Enrico Nigiotti , da Livornese doc , è cresciuto suonando la chitarra col salmastro tra i capelli, e forse è stato proprio questo a renderlo così speciale.
Nel corso della sua carriera infatti , Enrico Nigiotti si è contraddistinto per il suo linguaggio immediato e diretto scrivendo anche brani per artisti come Eros Ramazzotti, Gianna Nannini e Laura Pausini.
Enrico ha partecipato due volte al Festival di Sanremo, l’ultima proprio quest’anno con Baciami Adesso , a cui è seguito l’album di inediti “NIGIO”
Così, in questi giorni in cui tutti ascoltiamo più musica e sognamo il mare, abbiamo pensato di fare qualche domanda a chi musica e mare li ha dentro :
et voilà , leggete cosa ci ha risposto Enrico Nigiotti.

Ciao Enrico , come stai vivendo emotivamente questo isolamento forzato?
Sto vivendo questo periodo come tutti. Sono a casa.
È importante restare a casa per proteggerci e per proteggere gli altri. Si naviga a vista.
Non sappiamo quando, ma ne usciremo.
Forse ne usciremo con più paure, qualcosa cambierà dentro di noi perché molte azioni prima semplici, come andare a fare un aperitivo con amici, magari non saranno più così semplici.
Però ne usciremo con più consapevolezza di noi stessi perché questo restare a casa ci permette di avere il tempo per riflettere su tante cose.
E cosa stai facendo per passare questo momento?
In questo periodo sto scrivendo e suonando tanto.
Strimpello la mia chitarra e sto lavorando a dei pezzi nuovi.
Mi sembra quasi di essere tornato agli inizi, prima di intraprendere una carriera da cantante conosciuto e dei contratti discografici,
perché negli ultimi anni ho passato molto tempo fuori tra eventi, concerti e impegni vari.
Invece, prima di tutto questo, passavo molto tempo da solo con la mia chitarra e scrivevo, sognando di far ascoltare la mia musica ad un pubblico mio che mi attendeva fuori.
Una sensazione particolare che in realtà mi piace perché come dicevo sto scrivendo e non vedo l’ora di riabbracciare il mio pubblico.
E siamo certi che il sentimento sia reciproco .
Parlando proprio del tuo ultimo lavoro, “Nigio” , già dal titolo presuppone essere un disco che parla di te: è così? Cosa ti ha spinto a fare un album più “intimo” rispetto agli altri?
“Nigio” è il mio diminutivo, mi rappresenta.
Ho scelto questo titolo perché in questo disco mi sono sentito libero di esprimermi, senza schemi e confini.
Non qualcosa di confezionato classico del pop.
Ho cercato solo di far emergere me e il mio gusto e di realizzare dei brani pensati per essere cantanti ma soprattutto suonati live.
Non vedo l’ora di farli sentire ai miei fan e di tornare a cantare dal vivo.
Ma c’è un brano dell’album a cui sei particolarmente legato ? E perché ?
È difficile dirlo… “Nigio” è un disco fatto di 8 stanze, tutte da vedere.
Forse credo di essere più legato ad “Highlander” perché è un pezzo sincero e forte che ho scritto per me stesso e per i miei amici
E tu, rivedendoti adesso, in cosa ti senti veramente cambiato rispetto a quando hai iniziato e in cosa invece sei rimasto uguale?
Mi sento più forte e vivo ogni cosa con più naturalezza e consapevolezza rispetto agli inizi,
ma ciò che non cambia è il mio modo di esprimere ciò che sento.
In questi anni hai collaborato con molti artisti, addirittura nell’ultimo album ,su L’ora dei tramonti ,c’è un recitato di Giorgio Panariello :
come è nata questa idea?
Ho scritto L’Ora dei Tramonti e mi ricordava molto un racconto bohémien,
perché parla di un ragazzo che “vomita” sul bancone di un bar la passione per la donna che lo ha lasciato.
Volevo che questo suo lato “teatrale” emergesse in qualche modo, volevo recitare una prosa che ho scritto e inserito alla fine del brano, un monologo.
Ma io non mi sento in grado di recitare.
La prima persona che mi è venuta in mente è stato lui, Panariello, che oltre ad essere un grande comico toscano è un grandissimo attore che stimo moltissimo.
Ti faccio un ultima domanda : anche se stiamo vivendo un tempo sospeso, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Non è facile fare progetti adesso , perchè le tempistiche sono incerte : purtroppo abbiamo dovuto rinviare il tour che doveva iniziare a Maggio, a causa del perdurare dell’ermegenza.
Ma non ci arrendiamo, abbiamo già tutte le nuove date per l’autunno , ed io non vedo l’ora di tornare live.
Beh, direi che tutti non vediamo l’ora , di poter finalmente tornare a respirare la musica; per adesso ci limitiamo ad ascoltarla, partendo proprio da Baciami Adesso di Enrico.
A Presto!

Sono una toscana semplice : un po’ d’arte, vino buono & rock ‘n roll.
“Non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai”
(Frida Khalo)