Home Live Report Breve live report emozionale: ”An evening with Manuel Agnelli” a Roma, data zero

Breve live report emozionale: ”An evening with Manuel Agnelli” a Roma, data zero

by Leslie Fadlon

18 novembre 2019: ”An Evening With Manuel Agnelli” torna in città e regala ai presenti quasi 3 ore di magia. In questa nuova occasione, infatti, il frontman degli Afterhours accompagnato dal violinista e polistrumentista Rodrigo D’Erasmo, decide di portare sul palco suoi brani storici e splendide reinterpretazioni. Non mancano infatti in scaletta pezzi come “Non è per sempre”, “Ci sono molti modi”, “Strategie”, “Padania”, “Quello che non c’è”, ma anche pezzi che non si sentivano live da molto tempo. Esempi tra tutti ”Musa di nessuno” e una versione alquanto inedita de “La fine è la più importante”. Oltre alla musica però, anche questa volta il duo riesce ad emozionare il pubblico attraverso l’arte del reading. A leggere è ovviamente Agnelli, a inserire il più degno sottofondo musicale, il dal Maestro D’Erasmo. Arrivano in questo modo sul palco Trilussa, nell’atto di fare una prima dedica alla Capitale, sede di questa data Zero, e Roberto Farina, con un estratto da un libro -”Fuochi” – ispirato alla Francia di Robespierre. Un libro che lo stesso Agnelli si mostra fiero di aver presentato nella sua libreria – pub -luogo di contaminazione a Milano, Germi.

Dicevamo che non sono mancate delle splendide reinterpretazioni: quelle eseguite stasera non sono state infatti semplici cover, ma vere e proprie opere d’arte. In questa evening infatti, i presenti sono state deliziate da versioni “Agnelliane” di brani come ”Berlin” (Lou Reed), ”Videogames” (Lana Del Rey), ”L’aquila” (Lucio Battisti), ”Skeleton Tree” (Nick Cave), eseguite con la stessa passione con cui la band dell’artista protagonista di questo concerto porta sul palco la propria musica, da più di 30 anni.
30 anni che sono una vita, che, anche utilizzando lo strumento di alcuni racconti ricchi di ironia (ed autoironia), è stata ancora una volta resa parte di un dipinto estremamente bello e complesso.

Ovvero, la rappresentazione di un concerto emozionante, spontaneo, glorificante, realizzato con il piglio di artisti che amano profondamente ciò che fanno. Artisti che sanno trasmettere quest’amore colpendo e ipnotizzando coloro che decidono di porgere l’orecchio, come è successo un po’ a tutti la sera del 18 novembre 2019 all’Auditorium Conciliazione di Roma.

Potrebbe piacerti anche