Piazza Duomo gremita a Prato per il concerto di Antonello Venditti, che lo scorso 4 Settembre ha cantato al pubblico i suoi più grandi successi e molti ricordi della sua vita, raccontandosi per circa due ore con parole e musica.
Parte infatti proprio dalle parole lo spettacolo del cantautore romano, che sale sul palco addirittura con qualche minuto di anticipo, e cerca subito di creare empatia col pubblico.
Il carattere colloquiale dei racconti di Venditti e la sua fiorita dialettica romana, saranno infatti il leitmotiv di tutto il concerto: un aneddoto per ogni brano che ne racconta la genesi, tranne un finale a ritmo più serrato, che dà spazio solo alla musica.
Photogallery del concerto di Antonello Venditti a Prato a cura di Gabriele Simonetti
Con le canzoni di Venditti si passa in rassegna uno spaccato di storia italiana, quella delle borgate, del ’68, degli amori infiniti che iniziano sui banchi di scuola e restano sempre un po’ nel cuore.
Inutile negarlo, che piaccia o meno, da certe canzoni ci siamo passati tutti : gli esami di maturità, i mondiali di calcio, storie che vanno e storie che tornano. C’è tutto questo in un concerto di Venditti, ed è probabilmente questa la forza della sua musica, che alla fine fa’ cantare Roma Capoccia anche a chi con Roma non ha niente a che fare.
La scaletta dello spettacolo è un vero “Greatest Hits”:
- Sotto il segno dei pesci
- Bomba o non bomba
- Sara
- Piero e Cinzia
- Giulio Cesare
- Roma Capoccia
- Compagno di scuola
- Dimmelo tu cos’è
- Dalla pelle al cuore
- Unica
- Amici mai
- Che fantastica storia è la vita
- Alta marea
- Benvenuti in paradiso
- In questo mondo di ladri
- Ricordati di me
Certo, inutile negare che la voce di Antonello non sia cambiata con gli anni: alcuni tratti possono risultare fin troppo enfatizzati in un live, creando un effetto quasi caricaturale.
Ma a noi piace pensare che faccia tutto parte di una sapiente sceneggiatura, studiata anche nei difetti, per renderla più umana.
E poi diciamolo: se è vero che “non c’è sesso senza amore” può esserlo anche che “non c’è concerto senza errore”.
Perdonato.

Sono una toscana semplice : un po’ d’arte, vino buono & rock ‘n roll.
“Non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai”
(Frida Khalo)