Home News Manuel Agnelli ha debuttato su Rai 3 con “Ossigeno”: ecco com’è andata

Manuel Agnelli ha debuttato su Rai 3 con “Ossigeno”: ecco com’è andata

by InsideMusic

Giovedì 22 febbraio in seconda serata è andata in onda su Rai 3 la prima puntata di “Ossigeno”, il nuovo programma televisivo di Manuel Agnelli, le cui riprese sono state girate al Lanificio 159 di Roma.

Il format prevede un viaggio attraverso la parola scritta e quella cantata con ospiti in studio chiamati a raccontarsi attraverso ricordi e musica: rockstar internazionali e grandi firme della musica italiana, scrittori, attori, performer, personaggi di culto si confronteranno, nell’arco di cinque appuntamenti, su temi sociali, cinema, letteratura ed arte, mentre le esibizioni musicali faranno da controcanto alla parte di talk.

Superospiti della seconda puntata di “Ossigeno”, in onda il 1 marzo, gli Editors: la band britannica in quest’occasione presenterà il suo sesto album di inediti “Violence”, in uscita il 9 marzo. L’album, un mix tra elettronica ed alternative rock, è stato anticipato da dai singoli “Magazine” e “Hallelujah (So low)” e verrà proposto dal vivo in Italia il 22 aprile al Mediolanum Forum di Assago.

Ma cosa è accaduto nella prima puntata?
Prima ospite della serata la cantante e chitarrista statunitense Joan as Police Woman, la quale viene accompagnata al piano da Agnelli sulle note della sua “The Magic”. Dalla musica ci si sposta al cinema con l’attore e doppiatore italiano Claudio Santamaria: dopo una piacevole chiacchierata con il suo amico Manuel, Santamaria  ha eseguito voce e chitarra “Boys Don’t Cry” dei Cure e accennato la struggente “Non voglio ritrovare il tuo nome” degli Afterhours. Ultimo ospite, probabilmente il più atteso, Giovanni Luca Picariello, conosciuto da tutti con lo pseudonimo Ghemon: il rapper originario di Avellino, oltre ad esibirsi nella sua “Un Temporale”, ha raccontato di come la musica lo abbia aiutato a trovare il coraggio per uscire da un periodo di depressione nera.

Non è un programma che vuole essere snob. Poi se io lo sono, okay: lo accetto. Ma non lo faccio per essere snob. E spero che il programma possa essere guardato da tutti“, con queste parole il frontman degli Afterhours ha descritto la sua creatura al termine del primo appuntamento.

 

A cura di Lorenzo Scuotto

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