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Intervista a Ghigo Renzulli : tra emergenza,musica e progetti

by Paola Pagni
Litfiba EutopiaTour Palalottomatica 17

Un’intervista a Ghigo Renzulli l’avevamo già programmata tempo fa : avremmo dovuto vederci e chiacchierare di musica e nuovi progetti, magari davanti a un caffè.

Invece , nel frattempo, l’Italia è diventata zona rossa con tutte le conseguenze del caso.

Quindi che fare? In primis, dare il buon esempio : l’incontro con Ghigo lo rimandiamo più avanti.

Ma nel frattempo, perchè non parlare di tutto questo proprio con lui? Detto fatto, abbiamo organizzato una call, ed il risultato è stata un’ intervista illuminante, che ad un certo punto ci ha fatto salire la curiosità alle stelle e non abbiamo resistito a chiedere qualcosa in più.

Ecco com’è andata :

Ciao Ghigo ! Scusami se non sono stata puntualissima nella chiamata (ritardo di 10 min ndr), spero non sia un problema !

Figurati ! questo è niente confronto ai ritardi che di solito faccio io; pensa che negli anni ’90 si erano messi tutti d’accordo nel darmi appuntamento sempre almeno un’ ora prima per essere certi che sarei stato puntuale ..

Si dice che chi arriva in ritardo sia in realtà un ottimista perchè pensa sempre di farcela all’ultimo minuto..

“(ride) , peggio di me faceva solo Gianni Maroccolo, a lui dovevamo dire addirittura DUE ore prima “

Un grandissimo ottimista quindi ! Allora dimmi , in questo momento dove per il bene comune, siamo tutti chiamati ad osservare il decreto ministeriale che ci obbliga a stare a casa ed a limitare la vita sociale il più possibile, tu come impieghi questo tempo ?

Io sono uno che rispetta le regole, penso che sia giusto rispettare quello che ci dice il governo, per il bene nostro e per quello di tutti quanti. Io esco di casa solo per andare a fare la spesa e fino a che erano aperti magari un caffè veloce al bar.

E poi ovviamente approfitto di questo isolamento forzato per suonare di più e per ascoltare molta più musica , con più calma , a casa, visto che ormai la ascoltavo soltanto in macchina .

Ho riscoperto il piacere di ascoltare musica a casa , seduto sul divano davanti a due belle casse dello stereo .

Ho anche ricominciato un po’ a cucinare , cosa che non facevo da un po’.

Essenzialmente sono un tipo molto pratico , mi adatto alle situazioni e cerco di sfruttare al meglio questo tempo per fare le cose che mi piacciono”

E poi ?

E poi compongo, anche se in realtà non ne avrei bisogno perchè ho appena finito un disco (NOVOX di cui parleremo più avanti ndr), in cui ho utilizzato tanto materiale preparato negli anni. Ma oltre a questo ne ho già tanto altro ancora allo stato embrionale , e ne approfitto per rivederlo ,così quando dovrò fare il secondo disco ,sarà già pronto .

Quindi non solo un disco in uscita, ma anche un secondo per il futuro , mi sembra già questa un’ ottima notizia .

Il fatto è che a me piace molto comporre, tutti mi definiscono un chitarrista ma io mi sento un compositore , ed oltretutto compongo chitarra e voce ; anzi la mia composizione parte sempre dalla voce .

Ti dirò di più : se avessi avuto una voce più decente sarei stato un cantautore alla Kurt Cobain, ma visto che non ho mai avuto una voce di alto livello, l’ho sempre fatto con un cantante”

Beh c’è da dire che comunque i risultati si sono fatti notare lo stesso …

“Sì, sicuramente. Sai, negli anni ’80 componevamo in quattro quasi tutte le canzoni, poi negli anni ’90 la composizione musicale è stata mia e di Piero (Pelù ndr) ;

è così, mi piacciono le note, non c’è niente da fare, il pentagramma mi piace (ride)”

E piace anche a noi, visto quello che ne è venuto fuori negli anni . Ma torniamo a parlare di attualità , visto che in realtà gli effetti di questa emergenza hanno cominciato a farsi sentire ben prima degli ultimi decreti restrittivi, soprattutto nel mondo della musica: cosa ne pensi?

Penso che i veri problemi in questo campo non li avranno i grandi artisti, che comunque sono più conosciuti ed avendo venduto di più ,

avranno anche maggiori mezzi di sostentamento. Il vero problema è per tutti quegli artisti giovani o sconosciuti che vivono del loro lavoro.

Io stesso conosco tantissimi musicisti che hanno scuole di musica e che fanno spettacoli ogni tanto:

chi suona in piccoli locali , nei club , chi fa piano bar , tutta gente che adesso non lavora più.

Queste persone sono quelle che ora vivono la maggiore incertezza. A proposito di questo , esiste una petizione su Change.org ,che ho firmato io stesso due settimane fa ,a sostegno dei lavoratori dello spettacolo (lo abbiamo fatto anche noi ndr, fatelo QUI), che sta crescendo velocemente , e speriamo faccia qualcosa soprattutto per gli artisti meno conosciuti

Sicuramente questa non è una questione secondaria e dimostra una grande sensibiltà da parte tua. Parlando invece appunto degli artisti più famosi , in questi giorni molti nomi della musica hanno organizzato dei mini concerti casalinghi per alleggerire un po’ questa semi reclusione che stiamo vivendo :tu pensi di fare qualcosa del genere?

Beh, qui si entra un po’ nell’ambito del punto di vista personale . Io già diverse volte ho fatto dei video dal mio studio di registrazione a casa,

però organizzare un mini-live comporta il coinvolgimento di 4-5 musicisti, una persona che registra, una che riprende.

Oggettivamente non credo nemmeno che sia permesso adesso, ma sai, io non sono una persona che si allinea molto con il pensiero comune , che spesso e volentieri è un pensiero”di comodo”, però dico quello che penso

A questo punto, sentendo parlare di musicisti e di una band, la curiosità sul nuovo progetto sale alle stelle. Posto che dedicheremo a questo la prossima video intervista, se dovessi lanciare il progetto come uno slogan ad effetto, come lo faresti?

Ce l’ho , e sei la prima persona a cui lo dico :

NOVOX, la voce degli strumenti

Wow , da standing ovation! E che onore essere i primi a sentirlo da te. Capiamo comunque che gli strumenti sono molti , quindi avrai collaborato con altri musicisti

Sì, in questo disco hanno suonato 16 musicisti , anche stranieri come la flautista Tinkara Kovač , che ha suonato con un flauto regalatole da Ian Anderson dei Jethro Tull.

E poi c’è un brano composto da me ed Antonio Aiazzi , in cui suona anche Gianni Maroccolo. Praticamente è la prima registrazione in cui sono di nuovo riuniti i 3/4 dei vecchi Litfiba. Chiaramente essendo NOVOX non c’è la voce e quindi non c’è Piero , ma gli altri 3/4 si

E noi sappiamo che con 3/4 di Litfiba il risultanto non può che essere una bomba.

(ride) sì, poi ci sono anche altri che hanno lavorato con me negli anni come Pino Fidanza, Ugo Nativi, Fabrizio Simoncioni, Gianluca Venier, insomma tante sinergie. Essenzialmente mi sono molto divertito a portare avanti questo progetto”

Sinergie anche di strumenti quindi

Sì ecco , questo non sarà un disco pieno di assoli di chitarre alla Joe Satriani, perchè questo è un disco che io ho fatto da compositore, non da chitarrista. Un lavoro fatto con suoni e strumenti moderni ma con una confezione da orchestra

Ma quindi si tratta di un unica traccia o di brani separati?

Sono 11 composizioni , che io definisco 11 quadri ad olio , perchè il colore ad olio è un colore denso, e questo disco ha un suono denso. Sono 11 quadri uno diverso dall’altro, tutti con una concezione da orchestra e non da chitarrista solista

Direi che si preannuncia un lavoro da ascoltare più di una volta ed in modo approfondito quindi

Lo definirei un viaggio nella musica “colta” fatto con sonorità rock

Che quindi non toglie niente ai Litfiba ?

Assolutamente. Sono due cose parallele ma che non entrano assolutamente in competizione. Il tipo di lavoro è talmente differente che anche se dovessi portare avanti due tournè in contemporanea , Litfiba e NOVOX, non ci sarebbe assolutamente collisione. Due realtà che possono assolutamente coesistere.

Ecco al dire il vero l’intervista è andata ancora un po’ avanti : Ghigo ci ha parlato di Morricone e Andrés Segovia , di come pensa di portare il suo lavoro nei teatri , e del futuro prossimo dei Litfiba.

Ma perchè non lasciare il resto alla prossima intervista? Ebbene si, visto che Ghigo ce l’ha promesso, noi lo promettiamo a voi : ci vediamo presto per un’ altra chiacchierata.

Nel frattempo state in casa …e aspettateci !

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