#iolavoroconlamusica : l’appello di musicisti e lavoratori della musica

di Paola Pagni

Impossibile non essersi imbattuti in una delle tante foto pubblicate dagli artisti e lavoratori della musica a sostegno della propria categoria,

in occasione di quella che il 21 Giugno dovrebbe essere la festa della musica.

Dovrebbe perché per il mondo della musica, di motivi per festeggiare in questo 2020 se ne trovano troppo pochi.

Eppure la musica è stato il primo modo per reagire a quanto stava succedendo: le note e le melodie suonate dai balconi sono state il primo sostegno morale quando l’umore stava affondando;

le immagini di un popolo che non si è mai arreso, hanno fatto il giro del mondo accompagnate sempre dalla musica come elemento di forza imprescindibile dalla nostra tenacia.

E non è stato solo questo: gli artisti hanno continuato a creare situazioni che non ci lasciassero nel silenzio,

sono riusciti con la loro presenza ad evitare il distacco totale dalla nostra parte migliore, da quell’arte che forse più di tutte le altre,

si mescola alle nostre vite anche quando non ce ne rendiamo conto.

Forse è proprio per questa nostra assuefazione che non riusciamo a vedere quanto invece queste categorie di lavoratori siano penalizzate in questo momento,

e soprattutto di quante vite coinvolte stiamo parlando.

Da qualche giorno si è così levato una sorta di silenzio all’unisono, un grido muto di tutti coloro le cui vite fanno parte di questa meravigliosa macchina di gioia che è la musica,

per farci sentire, leggere, e capire quanto questa tangibile difficoltà non debba passare in osservata.

Ad oggi la musica si trova privata della sua funzione primaria: l’unione.

Come diretta conseguenza, chi questa unione la costruisce pezzo per pezzo, si è trovato privato non solo del lavoro, ma del suo riconoscimento come tale.

Così, uno a fianco all’altro, sfilano virtualmente i volti degli artisti, dei manager, dei tecnici e di tutti coloro che oggi, paradossalmente in silenzio, fanno sentire la propria voce.


In queste ore c’è una grande possibilità per l’Italia, dimostrare di essere un Paese civile ed evoluto perché rispetta le categorie più fragili della sua società. Tra queste ci siamo anche noi artisti e addetti del mondo della musica (nelle sue mille sfaccettature di genere) che oggi più che mai viviamo ghettizzazione e oblìo. Fateci lavorare in sicurezza e noi porteremo gioia, energie positive e idee per creare armonia.

Piero Pelù

La musica è vita, è immaginazione, è sogno, è poesia, è terapia.
Ed è stare insieme.
La musica insegna a dialogare e creare insieme ad altre persone, ci insegna ad aprire il cuore e mettersi a nudo, a condividere aspirazioni, parole, lavoro, viaggi, e a volte a combattere per ciò in cui crediamo.

È un modo per incoraggiare i cambiamenti e per consolare chi ha perduto qualcuno o qualcosa, perché arriva a toccare le nostre corde più profonde. Infonde gioia, ci rinnova e dispensa speranza.


Io ho sempre dedicato la maggior parte del mio tempo alla musica e al mio ruolo di artista e cantante, e ho conosciuto moltissime persone che lavorano nel campo della musica, e per ognuno di noi questa scelta è stata una scelta di amore, dedizione, sacrificio e collaborazione.


Una bellissima scuola di vita.
Una scelta libera e appassionata.


Una cura ai mali dell’anima.
Una condivisione di emozioni e sogni.
Uno scambio di energia con le persone.
Una cosa che se non esistesse, il mondo non sarebbe più lo stesso.
Perché non esiste il mondo, senza musica.

Irene Grandi

È il momento di metterci la faccia e raccontare che la musica è un lavoro.
Un lavoro vero, coi suoi privilegi, le sue scadenze, i suoi diritti e i suoi doveri.
Un lavoro che non è solo di cantanti e musicisti ma di decine di migliaia di uomini e donne (e perciò di famiglie) che rivestono i ruoli più diversi.

Piccole e grandi imprese che fanno cultura, che certo emozionano e intrattengono ma che danno lavoro a moltissime persone e producono economie importanti (il solo comparto Cultura fa il 16% del PIL).

Uomini e donne, ragazzi e ragazze che sono a casa ora ma rischiano di restarci. Sappiamo che ci sono delle proposte di emendamento al DL Rilancio che ci riguardano.

Chiediamo che la politica non le ignori, adoperandosi al più presto per dare finalmente dignità a tutti coloro i quali lavorano con la Musica e per il suo bene.
Per noi il 21 Giugno sarà una Festa…#SenzaMusica
#iolavoroconlamusica

P.s. a tutti coloro che lavorano nel campo della musica, i colleghi artisti, musicisti, tecnici, maestranze, manager, promoter, autori, discografici,

uffici stampa, editori (e la lista potrebbe andare ancora avanti per molto) chiedo di sposare questa iniziativa e di farci vedere, ora come mai, veri, reali e uniti.

Ghemon
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Dietro ad un concerto non c'è solo il lavoro di una band o di un cantante. Tutto questo è possibile grazie al lavoro di migliaia e migliaia di tecnici audio e luci, backliner, tour manager, direttori di produzione, assistenti, runner, merchandiser, autisti, booking agent e press agent: una moltitudine di lavori fondamentali per l'organizzazione, lo svolgimento e la riuscita di un live. La situazione attuale vede uno scenario nel quale le persone più colpite nell'ambiente lavorativo musicale sono proprio loro, in modo molto più pesante rispetto ai musicisti. Ed ora è giusto e sacrosanto accendere i riflettori su queste persone e queste categorie, in prima linea da sempre nel loro lavoro ed oggi in questa crisi creata dalle conseguenze del Covid. ⚠️⚠️⚠️⚠️ 21 giugno, Festa #senzamusica Nella Musica lavorano in tanti, non solo i musicisti e i cantanti. La Musica fa cultura, educa, emoziona, intrattiene e, se non bastasse, produce economie importanti (il solo comparto Cultura fa il 16% del PIL), dando lavoro a decine di migliaia di persone che oggi, causa Covid, rischiano di restare a casa. Sappiamo che ci sono delle proposte di emendamento al DL Rilancio che ci riguardano. Chiediamo che la politica non le ignori, adoperandosi al più presto per dare finalmente dignità a tutti coloro i quali lavorano per il bene della Musica. #iolavoroconlamusica #senzamusica @bigtimeweb @locusta_booking @woodwormlabel

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