L’ultimo, indimenticabile concerto dei Litfiba – live report e photogallery

di Dalila Giglio

Cosa si può scrivere, di più edificante e lusinghiero, di quanto non sia già stato scritto sui Litfiba da Ernesto Assante -uno dei massimi critici musicali italiani- in occasione del concerto romano della band nell’ambito de “L’ultimo Gironetour?

Onestamente, nulla. O meglio, nulla che non sia già stato, per l’appunto, chiaramente e giustamente messo nero su bianco da uno che di musica se ne intende, e non poco.

Prendendo in prestito le sue parole, possiamo affermare con certezza che- a prescindere dai gusti personali, in ragione dei quali apprezziamo o meno qualcosa- i Litfiba rappresentino “la più grande rock’n’roll band che l’Italia abbia mai avuto”, senza la quale “la musica italiana sarebbe stata monca” e che “nessuno mai potrà sostituire”.

Fatta questa doverosa premessa, veniamo al concerto milanese sold out che è andato in scena ieri sera all’Alcatraz, ultima tappa di questa sorta di primo “assaggio” della tournée d’addio che la band fiorentina porterà in giro per l’Italia durante tutta l’estate.

Il noto locale, nel quale gli stessi Litfiba si sono esibiti già altre volte nell’arco della loro longeva carriera, è strabordante come ci si aspettava che fosse: d’altronde, per molti fan accorsi da ogni dove e prossimi alla soglia della maturità -come la sottoscritta- questa è l’ultima occasione per assistere a un live della loro band del cuore, quella che li ha accompagnati in ogni istante della loro esistenza, mentre per i giovanissimi si tratta della prima e ultima possibilità di vedere Piero&Ghigo suonare insieme il loro repertorio ultra quarantennale sul palco.

Con quale spirito ci si appresta ad assistere all’ultimo concerto dei propri artisti preferiti?

Ce lo hanno detto loro stessi nel corso della conferenza stampa di presentazione del tour: con la massima gioia, perché si tratta di una grande festa, che chiude degnamente un lunghissimo percorso musicale e umano.

E allora…bando alla tristezza che, da sempre, si accompagna alle ultime volte, e via alla festa!

Ed è festa davvero, quando, qualche minuto dopo le 21, Piero & Ghigo, accompagnati da Luca “Luca Martelli alla batteria, Fabrizio Simoncioni alle tastiere e Dado Neri al basso, appaiono sul palco.

L’inizio è al cardiopalmo: si comincia con “Eroi nel vento”, “Tex” e “La Preda”, tre “pezzoni” che mandano subito in delirio il pubblico, che li canta vigorosamente con Piero, ballando, saltando e battendo le mani a tempo di musica.

Appare rapidamente chiaro che non si tratta di un concerto caratterizzato dall’agrodolce sapore della fine, ma nemmeno di un qualsiasi altro concerto di un qualunque tour legato alla presentazione di un disco, ed è proprio il palpabile entusiasmo e l’intensissima partecipazione degli spettatori, che si accompagnano vocalmente e corporalmente al frontman per tutta la durata del live, a rendere manifesta l’unicità di questo spettacolo che va a chiudere un cerchio.

Tra l’inizio esplosivo e la fine altrettanto scoppiettante -gli ultimi due pezzi suonati sono “Proibito” ed “El Diablo”, ci sono di mezzo due ore di musica, tra cavalli di battaglia -fra cui spiccano le emozionanti interpretazioni di “Apapaia”, “Fata Morgana”, “Il Volo” e “Lulù e Marlene”- e accenni, da parte del cantante, alle guerre in corso nel mondo, alle mafie e al mutare della società nel corso del tempo.

Piero & Ghigo sanno il fatto loro e non hanno bisogno di fronzoli: a parlare per loro sono i suoni e le parole, e la scenografia minimale risulta più che sufficiente.

Il tempo passa veloce e il live vola via allegro e spensierato tra cori, applausi, salti ed emozioni che avevamo quasi scordato.

Sembra impossibile pensare che non ci saranno più concerti dei Litfiba, al temine di questo tour trionfale, ma Piero & Ghigo sono bravi a farcelo dimenticare e si prendono la soddisfazione di salutarci con un concerto che non ha il sapore di un addio ma quello di una festa senza fine, come la loro musica.

Lacio drom!

Photogallery a cura di Massimo Tuzio

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