesi ci sono stati più di 160 morti sul lavoro, più di 40 al mese. Un tema che interroga i datori di lavoro, noi sindacati, le istituzioni, è una vera emergenza nazionale. Abbiamo l’obiettivo di creare più lavoro, perché l 32 per cento di giovani che non studiano e non lavorano è un macigno sulla ripresa. Ma non dobbiamo farlo a discapito della sicurezza. A Massa Carrara verrà posta una corona sulla lapide caduti sul lavoro. Concertone evento culturale portatore di messaggi positivi, come la necessità di sicurezza sul lavoro”.
Per la segretaria Giovanna Ventura della Cisl “il mancato controllo sulla sicurezza nelle aziende è il frutto di appalti a cascata”. Mentre Pierpaolo Bombardieri della Uil ricorda che “l’Inps dice che 3 milioni e 500 mila persone lavorano in nero: 11 miliardi di euro l’anno di evasione contributiva. E quando si parla di sicurezza molti dimenticano i subappalti e le gare a massimo ribasso fatti anche dalla pubblica amministrazione, la stessa che disinveste sulla sanità. Prevenzione connettendo istituti privati e pubblici, garantendone i finanziamenti”.
Smaltite le prime importanti e impegnative dichiarazioni ideologiche per quanto riguarda l’evento la parola passa ai conduttori. Dopo un simpatico swap di personalità tra lei e Lodo, Ambra Angiolini dichiara “Tutti noi abhbiamo ragionato su come affrontare il primo Maggio e tutti assieme abbiamo deciso di cercare di far partire un progetto, un investimento sulla sicurezza. Quest’anno nessuno di noi recepirà alcun compenso. L’intenzione è quella di creare una sorta di “borsa di studio” da investire per la sicurezza sul lavoro. Prima o poi qualcuno deve mettere le mani in tasca, da qualche parte bisogna pur cominciare” e prosegue “Il concertone sarà una grande festa, vi assicuro che sarà una bomba. Io e Lodo siamo molto carichi“. Ha poi scherzato dicendo: “Mi hanno chiamato per fare la vecchia che balla per Lo Stato Sociale”. Lodo ha ribattuto: “La tata direi, bello, mi dev’essere mancata questa figura nell’infanzia. Sono però felice di ritrovarmi tra tanti giovani che sono appena entrati. La musica qui è una punteggiatura per accompagnare una propria visione del mondo”.
La parola poi va all’inaspettato ospite speciale, Gianna Nannini “Questa edizione del festival è molto importante. Con questo conceerto si apre una nuova pagina per la musica Italiana. Questo cast darà nuovo spessore alla nostra musica e sarà letteralmente un grande concerto di musica Rock” specifica poi “per musica rock intendo la musica popolalre, di qualunque genere. Ogni artista ha dentro se del rock. Sono contenta di esserci e di poter far parte di questa realtà“.
Prosegue poi “Queste manifestazioni sono un grande spazio per catturare e porre questo tema all’attenzione di tutti sottolineandone l’importanza, ancor più di quanto possa esser fatto dalla politica“.
Anche noi di Inside Music non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di porre qualche domanda. Gianna ha parlato di una nuova pagina per la musica Italiana, ha parlato di un risveglio. A cosa si riferisce in particolare? A un risveglio artistico, a una maggior attenzione del mondo discografico verso i giovani e verso nuove frontiere musicali? Questa la domanda del nostro reporter. Di seguito ecco la risposta della cantante “Più che risvegliata la scena è già parecchio sveglia. Il cast di quest’anno, piuttosto, rappresenta il risveglio del pubblico. Ora conta ciò che un artista dice, come suona, se piace al pubblico. Se un cantante è fico, se ha voce, ce la può fare e può andare oltre il chiasso e oltre Chiasso (i confini nazionali). Ci vuole un proprio suono, un’identità sonora, altrimenti ci si confonde nella massa“
Il tema, come già detto, era quello della sicurezza sul lavoro. Orbitavano, attorno a ciò, anche, tuttavia, le problematiche della disoccupazione giovanile e della fuga di giovani Italiani all’estero. Secondo noi di Inside Music anche la musica è lavoro, anche li vi è una forte problematica di disoccupazione giovanile e una gran parte dei giovani Italiani ritiene possa esser saggio tentare la fortuna altrove. Abbiamo quindi pensato di chiedere a Lodo un parere su questo tema. Chi potrebbe darci una risposta meglio di un giovane musicista che da poco ha assaggiato i palchi della grande scena musicale? “Dipende dai casi, non sempre fuggire all’estero significa convenienza. Dipende da ciò che devi dire, da ciò che vuoi comunicare. Noi stato sociale, in Inghilterra, non avremmo nulla da dire a nessuno e non ce l’avremmo mai fatta. La musica è una punteggiatura per raccontare il proprio sguardo sul mondo. In alcuni casi non consiglierei di andar via, dipende da cosa si vuole dire. Non arrendersi mai e continuare a provarci, sempre, è la cosa giusta. In un mondo che non ha speranza l’impossibile è la chiave“.
Si chiude, così, la conferenza stampa dedicata al grande evento del Primo Maggio, evento ormai giunto al suo ventinovesimo appuntamento. Vi è, attorno, un clima di grande fiducia, soddisfazione e curiosità. La speranza, come sempre, è quella di riuscire a tirare fuori, da questa grande festa, quanta più possibile positività. Positività nel vedere una scena musicale rinnovarsi, positività nel vedere il “rock” nei cuori degli artisti e del pubblico che partecierà, positività nello sperare che, qualcosa, nell’ambito del lavoro possa finalmente cambiare, catturando l’attenzione di molti e sviluppando un senso di civile spirito critico e interesse in tutti coloro che sono direttamente “abitanti” di un mondo che deve essere assolutaente cambiato, quello, appunto, del lavoro.
Report a cura di Lorenzo Natali
Photogallery a cura di Giusy Chiumenti
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