Home Live Report Il concerto di RADIO ITALIA è il bagno di folla che aspettavamo da due anni

Il concerto di RADIO ITALIA è il bagno di folla che aspettavamo da due anni

by Marianna Grechi
concerto radio italia

Più di 50.000, tra Piazza Duomo e vie limitrofe, per la grande festa dei 40 anni di Radio Italia Solomusicaitaliana. Una  maratona musicale che ha rianimato Milano dopo il lungo periodo di chiusure e lockdown, a tre anni dall’ultima edizione. La formula si conferma vincente: quattro ore ininterrotte di show condotto dall’irriverente duo Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. Tanti gli artisti a cavalcare il palco, accompagnati dalla Mediterranean Orchestra diretta dal Maestro Bruno Santori – che, tra l’altro, abbiamo intervistato poco tempo fa .

La foll(i)a per i 40 anni di Radio Italia

Questi due anni di distanziamento sociale hanno cambiato profondamente la nostra percezione dello spazio vitale. Ma ieri sera sotto il Duomo di Milano in molti ci siamo riappropriati della concezione di bolla personale che avevamo nel 2019: quanto basta per respirare, l’importante è vedere il palco.

Chapeau a tutti quegli impavidi che si sono piazzati sotto il palco il mattino stesso alle 6:00. Con 33° noi di Inside Music abbiamo preferito evitare l’insolazione , per il bene di questo report.

L’attesa per il grande evento fila abbastanza liscia tra sudore, folate di Iqos, coreografie aeree dei colombi di Piazza Duomo. Riusciamo ad arrivare sani e salvi all’inizio dello show nonostante la tensione tra gli spettatori territoriali che “TU NON PUOI PASSARE” (cit.) e i furbetti che vogliono guadagnarsi una posizione migliore.

Radio Italia Live 2022 Report

Ad aprire le danze è  Saturnino, come da tradizione con la sua versione della sigla di Radio Italia. I primi lanciati da Luca e Paolo sono i Pinguini Tattici Nucleari con la partecipazione della Millenium Band durante “Ringo Star” e la piazza è subito in delirio. Li segue a ruota Coez che invece punta tutta la performance sul romanticismo.

La seconda tranche concentra parecchie emozioni con un esplosivo – e molto accaldato – Francesco Gabbani che inciampa nell’attacco di “Viceversa in preda alla commozione per il calore del pubblico. Anche Ultimo fa cantare tutta Piazza Duomo e a sorpresa invita i 2 Cellos per una nostalgica “Pianeti”.

Dopo l’esibizione magica di Elisa – nonostante l’outfit discutibile – e la performance di Ghali, a cui facciamo i migliori auguri di buon compleanno, la festa di Radio Italia è un susseguirsi di show esplosivi che mandano in estasi il pubblico.

Marco Mengoni sale sul palco con una stampella e riesce a far ballare tutta la piazza durante “No Stress” nonostante il crociato rotto. Impossibile trovare le parole per descrivere la presenza di Elodie – Elo Dea per citare Gianni Morandi – sul palco, che si concede anche il feat. con Rkomi  per “La coda del diavolo”. Una bella dimostrazione di chimica e complicità.

A proposito di Gianni Morandi, ancora non ci spieghiamo come faccia quest’ uomo e presentarsi ad un festival con target la Gen Z e riscuotere più calore ed entusiasmo tra il pubblico rispetto ai suoi colleghi più giovani. Dopo la sua esibizione: cori, appalusi infiniti e ritornelli delle sue canzoni iconiche intonati a memoria da più di 20 000 persone. Un vero mito.

Proprio quando le nostre gambe erano sul punto di dare forfait Irama fa la sua entrata sul palco di Radio Italia incantando tutti con la sua potente voce e aura. La quota di leggerezza ci viene gentilmente fornita invece da Sangiovanni che si concede un bagno di folla in mezzo alle sue fan. Alessandra Amoroso spoglia le scarpe col tacco 12 per “godersi il suo momento” e ci ricorda che leggerezza non significa superificialità.

Blanco chiude il concerto di Radio Italia

Sul finale noi spettatori di questa incredibile festa firmata Radio Italia abbiamo raccolto le energie rimaste e conservate proprio per l’esibizione finale di Blanco. Il giovane artista bresciano sale in piedi sul piano per incantare la piazza durante “Blue Celeste”. Poi libera tutta la sua energia  in Notti in bianco dove non perde l’occasione di scendere in mezzo al pubblico , esperienza che a detta sua è “meglio di una sc*pata”.

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