Giugno: il mese che dà il via all’estate, in cui si sogna – mai come quest’anno – di ricominciare, di rinascere e rigenerarsi.
Il mese del Pride, il momento in cui la comunità LGBTQ si unisce per rivendicare le proprie libertà e i propri diritti.
Proprio a chiusura di questo periodo, in perfetta sintonia di intenti, esce “Zitta”, il video del nuovo singolo di Maru per Bravo Dischi, prodotto, registrato e mixato da Fabio Grande e che anticipa il disco in uscita a settembre.
Guardalo qui: https://www.youtube.com/watch?v=YrJDJeF0IFs
Il video, diretto da Margherita Ferri, crea un intenso dialogo tra corpo, parole, musica e immagini, dove l’apparente calma sospesa della nuvola rosa in cui canta Maru si scontra con le rumorose immagini proiettate su una danzatrice: fulmini, onde fragorose, frenetiche città, urla e vulcani.
Sonoramente spiazzante nel suo mix di sintetizzatori distorti e beat electro e testualmente intensa e combattiva,
“La canzone di Maru è una lotta: non si può contenere, scalpita, freme poi esplode, ruggisce. Non riesce proprio a stare zitta”. afferma la regista.
“Visivamente, questa lotta prende corpo attraverso la danza, in un match tra Bianca, che porta la sua coreografia rabbiosa e disperata, e Maru, con la sua musica dolce ma dai versi taglienti”.
Silenzio e frastuono intrecciati in una battaglia perpetua, inquieta e bellissima, che ci ricorda come le parole alla fine non sia “meglio che rimangano in bocca”,
specialmente nel mese del Pride, in cui ricordiamo che il movimento per i diritti LGBTQ+ è iniziato con una rivolta… che non è ancora finita”, conclude la regista.
Zitta è un brano che rappresenta una significativa evoluzione del percorso musicale e personale della giovane cantautrice, al secolo Maria Barucco, rispetto al precedente lavoro discografico “Zero Glitter” (Bravo Dischi, 2017).
Prodotta, registrata e mixata da Fabio Grande, “Zitta” si muove tra i territori dell’elettronica pop e della dance, con spunti che lasciano pensare ai lavori più recenti di Lorde, ma anche alla svedese Robyn.
L’uso dei sintetizzatori distorti e violenti, combinati con un beat electro,
danno vita a un clash sonoro spiazzante che fa da vestito perfetto a un testo tanto esplicito quanto intimo.
Ancora una volta, infatti, Maru sceglie di fotografare momenti veri e pezzi di quotidianità di chiunque si identifichi nel vasto mondo LGBTQ,partendo dalla sua esperienza personale
per denunciare il fatto che, nonostante il dibattito su questo tema si sia evoluto, esista ancora un gap enorme, colmo di pregiudizi e discriminazioni.
Per descrivere il contenuto più profondo della canzone, Maru prende in prestito i versi di Andrea Gibson, poetessa americana la cui scrittura è dichiaratamente militante nelle file del movimento LGBTQ: “ci vogliono più muscoli a restare che ad andarsene”.
Proprio come ci vogliono più muscoli a star zitt* che a esplodere.
Con “Zitta”, Maru ci mette la faccia e la voce, come prima e più di prima.
![maru zitta cover](https://www.insidemusic.it/wp-content/uploads/2020/07/cover-Zitta-1024x1024.jpg)
Testo “Zitta”
Piangere
Non è mai servito a niente
È un posto difficile
Dove stringersi le spalle
è un mestiere per due
Ma non è da te
Non è da te
Restare zitta
Morditi la mano
Con la testa nel divano puoi
gridare quanto vuoi
Quando pensi
Non farlo troppo forte
Se fossi un treno io
Deraglierei
È che più forte di così non posso
Stare in piedi
E’ già un miracolo
Anche più in fondo
Dove è tutto rosso
Non pensare che sia facile
Stare zitta quando serve
Stare zitta come te
Zitta
Il tuo silenzio
uno schiaffo sull’orecchio
i fuochi d’artificio in centro
Le discoteche quando si spegne tutto
Mentre parlo di me
Piangere
Non è mai servito a niente
È un posto difficile
Dove a stringere i denti
siamo davvero tanti
Tenerci questi sforzi
All’ultima goccia
Le cose che è meglio che rimangano in bocca
Più forte di così non posso
Stare in piedi
E’ già un miracolo
Anche più in fondo
Dove è tutto rosso
Non pensare che sia facile
Stare zitta quando serve
Stare zitta come te
E’ che più forte di così non posso
che più forte di così non posso
più forte di così non posso
stare in piedi
stare in piedi
![profilo](https://www.insidemusic.it/wp-content/uploads/2024/05/profilo.jpg)
Sono una toscana semplice : un po’ d’arte, vino buono & rock ‘n roll.
“Non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai”
(Frida Khalo)